Le strategie energetiche per la riduzione dei gas serra. Risultati del Convegno MDF e AIEE “Modelli per la valutazione dell’impatto ambientale e macroeconomico delle strategie energetiche”
Il Movimento per la Decrescita Felice (MDF) e l’Associazione Italiana degli Economisti dell’Energia (AIEE) nel Convegno “Modelli per la valutazione dell’impatto ambientale e macroeconomico delle strategie energetiche”, che si è tenuto lo scorso 4 ottobre in Campidoglio con il Patrocinio dell’Assessorato Ambiente del Comune di Roma e la collaborazione come media partner della rivista Quale Energia, del sito Ecquologia.it e di Radio Cusano Campus, hanno presentato i risultati ottenuti da quattro enti che in Italia si occupano di scenari energetici ed economici, oltre alla presentazione della strategia energetica svizzera:
o RSE Sistemi Energetici di Milano (Maria Gaeta)
o ENEA (Maria Rosa Virdis)
o Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Pisa (Simone D’Alessandro) o IEFE dell’Università Bocconi di Milano (Federico Pontoni)
o Politecnico di Zurigo (Marco Morosini)
L’incontro è stato aperto dall’Assessore all’Ambiente al Comune di Roma Pinuccia Montanari e dalla consigliera Simona Ficcardi, che hanno parlato delle nuove strategie energetiche della Capitale.
RSE ed Enea hanno illustrato i modelli utilizzati a supporto della politica energetico-ambientale, sviluppati per le amministrazioni pubbliche (Governo, Ministeri), con particolare riferimento agli scenari di decarbonizzazione utilizzati per la SEN (Strategia Energetica Nazionale), i costi del sistema energetico e alcuni impatti macroeconomici (PIL, occupazione, variazioni della bilancia commerciale).
Il modello 2METE dell’Università di Pisa, sviluppato su richiesta di MDF che ha collaborato alla definizione delle politiche endogene e all’analisi dei risultati, presenta un’analisi del sistema italiano applicando un modello ispirato alla letteratura di macroeconomia ecologica. Il modello si propone di testare, in modo formale, l’efficacia e la coerenza di politiche che permettano di raggiungere nel 2050 una riduzione di emissioni di CO2 superiore all’80% rispetto ai livelli del 1990, come richiesto dall’Unione Europea, e che portino nel contempo a una riduzione delle disuguaglianze, verificandone l’impatto sulle principali variabili macroeconomiche. Sono stati valutati tre scenari: BAU (business as usual), Green Growth (crescita verde) e Degrowth (decrescita). I risultati ottenuti dal modello per i tre scenari da un punto di vista energetico e di emissioni sono in linea fino al 2030 con i target previsti dall’Unione Europea. Preoccupa, invece, la distanza dagli obiettivi di lungo periodo. Per il 2050, infatti, solo lo scenario di Decrescita, rispetto al BAU o al Green Growth, è in grado di raggiungere il target di riduzione delle emissioni, riducendo allo stesso tempo la disoccupazione e la disuguaglianza.
IEFE ha presentato un modello per modellizzare tutti i consumi energetici delle famiglie nel settore residenziale e valutare la penetrazione delle tecnologie di efficienza energetica.
Per ciascuna tecnologia sono stati evidenziati gli impatti delle barriere al tasso di penetrazione potenziale, che dovrebbero suggerire quali azioni sono necessarie per stimolare progetti di efficientamento energetico.
Infine l’intervento di Marco Morosini del Politecnico di Zurigo ha illustrato le scelte energetiche di lungo periodo della Svizzera: raggiungere nel 2050 un consumo medio di 2000 watt di energia procapite, attraverso un mix di sufficienza energetica (fare di meno con meno energia) e di efficienza energetica (fare di più con meno energia) per poi coprire il resto della domanda con fonti energetiche rinnovabili.
La transizione ad una Società sostenibile richiede necessariamente un cambiamento negli stili di vita e nelle scelte di consumo.
Nel pomeriggio, dopo l’apertura da parte delle istituzioni locali con Antonio Lumicisi, direttore del piano strategico per l’energia di Roma, si è svolta una tavola rotonda cui hanno partecipato:
o Ministero dell’Ambiente (Alessandro Carettoni) o Ispra (Mario Contaldi)
o Banca d’Italia (Ivan Faiella)
o Legambiente (Edoardo Zanchini)
o Greenpeace (Luca Iacoboni)
o WWF (Matteo Leonardi)
o Elettricità Futura (Giulio Cicoletti)
Sono stati affrontati alcuni temi emersi dai lavori presentati nella sessione del mattino; in particolare discutendo quali sono le decisioni operative più importanti da prendere considerando anche gli obiettivi 2050, non solo quelli al 2030 cui si riferisce la SEN attuale.
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