“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nel guardare con nuovi occhi” Marcel Proust

Mentre scendo le scale di casa canticchio “E’ un sabato qualunque, un sabato italiano….”, grande successo di Sergio Caputo nel lontano 1983. E’ un “Sabato italiano” di luglio e per sfuggire alla calura estiva sto andando a prendere l’autobus per Norcia (PG). Sono anni che c’ho il colpo in canna…. Pensate un autobus di linea Grottammare – San Benedetto del Tronto – Ascoli Piceno – Acquasanta Terme – Arquata – Norcia – Cascia. Questa vera e propria “libidine per scavalca montagne”è organizzata nei mesi di luglio ed  agosto dalla Start, l’azienda che gestisce la mobilità pubblica nella provincia di Ascoli Piceno.
http://www.startspa.it/
Chiarisco subito che io abito in quest’area e sono un estimatore di quest’azienda. Ebbi modo di segnalare il passato l’ottimo servizio che svolge nel congiungere le Marche con Roma. Da pochi mesi questo servizio è migliorato dal momento che l’azienda ha inserito nuove corse giornaliere per Roma e l’Aeroporto di Fiumicino. Queste corse aggiuntive percorrono l’autostrada A24 a differenza della linea “storica” che percorre la S.S. 4 cioè la Salaria.
Vabbè, ma oggi è festa ed io alle 7.15 monto sul mio bus trovando posto d’avanti. Pian piano usciamo dalla mia città è raccogliamo altri gruppi di sfaccendati come me che hanno deciso di fare una gita a Norcia oppure devoti di Santa Rita che vanno al Santuario di Cascia. Ad Ascoli Piceno transitiamo per la Stazione Ferroviaria. È si, perché Ascoli Piceno è il capolinea della ferrovia secondaria San Benedetto del Tronto Ascoli Piceno:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_San_Benedetto_del_Tronto-Ascoli_Piceno
Poi il mio bus lascia il capoluogo di provincia e, meraviglia delle meraviglie, a Mozzano imbocca la Vecchia Salaria cioè il tracciato preesistente a quello odierno. Io conosco bene questa strada perché ci ho pedalato spesso cercando una rotta ciclistica per Roma lontana da automobili e camion.:
http://www.picenobike.it/scheda24.pdf
Passiamo ad Arli col suo bel ponte. Dopo Centrale abbiamo modo di sbirciare sulla sinistra le cave di travertino ed ecco che siamo ad Acquasanta Terme famosa per le proprietà curative delle sue acque:
http://it.wikipedia.org/wiki/Acquasanta_Terme
http://www.termeacquasanta.it/
A pochi metri dall’abitato scorre il torrente Garrafo che nei millenni ha scavato suggestivi canyon.
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga si apre a noi in tutto il suo splendore mentre continuiamo verso Arquata del Tronto dove ci concediamo la “canonica” sosta al Bar Blu sito nel grande piazzale del distributore di carburante nella frazione di Trisungo..
http://it.wikipedia.org/wiki/Arquata_del_Tronto
Il territorio del comune di Arquata fa parte sia del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, sia del Parco Nazionale dei Sibillini:
http://www.gransassolagapark.it/
http://www.sibillini.net/
Mi urge una divagazione a proposito dei servizi della Start, è proprio nel piazzale del distributore che fa base una interessante linea in coincidenza con i bus che vanno e vengono da Roma. Mi riferisco alla magica Trisungo – Piedilama – Pretare – Balzo – Propezzano – Montemonaco – Montefortino – Amandola.
Detta così sembra solo uno scioglilingua, ma vi assicuro che se avrete l’occasione di salire a bordo di questo bus non ve ne pentirete. Il bus raggiunge Pretare che è a quota 920 per poi procedere per il Passo del Galluccio a quota 1.155. Tra Pretare ed il passo c’è un solo bivio (salendo sulla sinistra). È la strada di circa 7 chilometri che porta a Forca di Presta, valico appenninico (1.550 m.s.l.s.) ai piedi del Monte Vettore dal quale si scende per le Piane di Castelluccio di Norcia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Forca_di_Presta
http://it.wikipedia.org/wiki/Castelluccio_%28Norcia%29
Raggiungere Amandola col bus della Start significa godere del lungometraggio dei Sibillini in tutto il loro splendore.
Ma torniamo al nostro bus per Norcia che riparte lasciando la S.S. 4 ed imbocca la Strada Statale 685 detta “Delle tre valli Umbre”:
http://it.wikipedia.org/wiki/Strada_statale_685_delle_Tre_Valli_Umbre
Immaginate un lungo piano inclinato di viadotti che fiancheggia la parete rocciosa e che per ben 3 volte la viola grazie a lunghi tunnel. Ventiquattro chilometri separano Trisungo da Norcia. Usciti dall’ultima galleria inizia la discesa verso Forca di Santa Croce che dista solo 7 chilometri da Norcia.
Pian piano che ci avviciniamo alle mura cittadine, si alterna un’ordinata sequela di piccoli capannoni che per lo più sono aziende produttrici di norcinerie industriali. Poi, a pochi metri da Porta Ascolana, che funge da capolinea per i mezzi pubblici che raggiungono questo celebre borgo umbro, sulla sinistra la restaurata stazione della Ferrovia Spoleto – Norcia fa bella mostra di se. Questa splendida strada ferrata che per soluzioni tecniche faceva invidia anche al Trenino Rosso del Bernina, aimè è stata smantellata da molti anni ma dal 2006 si sta cercando di rivalutare il suo tracciato attrezzandolo per la Mobilità Dolce:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Spoleto-Norcia
http://www.spoletina.com/index.php?option=com_content&view=article&id=61&Itemid=56
Alle 9.30, completamente ebro da tanta bellezza, scendo dal bus ed indosso il maglione che fa un freschino….. Varco Porta ascolana e mi godo questa piccola magnifica città.
C’ho tempo per girare in lungo e in largo. Come sempre riesco pure a fare una capatina  alla libreria Geosta, cosa che umilmente suggerisco a tutti:
http://www.geosta.net/
Poi mi scappa la voglia di andare a Spoleto per mangiare un piatto di strangozzi. Qui non si può sbagliare, c’è il bus della Spoletina Trasporti che fa un servizio impeccabile:
http://www.spoletina.com/
La corsa Norcia – Spoleto si traduce in 50 minuti di gioia. Il capolinea spoletino è alla stazione Ferroviaria in piazza Polvani che dista poche centinaia di metri da Piazza Vittorio dove transitano tutte le autolinee locali. Piazza Vittorio è adiacente all’arco d’ingresso al centro storico che da su Piazza Garibaldi. Spoleto è per me uno scrigno di ricordi. Nel secolo scorso, ero solito passare qui dolcissimi fine settimana con quella santa donna che sarebbe diventata mia moglie.
Dopo una generosa razione di strangozzi con le fave vado a godermi il mio personalissimo amarcord….
Voi mettetevi in viaggio.
Paolo Merlini
(esperto di vie traverse)
merlini.paolo @ gmail.com

 

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