Nel mese di settembre l’amministrazione comunale di Milano con delibera n.1921/2012 ha approvato il “progetto ColtivaMI” definendo le “linee guida per il convenzionamento con Enti senza scopo di lucro al fine della realizzazione di orti urbani in ambiti territoriali comunali”.
Nei prossimi mesi uscirà un bando per l’assegnazione delle aree (25.000 metri quadrati sparsi per la città) che dovranno essere gestite con  metodi di coltivazione che non impattano sull’ambiente e favorire l’aggregazione sociale, creando delle comunità orticole di quartiere aperte ed inclusive.

Questa iniziativa – che a mio parere contribuisce ad affiancare la nostra città alle “metropoli lungimiranti” (Berlino, Londra, New York, ecc…) che in diverse parti del mondo stanno ripensando i delicati equilibri città/campagna, promuovendo azioni di neo-ruralizzazione/ritorno alla terra -, ha avuto un certo successo, anche mediatico. Anche il circolo Milanese del Movimento per la Decrescita Felice ha apprezzato molto l’iniziativa e da qualche settimana si sta attivando per partecipare al sopra citato bando in quanto una delle aree individuate dal Comune di Milano si trova nelle campagne della zona dove abitualmente ci ritroviamo.

Si tratta di un appezzamento di 3000 metri quadrati ai margini sud della città che ci piacerebbe destinare ad attività orticola collettiva, con finalità sociali e didattiche, in particolar modo rivolte ai bambini delle scuole della zona 5, ma anche ai GAS e ai cittadini, creando uno spazio di aggregazione in cui si possano tornare a conoscere i cicli di vita della campagna, il suolo, la natura, instaurando relazioni autentiche tra le persone. Ci stiamo quindi organizzando per creare le condizioni che possano facilitare la  realizzare un “progetto condiviso”.

Anzitutto nel mese di febbraio abbiamo organizzato una prima riunione su questo tema a cui hanno partecipato un certo numero di persone interessate, provenienti da più parti della città. Stiamo poi costituendo un “gruppo tematico Orto” all’interno del nostro circolo, formato da progettisti e da esperti e non che possano portare contributi culturali e pratici per la realizzazione dell’orto.

Abbiamo poi preso contatti con le realtà amiche che da tempo operano nel settore dell’agricoltura naturale, in primis la Cascina Santa Brera di San Giuliano Milanese – dove all’inizio di febbraio abbiamo organizzato l’evento “Ritorno al Rurale” –  che conduce una scuola di progettazione in Permacultura e con cui vorremmo realizzare un corso di base, aperto a tutti, di orticoltura biologica.

Ci metteremo poi in rete con icircoli MDF dell’Italia settentrionale che hanno realizzato orti con metodi di coltivazione naturale, come i circoli MDF di Parma, Bergamo e MDF Verona che ha attivato un progetto di orti collettivi e con altri progetti locali con cui vorremmo istaurare una collaborazione, ad esempio  “La Valle dei Monaci” dell’associazione Nocetum (che tra le altre attività realizzerà un Orto).

La comunicazione e il coinvolgimento in rete assumerà grandissima importanza nel progetto. Abbiamo attivato un profilo facebook (www.facebook.com/sinergie.perlorto) –  su cui vorremmo portare contenuti ed esperienze di orticoltura urbana che ci possano ispirare, anche con video-interviste in streaming  (con la tecnologia “hangout” di Google+)  a persone che possano darci suggerimenti.

Infine abbiamo incontrato il  presidente del consiglio di circoscrizione 5 di Milano e il presidente della commissione parchi e agricoltura della zona, con cui abbiamo condiviso l’impostazione che dovrà avere il futuro orto e l’idea di coinvolgere il maggior numero di associazioni  del non profit e di cittadini sia nel processo di costruzione del progetto, sia nella realizzazione e conduzione dell’area (proponendoci comunque come ente capofila), anche per dividere spese e benefici.

Una delle prossime azioni potrebbe essere lo svolgimento di una assemblea pubblica presso la sede della Zona 5 – che in futuro potrebbe ospitare gli incontri del gruppo operativo – in cui spiegare il progetto ColtivaMI e le nostre intenzioni, per poi iniziare a creare una piccola “comunità di progetto”, in vista della futura creazione di una vera e propria community garden”.

Rimane solo da chiarire un punto molto importante, discriminante al fine della nostra partecipazione al bando: il suolo della nostra area agricole dovrà essere privo di contaminazioni, per poter effettuare la coltivazione a terra e con metodi sinergici e stiamo attendendo questa assicurazione/certificazione da parte del Comune, che dovrà effettuare le opportune verifiche.

APPELLO: chiunque volesse partecipare fornendo contributi diretti o esperienze e/o risorse  (in prima battuta associazioni del non profit, gruppi, singoli cittadini e imprese del Sud Milano)  può contattarci all’indirizzo e-mail: posta@mdfmilano.org, specificando l’adesione al progetto e un proprio recapito.

Fabio Cremascoli (Mdf Milano)

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