Elezioni europee. L’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia “Ambiente e salute per l’Europa dei diritti umani”

da | 22 Mag 2014

Lunedì 12 Maggio 2014 a Roma, presso la Sala Consiliare dell’ Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di
Roma e Provincia, si è tenuta una conferenza stampa dell’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia
nella quale è stato presentato il documento “Ambiente e salute per l’Europa dei diritti umani. Una riflessione
complessa e un programma d’azione proposti in occasione delle elezioni europee 2014”.
Dopo la lettura dei saluti e delle parole di apprezzamento per questa iniziativa inviati dal Dr. Roberto Romizi,
Presidente ISDE Italia, che per un impegno improvviso e improrogabile non ha potuto essere presente alla
conferenza, hanno preso la parola, la Dr.ssa Stefania Borgo, Segretario Generale di ISDE Italia, e il Dr. Lucio
Sibilia, cofondatore della Sezione Italiana dell’ISDE (International Society of Doctors for the Environment
I rappresentanti dell’ISDE Italia hanno sottolineato come questo documento sia nato dalla piena
consapevolezza che l’ambiente nella sua accezione più completa e complessa – comprensiva di stili di vita,
condizioni sociali ed economiche – è una determinante fondamentale per il benessere psicofisico e quindi per la
salute delle persone e delle popolazioni.Consapevolezza che con la sua obiettiva valenza scientifica ha portato a
scrivere, all’interno del nuovo Codice di Deontologia Medica, l’art. 5 che recita: “Il medico è tenuto a
considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei
cittadini…”.)

Il Prof. Roberto Ronchetti ha svolto considerazioni preliminari di fondo sul rapporto che nella Società attuale di
fatto esiste tra modelli economici, attività industriali, stile di vita delle popolazioni e progressivo e minaccioso
deterioramento dell’ambiente da cui derivano danni alla salute che colpiscono soprattutto i bambini e che si
configurano nell’aumento inarrestabile di malattie gravi. Se si opera un confronto fra misure drastiche di
austerità imposte a certe popolazioni o la povertà persistente e intollerabile di altre con la attività economica e
industriale che a livello globale consente sprechi immensi e genera contaminazioni devastanti e poco note
dell’ambiente, ci si rende conto che,con un ragionamento di buonsenso prima che ecologico od etico, è giunto il
momento in cui molto del sistema attuale deve essere ripensato. Il principio di “responsabilità” che abbiamo nei
confronti del “prossimo lontano” (i nostri discendenti) ci impone di agire per proteggere la nostra specie, il
“principio etico” ci impone di domandarci se può mai esistere un motivo tanto importante da indurci a mettere a
rischio valori tanto fondamentali.

La Dr.ssa Antonella Litta ha poi illustrato nel dettaglio il documento di cui ha curato la stesura definitiva,
iniziando il suo intervento con la considerazione che il nuovo Parlamento Europeo deve avere come obiettivo di
primaria importanza una serie di norme che garantiscano ad ogni cittadino europeo e ad ogni persona che si
trovi a vivere anche temporaneamente nel territorio dell’Unione Europea un livello di cure ed assistenza
www.isde.it
adeguato, efficace e rispettoso della dignità umana in particolare per le fasce più deboli ovvero i poveri e i
migranti.
Il documento presentato nella conferenza stampa nasce da una lunga e profonda elaborazione e riflessione
scientifica, da un costante confronto tra tante e diverse aree di studio e ricerca in particolare in ambito
biologico, medico, chimico-biochimico, veterinario, agronomico, ingegneristico, e dalle sollecitazioni delle
associazioni ambientaliste e di comitati civici impegnati nei territori per la difesa di ambiente e salute.
La Dr.ssa Litta ha poi proseguito illustrando le varie aree tematiche nel quale è stato suddiviso il documento,
ovvero: aria, acqua, energia, gestione dei rifiuti, pratiche agricole, ambienti di lavoro, campi elettromagnetici,
mobilità; ed quindi ha indicato gli interventi proposti dall’ISDE per una concreta tutela del diritto alla salute
delle popolazioni e per la difesa dell’ambiente.

Dalle numerose persone presenti, giornalisti, medici, rappresentanti di comitati di cittadini, del settore
dell’apicoltura e della lotta biologica alle infestazioni, numerose le domande e le proposte che hanno permesso
una più dettagliata esplicazione di quanto proposto.

I rappresentanti dell’ISDE hanno poi concluso i loro interventi con un appello, di cui il documento è veicolo,
perché la considerazione e la valutazione del rapporto ambiente e salute possa rivestire un ruolo centrale in ogni
intervento legislativo, programmatico e d’indirizzo anche del prossimo Parlamento Europeo, ed hanno ribadito
nuovamente l’impegno dell’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia a mettere a disposizione le
proprie conoscenze e competenze scientifiche per approfondire ogni aspetto di quanto esposto nel documento.

