L’ultima revisione dei conti della giunta regionale Cota ha annunciato il taglio del 50% del trasporto pubblico su ferro e del 33% su gomma, cifre che mettono a rischio le fondamenta di tutto il sistema della mobilità.

Tutto questo in un momento in cui l’utenza è addirittura aumentata, grazie al costo sempre maggiore della benzina e della gestione di un mezzo privato come l’auto.

Ma le ragioni della protesta vanno anche cercate più in alto. Dei 605 milioni di euro arrivati dal nazionale e destinati al TPL piemontese lo scorso anno, quest’anno la cifra è scesa a 485 milioni.

Tutto questo perché la strategia nazionale sui trasporti preferisce destinare il 75% delle risorse alle infrastrutture autostradali e all’alta velocità, mentre il 97% degli spostamenti dei cittadini avviene su tratte urbane o   suburbane inferiori ai 50 km.

Vogliamo che siano la bicicletta, il bus, il treno e i piedi le modalità di trasporto maggiormente incentivate, per costruire una mobilità nuova pulita, sostenibile e accessibile a tutti.

Per questo lanciamo l’appuntamento del 2 maggio a Torino Porta Susa (http://www.facebook.com/events/533744840002655/),
aspettando la manifestazione Rete della Mobilità Nuova del 4 maggio a Milano. (http://www.facebook.com/events/456650477736456/?fref=ts)

Il 2 e il 4 maggio, il Piemonte e l’Italia #cambianostrada!

Segnalato da Mdf Torino

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