«Sono Lucia Cuffaro e faccio parte del movimento per la decrescita felice, sono un’attivista a Malagrotta. Mi interessa, oltre al fatto di non avere una discarica, che venga preso in considerazione un ciclo dei rifiuti corretto perché a Roma oltre a fare poco la differenziata praticamente non esistono impianti di riutilizzo. Certo! Sono io la prima a dire che i cittadini non vogliono la discarica, ma non sanno che devono chiedere anche un ciclo corretto dei rifiuti. Insomma non puoi andare solo sull’emergenza, ma anche sulla causa».
Eh sì, ci penso ogni volta che vado in farmacia a comprare un dentifricio, una pasta pressata in un tubetto di plastica, infilato in un cartoncino colorato con le istruzioni allegate e incartato in una cartina leggera, il tutto infilato in una bustina biancoverde con lo scontrino stampato in nero… Insomma, tanta monnezza. Ma perché non posso andarmi a prendere il dentifricio da un rubinetto, senza che mi venga appioppata tutta quella robaccia? Non sarà che l’immondizia è prodotta per essere tale?
Lucia continua dicendo che «in questo territorio c’è la discarica più grande d’Europa e adesso si parla di farne un’altra, accanto a quella che c’è già, visto che non si riesce a trovare un nuovo sito da nessun altra parte del Comune di Roma», e perché proprio qui? «Forse qui non ci abita nessuno di potente» dice. E aggiunge: «Noi pensiamo di avere ragione anche in base al quel 28 per cento di tumori in più rispetto alla media che si registrano nella zona”. Sicuramente il sindaco Gianni Alemanno risolverà tutti i problemi nei prossimi giorni. Ogni pezzo di plastica e di vetro verrà riciclata ed ogni buccia di banana diventerà una preziosa miscela di materiale organico fertilizzante. Ci speriamo.
Ma che cosa ha detto ai cittadini di Malagrotta? «Alemanno ci ha detto che costa milioni e milioni di euro e non ce la fa a fare il porta a porta, perciò la mia proposta è stata di coinvolgere i cittadini, perché nel territorio hai una marea di associazioni, cittadini attivi e volenterosi che possono portare i rifiuti direttamente nei punti raccolta. Cioè se tu mi dici che il punto è alla Magliana, mi carico la macchina e vengo io a portarti la carta e la plastica». E il signor sindaco cosa ha risposto? «Ha fatto il vago… Ma non importa, io continuo a parlare di riciclo, di decrescita. Io insegno ai bambini nelle scuole che se ragioniamo in maniera creativa possiamo buttare l’immondizia una volta ogni due mesi».
LA PECORA NERA
di Ascanio Celestini
La «decrescita felice» che si può sognare vicino alla discarica
(su “Il Venerdì” di Repubblica, 16 novembre 2012)