Silenziosamente, in tutto il mondo, miliardi di api stanno morendo, minacciando raccolti e risorse alimentari. Ma tra 24 ore l’Unione Europea potrebbe decidere di mettere al bando i pesticidi più tossici aprendo così la strada a uno stop globale che scongiurerebbe l’estinzione delle api.

Quattro paesi dell’UE hanno iniziato a mettere al bando questi veleni e alcune popolazioni di api stanno già iniziando a riprendersi. Alcuni giorni fa l’agenzia ufficiale che controlla la sicurezza alimentare ha affermato per la prima volta che alcuni pesticidi stanno colpendo irreparabilmente le api. Proprio in queste ore esperti di diritto e politici europei ne stanno chiedendo una messa al bando immediata. Ma la Bayer e altri giganti produttori di pesticidi stanno esercitando una forte pressione per mantenerli sul mercato. Se in queste ore riusciremo a scatenare uno sciame di indignazione pubblica, potremo spingere la Commissione Europea a mettere la nostra salute e il nostro ambiente prima del profitto di pochi.

Sappiamo che la nostra voce conta! Lo scorso anno, una petizione firmata da oltre 1,2 milioni di persone ha imposto alle autorità statunitensi l’apertura di una consultazione pubblica e formale sui pesticidi: se ora raggiungeremo i 2 milioni, potremo convincere l’UE a sbarazzarsi di questi assurdi veleni, aprendo così la strada a una messa al bando globale. Firma la petizione urgente e condividila con tutti: Avaaz e alcuni dei più autorevoli europarlamentari consegneranno il nostro messaggio all’apertura di un incontro chiave che si svolgerà questa settimana a Bruxelles.

FIRMA QUI LA PETIZIONE

One thought on “24 ore per mettere al bando il killer delle api”

  1. effettivamente, da decenni, assistiamo all’uso indiscriminato di pesticidi. Ho visto sciami di api impazzite che volavano verso il mare. Avevano bottinato su piante con insetticidi che agiscono sul sistema nervoso degli insetti. Non muoino solo api ma anche gli utilizzatori di questi prodotti e consumatori di taluni prodotti agricoli. Mi è capitato di minacciare di denuncia orticoltori che effettuavano trattamenti senza adeguata protezione. E ho sempre lamentato che, per il conseguimento del “patentino verde” non sia obbligatoria la preventiva visita medica. Ecc. ecc.

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