Quest’anno il tema (della giornata mondiale della biodiversità del 22 maggio 2015, ndr)  riflette l’importanza degli sforzi che devono essere fatti per raggiungere quanto stabilito dal documento che delinea gli obiettivi per la tutela della biodiversità, i cosiddetti Sustainable Development Goals (SDGs), come parte dell’agenda delle Nazioni Unite nel periodo 2015-2030, il periodo chiamato del post-sviluppo (Post-2015 Development Agenda).

L’umanità è indissolubilmente legata alla biodiversità, cioè alla varietà della vita sulla terra. Essa è essenziale per lo sviluppo sostenibile e il benessere umano.

–        La biodiversità è vitale nelle economie globali e locali

–        La produzione di cibo dipende dalla biodiversità e da ciò che l’ecosistema rende disponibile

–        Anche le riserve di acqua pulita dipendono dalla biodiversità

–        Il funzionamento dell’ecosistema e la biodiversità garantita forniscono beni e servizi essenziali per la vita umana, compreso ciò che ci nutre, l’aria che respiriamo, l’acqua e provvedono alla regolazione dei parassiti e delle malattie

–        I saperi tradizionali associati alla biodiversità hanno un enorme valore non solo per chi dipende da essi ma anche per tutto ciò che viene considerato “vita moderna”

–        La biodiversità gioca un ruolo importantissimo nella mitigazione dei cambiamenti climatici e contribuisce a tenere sotto controllo l’anidride carbonica

Oltre l’80% della biodiversità biologica terrestre è custodita nelle foreste, che dunque vanno protette. Sono 1,6 miliardi le persone che dipendono direttamente da esse, ma sono vitali anche per chi vive lontano migliaia di chilometri perché le foreste garantiscono la regolazione del clima e dei cicli biogeochimici globali, stabilizzazione e arricchimento del suolo e risorse primarie.

Dal dossier “Biodiversità a rischio 2015” presentato da Legambiente (scaricabile dall’allegato Pdf) emerge che «Oltre un quinto del totale delle specie presenti nel nostro Paese sono a rischio di estinzione. Il 60% delle specie e il 77% degli habitat in Europa sono in uno stato di conservazione non favorevole e probabilmente non raggiungeranno l’obiettivo generale di fermare la perdita di biodiversità entro il 2020. Circa la metà dei corpi idrici d’acqua dolce in Europa difficilmente raggiungerà il “buono stato ecologico” nel 2015, come stabilito da una Direttiva del 2000».

Inoltre, secondo un recente studio pubblicato da Science, «se non riusciremo a porre un freno all’innalzamento delle temperature, una specie su sei di animali e piante (il 16%) rischia di estinguersi entro il 2100. Ecco perché diventa necessario creare nuovi modelli di sviluppo che puntino sulle energie rinnovabili, sulle pratiche agricole sostenibili e sulla salvaguardia del nostro patrimonio naturalistico».

Distruggere la biodiversità significa distruggere la vita su questo pianeta e quindi la vita umana.

Scaricabile dal file Pdf il testo della sulla diversità biologica.

TestoBiodiversitàconvenzionecbd-en

rapporto_biodiversita_2015

 

di Beatrice Salvemini

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