Arezzo, 13 Maggio 2014

Per comunicazioni:
Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia
Via della Fioraia n. 17/19 – 52100 Arezzo
Tel. +39 0575 22256, Fax: +39 0575 28676, E-mail: isde@ats.it

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Di seguito una breve sintesi del documento che può essere letto per intero nell’allegato.

Alcuni principi fondamentali

Il Diritto alla Salute
Rimuovere ogni ostacolo alla piena attuazione del diritto inviolabile alla salute per tutti i cittadini europei e per
quanti si trovano a vivere, anche temporaneamente, negli Stati membri dell’Unione. Sostenere il Diritto alla
Salute anche nei Paesi più poveri del mondo attraverso politiche di partenariato e cooperazione.

Il Principio di Precauzione
Valutare ogni scelta ed intervento alla luce del Principio di Precauzione, che sancisce il primato della salute e
della salvaguardia ambientale su ogni tipo di decisione politica ed economica.

La Prevenzione Primaria
Privilegiare sempre le politiche di Prevenzione Primaria; dare priorità e sostegno alla ricerca biomedica
indipendente; garantire un’informazione corretta e completa sui rischi sanitari derivanti dal degrado ambientale,
anche connesso alla realizzazione di infrastrutture e grandi opere. Coinvolgere le popolazioni in ogni fase
decisionale.

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Alcuni ambiti e criteri di intervento
Energia
Incremento e sostegno delle politiche di risparmio energetico, di ricerca e diffusione delle energie rinnovabili:
solare, solare termico, eolico, minieolico. Programmi di emancipazione rapidamente progressiva dalle fonti di
energia fossile, in particolare dal carbone e dal nucleare.

Gestione dei rifiuti
Sostegno, incremento e diffusione della politica delle cosiddette “R”: Riduzione della produzione dei rifiuti,
Raccolta differenziata “porta a porta”, Riciclaggio, Riuso, Riparazione e Responsabilizzazione dei cittadini e
delle istituzioni. Evitare l’incenerimento dei materiali post-utilizzo e ridurre progressivamente il conferimento
in discarica dei rifiuti, poiché tali metodiche di “smaltimento” sono entrambe antieconomiche e dannose per la
salute e l’ambiente.

Acqua
Favorire la gestione pubblica e le politiche di risparmio di questa risorsa, consistenti nel miglioramento delle
reti di distribuzione e degli acquedotti dei Paesi europei. Evitare il ricorso e la concessione all’istituto della
deroga che, di fatto, rende potabili anche acque con elevati livelli di sostanze tossiche.

Aria
Sostenere e rafforzare tutti gli interventi che prevedano una riduzione drastica delle emissioni nocive nell’aria.
Estendere in tutta l’Europa reti di monitoraggio della qualità dell’aria. Rivedere e rendere più efficaci le
iniziative fiscali per limitare l’utilizzo dei combustibili fossili.

Mobilità
Incentivare il trasporto su rotaia e le cosiddette autostrade del mare per il trasporto di merci e persone. Ridurre
il traffico automobilistico, limitando le aree urbane destinate al trasporto privato e disincentivando il trasporto
commerciale su gomma. Sottoporre a politiche di monitoraggio e riduzione il traffico aereo. Proporre una
moratoria per la costruzione di nuovi aeroporti e per l’ampliamento di quelli già esistenti.

Ambiente di lavoro e rischi industriali
Predisporre normative che rendano più concreto l’impegno in tutti gli Stati dell’ Unione europea per una
maggiore tutela del lavoro e della dignità del lavoratori insieme a una più forte e costante lotta ad ogni forma di
sfruttamento e discriminazione in particolare nei confronti dei migranti, delle donne e dei bambini.
Un maggiore impegno anche per l’eliminazione dei fattori di nocività presenti nei luoghi di lavoro e per
l’eliminazione delle cause di infortunio, in modo speciale nel settore edilizio.
Anche in applicazione della direttiva REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of CHemicals)
concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, è
necessaria la piena osservazione del principio di sostituzione delle sostanze nocive con sostanze innocue o
meno nocive.

Pratiche agricole
Favorire le coltivazioni biologiche e biodinamiche. Eliminare pesticidi e fitofarmaci dalle pratiche agricole;
sostegno all’agricoltura integrata e alla successiva e rapida riconversione verso il biologico. Nel rispetto del
Principio di Precauzione, vietare l’uso e la commercializzazione degli OGM alimentari.

Campi elettromagnetici
Emanare norme e misure atte a ridurre l’esposizione (in specie degli organismi in via di sviluppo) ai campi
elettromagnetici e attuare campagne d’informazione e prevenzione circa i possibili danni alla salute. Sostenere
studi e ricerche indipendenti.