Partendo simbolicamente da Parigi, sede dello storico accordo sul clima, nel giugno 2024, la Cop 29 Bike Ride, ha riunito persone di una dozzina di nazionalità, percorrendo 6.500 chilometri, attraverso Francia, Germania, Austria, Slovenia, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Turchia e Georgia, prima di raggiungere, verso l’inizio di novembre, Baku in Azerbaigian, città ospitante della COP29. Questa azione simbolica ha voluto evidenziare il divario tra gli impegni delle ultime COP e l’accordo di Parigi, nonché trasmettere alla COP29 10 proposte concrete per sfruttare la bicicletta come mezzo per ridurre le emissioni globali di carbonio.
Nel 2025 si sta tenendo la Cop 30 Bike Ride.
Con partenza principale da Baku, sede della precedente COP, la corsa prevede diversi punti di partenza in diversi continenti, tra cui Europa, Asia centrale, Africa e Americhe. I partecipanti portano, come una fiamma olimpica, uno stendardo simbolico e stanno attraversando diversi territori, dai centri urbani alle regioni remote, solcando l’oceano per raggiungere la destinazione.
Lungo il percorso, i ciclisti:
– si impegnano con le comunità ciclistiche locali
– richiedono 3 impegni ai funzionari delle città/regioni/nazioni attraversate (sulle politiche ciclistiche, all’orizzonte del 2030, che è la data di conclusione del prossimo ciclo di piani climatici della COP).
Insieme, queste interazioni mirano a creare un mosaico globale di azioni dei cittadini, collegando le preoccupazioni locali agli obiettivi climatici internazionali.
E’ attiva una campagna di crowdfunding per garantire e rafforzare l’ultima tappa di questa iniziativa, Belem, in Brasile, dove si terrà la COP 30.
Belém è una porta d’accesso alla foresta amazzonica. L’Amazzonia, spesso definita il “polmone della Terra”, svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del clima del pianeta. Tuttavia, è sottoposta a un’enorme minaccia a causa della deforestazione e dello sfruttamento. Raggiungendo Belém in bicicletta, i partecipanti metteranno in luce l’urgente necessità di proteggere questo ecosistema vitale e promuoveranno soluzioni giuste e sostenibili che diano priorità ai diritti degli indigeni, alla conservazione della biodiversità e a una rapida transizione dai combustibili fossili.
Questo evento straordinario è più di una prova di resistenza: è un forte appello ad azioni coraggiose per il clima, viaggi sostenibili e solidarietà globale.
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