Le Grandi Opere sono un triangolo. Il primo vertice, il più evidente, è rappresentato dai partiti che le usano a fini di potere, per inserire i loro uomini ai posti di comando, creare lo spazio per il voto di scambio. Il secondo è la criminalità organizzata, in particolare la ‘ndrangheta che ha il monopolio del movimento terra. Al terzo vertice vi sono le cooperative rosse e bianche. Quelle del "Lavoro, lavoro, lavoro!", per dirla alla Fassino o anche alla Fassina. Le cooperative garantiscono consenso e spartizione del potere.

La CMC di Ravenna è una di queste. "La Cooperativa Muratori e Cementisti – Cmc di Ravenna, azienda leader nel settore delle costruzioni che opera in Italia e nel mondo, è stata fondata a Ravenna nel 1901.". E’ in ogni cementificazione importante in ambito nazionale. "La CMC è presente nei mercati delle grandi opere, dei lavori pubblici (grandi infrastrutture, edilizia pubblica, lavori portuali e marittimi), dei lavori ferroviari con particolare riguardo all’Alta Velocità, dei lavori privati (ipermercati, hotel, centri direzionali) e degli interventi edili e in infrastrutture nel territorio in cui ha sede e nel quale è impegnata ad assicurare presenza imprenditoriale e sociale".

Ovviamente la CMC è una delle principali società costruttrici della TAV in Val di Susa, non vede l’ora di traforare. E’ responsabile nello sviluppo dell’autostrada infinita Salerno – Reggio Calabria. Sta costruendo la base militare americana (la più grande d’Europa) Dal Molin a Vicenza appaltata dallo US Government Em Department of the Navy per 242 milioni di euro, questo nonostante il parere contrario degli abitanti espresso anche attraverso un referendum cittadino. Si sa che a Beeèrsani i referendum fanno venire l’orticaria. La CMC è appaltatrice dei lavori dell’inutile Expo 2015 (come poteva mancare?). Dove c’è una Grande Opera, lì c’è CMC. Devono essere bravissimi per vincere così spesso e senza alcun supporto politico. Voglio fare domanda di assunzione. Il triangolo no, non è un problema…. Calce e martello con i soldi degli italiani. Così cresce il debito pubblico.

Fonte: Blog di Beppe Grillo

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