Arriva un primo no dalla commissione agricoltura del Parlamento europeo alla nuova norma che darebbe mano libera agli Stati membri sull’autorizzazione o il divieto di colture ogm. Noi lo avevamo detto: è un trabocchetto.
La commissione agricoltura del Parlamento europeo ha respinto la proposta della Commisione Europea di dare libertà ai singoli Stati per vietare o permettere l’uso e la coltivazione di ogm sul proprio territorio. Il timore espresso è che i divieti nazionali distorcano la competitivià e rendano a macchia di leopardo la produzione alimentare in Europa. Ma in realtà c’è di più: il rischio è che i divieti degli Stati più prudenti non servano a nulla perché poi la contaminazione che viene di là dal confine è garantita!
Ora la proposta deve passare al vaglio della commissione ambiente il 12 e 13 ottobre, poi andrà al voto in assemblea plenaria al Parlamento europeo dal 26 al 29 ottobre.
Purtroppo le ragioni sulle quali è stato basato il no della commissione agricoltura desta qualche perplessità. Uno dei portavoce ha affermato che «i divieti nazionali provocherebbero difficoltà a quei settori che già si basano sull’importazione e sull’utilizzo di cibi ogm».
Ecco perche’ la nuova norma è un tranello