Come faremo senza nucleare? Come faremo senza fonti fossili? La risposta sta nella realtà dei fatti, che supera il catastrofismo interessato dei petrolieri. Con l’impegno e la serietà si può decarbonizzare la nostra economia, in modo progressivo e senza grossi traumi. La prova evidente è la Germania. Dopo l’abbandono del nucleare la locomotiva tedesca ha scommesso sulle rinnovabili, incontrando sul cammino diversi ostacoli, ma superando lentamente anche i pregiudizi, di chi si opponeva alla Energiewende, la svolta energetica nazionale. Adesso questi pregiudizi sembrano superati, perché le rinnovabili, composte da un mix di solare, eolico e idroelettrico hanno prodotto in Germania 115 TWh, più del doppio di quanto si produce con le centrali nucleari.
Stando ai nuovi dati diffusi dall’associazione delle aziende dell’energia e dei servizi idrici tedesche, BDEW, nel 2015 le fonti rinnovabili arriveranno a coprire il 33% della domanda finale di elettricità in Germania, contro il 27% del 2014.
Trainate da eolico e FV le fonti pulite a fine anno dovrebbero aver prodotto 193 TWh, un quinto in più dei 161 TWh del 2014. Nonostante un rallentamento delle installazioni, il fotovoltaico ha generato nei primi 10 mesi di quest’anno quanto nell’intero anno 2014. L’eolico da gennaio a fine ottobre ha prodotto il 47% in più dello stesso periodo 2014, arrivando a 63 TWh.
E in Italia? Nel 2014 il contributo delle fonti rinnovabili ha sfiorato i 116 TWh, che corrisponde al 43,3% della produzione nazionale e al 37,5% della domanda. Con un po’ di coerenza politica e un migliore efficientemento a valle degli impianti il nostro Paese può davvero fare tanta strada. Una strada illuminata dal sole e da tutte le rinnovabili.
GERMANIA: LE RINNOVABILI DOPPIANO IL NUCLEARE
di Dario Scacciavento
Fonte: Terranuova