Dal 2 al 6 settembre, presso l’organizzatissima università di Lipsia, si è tenuta la quarta conferenza internazionale sulla decrescita, che ha visto partecipare circa 3000 persone, che nei cinque giorni hanno potuto dedicarsi a seguire qualcuno dei circa 250 interventi, oppure dei numerossissimi gruppi di lavoro, workshop, spettacoli teatrali, flash mob danzanti, GAP e World cafè. Il programma, di più di 80 pagine e stampato su carta riciclata, contava nomi importanti, come Nina Treu & Daniel Constein, Naomi Klein e Alberto Acosta, che hanno aperto l’incontro con un’interessantissima conferenza che potete vedere qui ( http://leipzig.degrowth.org/en/video-opening-event/ ), ma anche persone provenienti da realtà più piccole, locali, che hanno presentato paper, ricerche e performance sugli argomenti più vari sempre in ambito decrescente.

La prima cosa che saltava all’occhio era naturalmente questa grande partecipazione di persone di tutte le età e di tutte le provenienze, ci sono stati più di 2500 iscrizioni e, per poter rendere fruibili tutti gli interventi, è stato approntato un servizio di traduzione simultanea molto efficiente e gratuito, così come, per tutta la durata della conferenza, sono stati gratuiti i mezzi di trasporto all’interno della città per chiunque si fosse registrato. Grazie a un’organizzazione capillare poi, è stato possibile essere ospitati nelle case degli abitanti della città che avevano dato la loro disponibilità, così da poter avere un vero e proprio albergo diffuso a costo zero. Vivere giornalmente ore di interventi che affrontano il tema della decrescita da ogni punto di vista, economico, sociale, filosofico, pratico, artistico, antropologico, agricolo e lavorativo è stato stimolante, perchè il confronto con altre realtà molto distanti tra loro rende possibile una visione di insieme che molto spesso si perde nel nostro orizzonte quotidiano di riferimento.

Uno degli interventi più significativi è stato infatti “Alliances for degrowth between Global North and South” (Alleanze per la decrescita tra il Nord e il Sud del mondo). Spesso il dibattito sulla possibilità di sviluppare pratiche decrescenti nel Sud del mondo si blocca perchè riusciamo solo a pensare al confronto con il nord post-industriale, mentre, come sostiene per esempio Ashis Kothari, coordinatore del piano nazionale dell’India per la salvaguardia della biodiversità, un ecologia radicale, dove radicale significa non estrema ma che torni alle radici della natura, è possibile e necessaria proprio nei paesi più poveri, che possono sviluppare un’alternativa socioeconomica alla globalizzazione con più forza ed essere di esempio al Nord sovrasviluppato.

Come Decrescita Felice abbiamo partecipato a diversi GAP (group assembly process), sessioni scientifiche , gruppi di lavoro, discussione ed approfondimento inerenti ad alcune tematiche specifiche. Alcuni membri di MDF hanno contribuito allo sviluppo del GAP volto a creare una rete di associazioni decrescenti localizzate a livello territoriale, portando proprio l’esempio di MDF ed i risultati sono stati più che convincenti: la maggior parte dei partecipanti ha deciso di impegnarsi nella costituzione di circoli territoriali seguendo il nostro esempio.

Rilevante, in questo contesto, è stato anche il workshop sull’autoproduzione (tenuto da Francesca di MDF Castelli Romani, arriva in autostop dall’Italia con il bel progetto “L’Altra Strada per Lipsia”) è stato accolto molto bene: si è spiegato come fare il sapone, il deodorante, il pane con la pasta madre e via dicendo a una platea molto interessata e partecipe, soprattutto perché il confronto sull’etica dell’autoproduzione è ancora in piena evoluzione. Il segno lasciato dalla conferenza è d’altronde proprio questo: pratica della decrescita, riflessione teorica, attivismo, insieme all’importante dimensione artistica, sono strategie che non possono essere perseguite da sole, ma che devono essere complementari l’una all’altra (e dialogare attivamente fra loro) se vogliamo davvero riuscire a cambiare il futuro che abbiamo di fronte!

Consultando il sito potete vedere in streaming alcuni interventi e tenete d’occhio le pagine, perché sono in continuo aggiornamento: http://leipzig.degrowth.org/en/edited-videos/. In particolare segnaliamo il video introduttivo che da un’idea della concezione della decrescita del movimento internazionale:

–  HYPERLINK “https://www.youtube.com/watch?list=PL6V5cy43VNq7p-WMfNbaMw0YJ07HWoO_a&v=sJ-2bZ6iYEI”https://www.youtube.com/watch?list=PL6V5cy43VNq7p-WMfNbaMw0YJ07HWoO_a&v=sJ-2bZ6iYEI

– HYPERLINK “https://www.youtube.com/watch?list=PL6V5cy43VNq7p-WMfNbaMw0YJ07HWoO_a&v=gt1Wlq2Xfas”https://www.youtube.com/watch?list=PL6V5cy43VNq7p-WMfNbaMw0YJ07HWoO_a&v=gt1Wlq2Xfas

 

 

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