Il gruppo tematico “tecnologia e decrescita” ha mosso i primi passi nel 2016, quando alla conferenza internazionale della Degrowth a Budapest, Maurizio Pallante e Patty L’Abbate, per conto del Movimento Decrescita Felice e Michele Dassisti docente del Politecnico di Bari, hanno presentato nella sessione tecnologia e decrescita un lavoro scientifico: “Can technologies help to reduce the physical and human degradation in transition towards a degrowth society?“. L’articolo ha suscitato molto interesse nella comunità scientifica nazionale e internazionale, e gli autori hanno in seguito continuato a lavorare sulla tematica, consolidando importanti collaborazioni di tipo accademico e associativo( Politecnico di Bari, Rete Italiana LCA) soci MDF e simpatizzanti esterni. Nel direttivo nazionale del 10/12 Novembre 2017, il gruppo Tematico è stato ufficialmente istituito.
Mission
“La tecnologia non è il fine ma il mezzo”
La mission del gruppo tematico è quella di approntare metodi utilizzando un approccio bioeconomico e sistemico, per ridare alla tecnologia la sua giusta dimensione, ossia essere realmente il mezzo per ridurre il degrado sociale ed ecologico, e supportare “il cambiamento”, verso una società della decrescita.
Bioeconomia, approccio sistemico e decrescita
Per risolvere i problemi ambientali creati dalla scienza economica tradizionale, il sistema produttivo non può essere scollegato dall’ambiente biofisico che lo sostiene e con il quale interagisce continuamente. “E’ necessario superare il concetto dualistico di economia e ambiente e iniziare a pensare per sistemi. Le relazioni fra i sistemi non sono relazioni di scambio e di mercato ma sono rappresentati da flussi fisici, che sollevano problemi rilevanti di causalità circolare e cumulativa (Kapp, 1961)(L’Abbate, 2009). W. K. Kapp propone quindi un approccio sistemico, condiviso da N. Georgescu-Roegen: “ Il processo economico è rappresentato come un flusso unidirezionale che trasforma gli input di materia-energia (bassa entropia) in output di scarto (alta entropia), ciò che entra rappresenta “ risorse naturali preziose” e ciò che viene espulso dopo la trasformazione “scarti senza valore” (Georgescu-Roegen, 1979).
Le risorse prese dalla natura sono trasformate attraverso la tecnologia in merce, sostanze inquinanti, sprechi e rifiuti che ritornano nella biosfera o nella tecnosfera (Nebbia, 1991). Considerando Maurizio Pallante nella sua distinzione fra beni e merci, i “beni che si possono avere solo sotto forma di merci”, e che dobbiamo acquistare dal mercato, possono essere prodotti in modo sostenibile, ossia utilizzando in input meno materia ed energia possibile ed evitando formazione in output di inquinanti e rifiuti. In questo passaggio la decrescita felice concorda con l’approccio del miglioramento della produzione di merci e di servizi utilizzando il metodo del ciclo di vita adottato da una serie di direttive europee e dall’economia circolare (L’Abbate, 2016). Lo stesso sistema può essere applicato per la diminuzione degli “sprechi, ossia le merci che non sono beni”, solo che in questo caso, è necessario unire un massiccio lavoro di divulgazione e formazione per cambiare le abitudini sbagliate del nostro stile di vita. Pallante cita ancora: “le merci che possono essere beni si ottengono con l’ autoproduzione e con gli scambi non mercantili, fondati sul dono e sulla reciprocità. Per chi sa autoprodurre una parte di beni di cui ha bisogno, e può contare su una rete di solidarietà, il denaro diventa solo il mezzo per poter acquistare quei beni che si possono avere solo sotto forma di merci”.
Scopi e obbiettivi
- Collaborare e interagire con i circoli MDF, ascoltare i bisogni, le idee, rispondere alle loro domande sul tema tecnologia.
- Essere presenti con articoli brevi e divulgativi sul sito MDF Nazionale, sulle pagine nazionali MDF e sui mass – media, per diffondere la visione sul tema in oggetto e per migliorarla con il confronto pubblico.
- Collaborare con università o associazioni nazionali e internazionali alla stesura di proposte o strategie inerenti al tema, partecipare a conferenze internazionali e nazionali (ad esempio della Degrowth), scrivere articoli scientifici.
- Riprendere il dialogo con gli imprenditori che hanno la volontà di divenire produttori consapevoli.
- Organizzare un Convegno nell’anno 2018 su “Decrescita e Tecnologia” in collaborazione con Rete Italiana LCA ed altri enti.
Composizione del Gruppo tematico
- Referente Patty L’Abbate, per info sul gruppo: p.labbate@tiscali.it
- Maurizi Pallante, Alessandro Lauro, Francesco Girardi, Dassisti Michele, Pierpaolo Pontrandolfo.
Abstract e presentazione: L’Abbate P., Pallante M., Dassisti M., 2016, Can technologies help to reduce the physical and human degradation, in transition towards a degrowth society?, 5th International Degrowth Conference, Budapest, Hungary.