Riceviamo da Roberto Lepera, un comunicato stampa a cui piace dar voce. Si tratta del Distretto 42 di Pisa, dove alcuni cittadini hanno intrapreso concretamente e quotidianamente, nuovi stili di vita a salvaguardia del pianeta terra e in controtendenza rispetto al vivere comune.
Questo distretto è da diverse settimane a rischio chiusura. Abbiamo già dato voce in passato a questa spiacevole situazione e ci sembra giusto e doveroso informare sul procedere della situazione.
Di seguito il comunicato Stampa pervenutoci e a cui volentieri diamo voce, con la preghiera di diffusione maggiore.
Dura dal 5 marzo scorso la “staffetta” del digiuno a sostegno del Distretto 42 di Pisa. Più di 15 cittadini si alternano nel gesto estremo, per chiedere al Sindaco Filippeschi di prendere posizione pubblicamente sulle sorti dello spazio, a serio rischio sgombero. Lunedì 31 marzo ha digiunato il prof. Giorgio Gallo, martedì Beatrice Bardelli, mercoledì è il turno di Riccardo Mariani, l’indomani della moglie Sonja Bortolotto, venerdì del prof. Pasquale Beneduce e, in tutto il fine settimana, Jacopo Shekari Alamdari. La staffetta proseguirà ad oltranza, indipendemente dalla risposta del Demanio – riguardo la cessione dello spazio al Comune di Pisa – e da un’eventuale sequestro. Per adesioni e altre proposte d’azione nonviolenta: roberto.lepera@gmail.com
A conferma del valore e del consenso attorno al progetto del Municipio dei Beni Comuni, gli attivisti citano due estratti significativi dei comunicati di solidarietà, rispettivamente, della Rete Italiana per il Disarmo e dell’Associazione ArciLesbica Pisa.
«A Pisa il Municipio dei Beni Comuni, aggregazione di associazioni e forze sociali, ha occupato e aperto alla città gli spazi di un ex-distretto militare nel centro cittadino, 4000 mq di suolo edificato e ben 8000 mq di verde esterno alberato. Il ribattezzato “Distretto 42” con il suo “Parco Andrea Gallo” è ora sotto minaccia di sgombero e sequestro, nonostante non vi siano motivi di urgenza per un blitz delle forze dell’ordine. Le istituzioni cittadine farebbero meglio a rispettare questa progettualità emersa dal basso e dialogare con essa, in attesa di un imminente probabile passaggio del bene al Comune.»
«Il valore del Distretto 42 risiede nel coinvolgimento di tutte le cittadine e cittadini, singoli o aderenti a collettivi ed associazioni, nel proporre pratiche alternative di comunità, nel mettersi insieme e fare rete, nel disseminare saperi e cultura. Questo luogo acquista senso, dunque, nella sua funzione di bene comune, a servizio della collettività tutta. Un bene di e per le cittadine e i cittadini… A maggior ragione in un momento di crisi che investe anche l’ambito abitativo, ci sembra indispensabile sostenere percorsi partecipati dal basso e restituire immobili alla cittadinanza intera, abbandonando la logica del profitto, della privatizzazione e della speculazione, in favore dell’aggregazione sociale.”Se si sogna da sol* è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia»
Pisa, 1 aprile 2014