E brava Ponte delle Alpi! Piccolo grande Comune (8.500 abitanti circa) che sorge sulle sponde dell’alto Piave all’interno di quello spettacolare scenario naturale che sono le montagne bellunesi. Per la seconda volta consecutiva Ponte delle Alpi si è laureato il Comune più “riciclone” d’Italia. Da quando, nel ’94, Legambiente ha promosso questa speciale classifica che premia le amministrazioni che maggiormente si distinguono nella raccolta differenziata dei rifiuti, non era mai successo che un Comune si aggiudicasse per due volte consecutive il primo premio. è capitato a Ponte delle Alpi che nel 2011 ha bissato il successo ottenuto nel 2010 riconfermandosi – e con percentuali di differenziato ancora maggiori – il “Comune più Riciclone d’Italia”.
 
Un successo che va senz’altro attribuito al sindaco Roger de Menech ma che ha come indiscutibile protagonista l’assessore all’Ambiente Ezio Orzes. Di lui, Maurizio Pallante ebbe a dirmi in occasione di un convegno sulla decrescita organizzato, tra l’altro, proprio a Ponte delle Alpi: «Ezio non è un assessore. Lui è l’assessore. L’assessore per definizione. Perché è così che dovrebbero essere tutti gli assessori d’Italia. Ezio ci dimostra nei fatti e nelle pratiche amministrative di tutti i giorni che un altro mondo, o un altro Comune se preferisci, non solo è possibile ma fa funzionare le cose molto meglio per tutti». Un parere condiviso anche dalla giuria di Legambiente che tra i 1.290 Comuni italiani in gara, tutti con una percentuale di differenziata superiore al 60%, ha premiato l’87,8% di Ponte delle Alpi, valutando complessivamente l’effettivo recupero dei materiali raccolti, l’efficacia e la qualità del servizio.
 
Da sottolineare che il calcolo di Legambiente non ha potuto tener conto del riciclo effettuato dopo la raccolta delle immondizie nello speciale ecocentro voluto dall’assessore Orzes e che alza il totale complessivo di riciclato, per l’anno 2010, alla ragguardevole percentuale del 90,3%. Un risultato davvero sorprendente e che mette a tacere quanti considerano l’incenerimento la sola soluzione praticabile. «Si parlava di realizzarne anche uno qui da noi, tempo fa – ricorda Orzes -. La Regione ha cercato di convincerci che un inceneritore ci era indispensabile. Le abbiamo dimostrato con i fatti che si sbagliava». Quale è il segreto di Ponte delle Alpi? «Un segreto solo non c’è. Se vogliamo, ce ne sono tanti: un servizio impeccabile e  puntuale, un ecocentro gestito con grande  accuratezza, costi di gestione contenuti e tariffe che premiano i comportamenti dei cittadini più virtuosi, educazione ambientale nelle scuole e poi tanta determinazione e la voglia condivisa di fare la cosa migliore per la propria comunità. Tutto qua. Da parte mia voglio solo ringraziare i cittadini di Ponte nelle Alpi che sono stati i veri protagonisti di questa rivoluzione culturale guardata con ammirazione da tutta l’Italia».
 
Siccome riciclare significa anche contribuire a ridurre le emissioni in atmosfera, secondo i calcoli di Legambiente nel 2010 ogni abitante di Ponte nelle Alpi, grazie alla raccolta differenziata e al recupero, ha contribuito a liberare la nostra atmosfera da ben 105,1 chili di emissioni di CO2. Si può ben dire che a Ponte nelle Alpi, piccolo grande Comune virtuoso di quell’Italia delle buone pratiche che non fa mai notizia nei giornali, ogni cittadino, grazie alla pratica quotidiana indirizzata da una amministrazione efficiente, ha fatto la sua parte per rispettare gli obiettivi di Kyoto. Ha fatto la sua parte per salvare il mondo.

Fonte: Terra

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