Con questo articolo vogliamo inaugurare la rubrica “Le Ricette della Decrescita” con cui affronteremo alcuni temi legati strettamente alla Decrescita Felice a partire dalla cucina.
Perché proprio dalla cucina? Perché nella cucina avviene uno degli atti con il più grande significato sociale, politico ed ambientale: nutrirsi. La risposta alla domanda “che cosa mangio oggi?” può cambiare il mercato, il futuro di piccoli o grandi imprenditori, il destino di altri esseri viventi e la biodiversità dell’ambiente in cui ciò che mangiamo è stato prodotto. Scegliere un tipo di cibo
piuttosto che un altro può anche cambiare la nostra salute, quella dei nostri cari e cambiare il modo in cui si sta insieme.
Il cibo non è solo carburante: la sua scelta, preparazione e consumo è un rito fondamentale per la nostra socialità e la nostra vita quotidiana, largamente occupata da questo.
Contro la logica del fast food ed in linea con i nostri princìpi, vi proporremo mano mano alcune ricette con tanti spunti interessanti per riflettere su cosa mettiamo sotto i denti.
Nella scelta delle ricette abbiamo posto molta attenzione a ridurre e dove possibileeliminare prodotti animali (molte ricette saranno perciò adatte ai vegani), ad usareingredienti reperibili localmente, e a cercare soluzioni per poter autoprodurre il più possibile i componenti ed evitare gli sprechi.
Vi proponiamo per cominciare ben due ricette proprio nella logica di cui abbiamo parlato: potrete usare le mandorle per fare una crema vegetale ed usare gli scarti di questa autoproduzione per fare dei deliziosi biscotti crudisti.
Creme vegetali
È possibile preparare un’ottima e salutare crema vegetale utilizzando come base un latte vegetale, che potrà essere di mandorle, di soia, di riso, di cocco ecc. Naturalmente ogni tipo di latte vegetale darà alla crema un gusto diverso, possiamo sperimentare a nostro piacimento! Il latte vegetale si può comprare già pronto, ma si può anche pensare di autoprodurlo. Seguiremo una ricetta con il latte di mandorle, ma possiamo usarne altri a nostro gusto (ad esempio pistacchi o pinoli nella stessa quantità delle mandorle). Per autoprodurre questo latte basta mettere le mandorle in ammollo per una notte (o mezza giornata) e poi frullarle insieme ad acqua con un frullatore potente. Il latte andrà poi filtrato con un telo o una garza e conservato in frigorifero. Le proporzioni tra acqua e mandorle possono va
riare da 3:1 a 6:1 in base a quanto denso e corposo vogliamo il latte, vedremo che ad esempio per la crema al cacao si usa un latte di mandorle un po’ meno concentrato rispetto alla ricetta della crema di mandorle.
ATTENZIONE: non buttare la polpa avanzata delle mandorle, la useremo nella ricetta dei biscotti crudisti.
Crema di mandorle [1]
Ingredienti:
- 750 ml di latte di mandorle (preparato con 550 ml di acqua e 200 g di mandorle)
- 500 g di malto di riso o di mais
- 100 g di amido di mais (maizena)
- la buccia grattugiata di ½ limone (non trattato)
- ½ stecca di vaniglia o una puntina di vaniglia in polvere (non vanillina!)
- 1 pizzico di sale
Preparazione:
Versiamo in un pentolino 500 ml di latte di mandorle, aggiungiamo il malto, la vaniglia e un pizzico di sale e mettiamo sul fuoco a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo mescoliamo a parte i rimanenti 250 ml di latte di mandorle con l’amido di mais e uniamo poi la buccia di limone. Quando il latte sul fuoco arriva al punto di ebollizione, versiamoci dentro il resto del latte unito all’amido e mescoliamo energicamente con una frusta. Nel giro di 1-2 minuti la crema si addenserà: in quel momento spegniamo il fuoco e versiamola subito in una pirofila larga per farla raffreddare. Una volta fredda, se vogliamo possiamo dare una passata col frullatore a immersione per renderla perfettamente liscia.
Se preferite una crema al cacao: il procedimento di base è lo stesso, ma il latte di mandorle lo faremo con 650 ml di acqua e 100 g di mandorle (sarà quindi più diluito). Rispetto alla ricetta precedente eliminiamo la buccia di limone e la vaniglia, e aggiungiamo invece 75 g di cacao amaro. Seguiamo la procedura già vista, avendo cura di miscelare il cacao con l’amido di mais prima di unirlo al latte di mandorle. Per il resto la ricetta non cambia. Un piccolo consiglio: il cacao sceglietelo equo e solidale!
Biscotti crudisti [2]
Questa è una ricetta semplicissima, sfiziosa e nutriente che piace a tutti, è fatta solo di ingredienti crudi e non richiede l’aggiunta di zucchero, perché la frutta essiccata renderà l’impasto dolce. Serve solo un mixer, tritatutto o frullatore piuttosto potente.
Ingredienti:
- 500 g di frutta essiccata a piacere (es. uvetta sultanina, prugne secche, datteri, albicocche secche, mirtilli essiccati, fichi secchi…). Ricordatevi dei residui delle mandorle!
- 75 g di nocciole tostate
- 75 g di semi di girasole
- 100 g di fiocchi d’avena
- la buccia grattugiata di 2 limoni (non trattati)
Preparazione:
Per prima cosa tritiamo grossolanamente le nocciole e i semi di girasole. Poi mettiamo nel mixer la frutta essiccata (ovviamente togliamo prima i noccioli nel caso ci siano!) e frulliamo ad alta velocità, finché non avremo ottenuto una massa compatta e appiccicosa. A questo punto mettiamo insieme tutti gli ingredienti e impastiamo con le mani per amalgamare il tutto. Con questo impasto potremo creare le forme che preferiamo: palline, “biscotti” tondi, barrette rettangolari. Messi in frigorifero, questi dolcetti diventeranno più sodi e compatti e si conserveranno per parecchio tempo (fino a un mese).
Il bello di questa ricetta è che si può personalizzare in mille modi: possiamo variare i tipi e le proporzioni di frutta essiccata, sostituire le nocciole e i semi di girasole con mandorle, pinoli, sesamo e quant’altro, la buccia di limone con buccia d’arancia… Via libera alla fantasia!
NOTE:
[1] Ricetta tratta da: Pasquale Boscarello, Pasticceria naturale – senza zucchero, latte, burro e uova, Terra Nuova Edizioni, 2008
[2] Ricetta tratta da: Zoé Matthews, Il gusto della gioia, Ananda Edizioni, 2009