Dare valore. Questo dovrebbe essere uno degli impegni del nuovo mondo che forza per venire alla luce. Dare valore, alle persone, al lavoro ben fatto, alle relazioni, ai figli, all’amore.
Presupposto irrinunciabile per dare il giusto valore a cio’ che davvero conta, e’ il tempo. Dare valore al tempo dunque. Lo sappiamo molto bene che il nostro rapporto con esso, oggi e’ molto deformato. Si corre per raggiungere posti di lavoro (chi lo possiede), per raggiungere casa, i figli a scuola, gli amici o il proprio partner. Incastriamo centesimi di secondo per non lasciarci sfuggire il bene che non torna mai indietro: il tempo.
A pensarci bene chi decide di lavorare, la prima cosa che fa e’ vendere una parte,oggi sempre piu’ consistente,del proprio tempo. E solo per questa semplice riflessione i salari dei lavoratori comuni saranno sempre inferiori ed ingiusti, perche’ il tempo che volontariamente si e’ costretti a dedicare ad un lavoro occupazionale e’ una sottrazione a perdere nei confronti della vita.
La saggezza antica ci ha trasmesso che gli uomini possono scegliere se essere schiavi o padroni del proprio tempo e i veri saggi sanno che l’uomo diventa tale soprattutto quando non subisce il tempo ma lo domina,gestendolo a proprio vantaggio. Il dio kronos assoggetta gli uomini e li rende schiavi dei suoi desideri e lungo l’arco degli ultimi due secoli e mezzo ha trovato un suo potente alleato: il desiderio indotto di una onnipotenza attraverso l’arricchimento monetario. Uomini e donne hanno sacrificato intere riserve di anni per raggiungere questa illusione e molti l’hanno anche toccata, salvo poi rendersi conto di essere stati bluffati. Tutti i soldi del mondo guadagnati con uno scambio impari di ore, non possono comprare l’amore, la stima sincera dei figli, la quiete interiore, una vita piena e soddisfacente. Ne’ il possedere “la roba” – come la chiamava il Verga – possono garantire la salute o le cure adeguate per una immortalita’ desiderata incosciamente. Tutto questo ha fatto smarrire o meglio esiliare la saggezza dalla nostre case, rendendoci schiavi della paura di non farcela a sopravvivere. E siccome la Paura e’ cio’ che paralizza gli uomini rendendoli incapaci di vedere chiaramente, questi decidono di rifugiarsi in anfratti di roccia che scambiano per baluardi inespugnabili: vendono meta’ giornata in cambio di poco denaro. Non si sta negando in questa sede il valore dello strumento denaro, ma si sta cercando di ricollocarlo al suo giusto posto, quale mezzo a servizio degli uomini e non viceversa. Pena la disumanizzazione e la barbarie che gia’ viviamo.
Sono forme di idolatria dove gli uomini vengono alienati e dove l’illusione di essere piu’ sicuri e protetti verso le minacce della vita, spinge le persone a vendere il proprio tempo illudendosi di agire da padroni essendone invece schiavi dorati.
Il cambiamento inevitabile che sta avvenendo deve spingerci non solo ad intraprendere nuovi stili di vita scelti e non troppo subiti, ma anche a ripensare il nostro modo di pensare ed educare noi stessi e chi amiamo. Non e’ facile. Nessuno lo ha mai sostenuto ma non e’ piu’ rinviabile.
Del resto un antico detto della tradizione ebraica cosi’ dice: “Dio ha impiegato una sola notte per liberare Israele dall’Egitto ma ci sono voluti quarant’anni per togliere l’Egitto dal loro cuore”.
Alessandro Lauro (Mdf Sorrento)