Villa Adriana: storia di una colata di cemento chiamata “Nathan”

da | 11 Apr 2012

Questa è una storia di una lottizzazione che dura dagli anni 80 e che vede protagonista anche la bistrattata Villa dell’imperatore Adriano e ovviamente i cittadini residenti di Villa Adriana. L’affare “Nathan”, croce e delizia delle amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi 30 anni fino alla recente amministrazione Pdl di Sandro Gallotti a Tivoli , non è certo un argomento che possa passare sotto silenzio e turba gli animi dei cittadini di Villa Adriana, già vittime di inquinamento ambientale e del tentativo del piano rifiuti regionale di piazzare vicino la storica villa dell’Imperatore Adriano una discarica.

Cercando un ordine cronologico, il progetto risalente al 1981 anno di prima approvazione riportava una cubatura di oltre un milione di metri cubi di cemento. L’ultimo PRG è datato anni 80 e nel 1987 il comune di Tivoli dà il via alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria attraverso una convenzione con la ditta Ge.Pas. Srl..

Ma cosa avviene negli anni successivi? Grazie alla caparbietà di una cittadinanza attiva , del Wwf Lazio e di Italia Nostra il progetto si incaglia,negli anni, negli uffici giudiziari a colpi di ricorsi . Il progetto nel frattempo non è più quello originario poiché si passa dal milione di metri cubi a 120.000 metri cubi di cemento ai quali si aggiungeranno altri 60.000 da parte della società Impreme di proprietà del costruttore romano Mezzaroma. Durante la giunta Marco Vincenzi (attuale esponente del Pd e assessore ai lavori pubblici della provincia di Roma) verrà approvata una delibera di adozione della lottizzazione a cui seguirà immediatamente un ricorso al Tar del Lazio presentato dal WWF che ritiene forzata l’interpretazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale(PTPR), data dal comune di Tivoli per approvare l’atto. Nel 2010 sale al governo della città di Tivoli Sandro Gallotti che nella sua campagna elettorale troverà lo sponsor politico di Mara Carfagna (ministro delle pari opportunità dell’ultimo governo Berlusconi) e moglie di Marco Mezzaroma, figlio del Gianni patron della Impreme, la holding della famiglia Mezzaroma, patrimonio di 235 miliardi. E’ qui che la Nathan torna alla ribalta.

E’ del dicembre del 2011 la delibera di approvazione del piano di lottizzazione “Comprensorio di Ponte Lucano”. La colata di cemento si colloca proprio nelle vicinanze della Villa dell’imperatore Adriano, bene inserito nell’elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1999. La zona è stata classificata, nel Piano Territoriale Paesistico Regionale della Regione Lazio , come “Paesaggio Naturale” e “Paesaggio Naturale Agrario” , stabilendone di fatto l’inedificabilità e recependo il vincolo apposto precedentemente dal Ministero. Numerosi sono di certo gli interrogativi aperti : come mai il nulla osta della Regione che ha dato il via libera alla lottizzazione riporta gli estremi della vecchia “Nathan” ,quella del milione di metri cubi di cemento nel 1981 e ormai decaduta e non quelli della nuova presentata nel 1998? La lottizzazione è stata approvata senza il parere della Soprintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici del Lazio e senza le valutazioni complessive annunciate dalla Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali, perché? Il comune di Tivoli ha pensato di ignorare queste autorizzazioni e non ha chiesto nemmeno il parere tecnico preventivo del gestore del servizio idrico integrato (ACEA ATO2) per lo scarico del depuratore di Ponte Lucano per le nuove abitazioni.

Bisogna anche ricordare che sulla delibera del 2008 pende il ricorso al TAR del WWF.Ricorso analogo è stato presentato anche da Italia Nostra. Se qualcuno più curioso vuole fare visita al sito del gruppo edilizio Pietro Mezzaroma e figli può prendere visione del progetto sulla Lottizzazione chiamato “Residentia Tibur” e leggere la descrizione: “Residentia Tibur è un’iniziativa immobiliare del Gruppo Pietro Mezzaroma e Figli che sorgerà nella città di Tivoli, nella splendida cornice della Valle dell’Aniene.Per la realizzazione di questa nuova struttura, che per dimensioni e potenzialità ha già attirato l’interesse di numerosi investitori internazionali, sono stati scelti due architetti del calibro di Paolo Portoghesi e Arata Isozaki.

Entrambi entusiasti di abbracciare un progetto in armonia con il contesto e con il valore inestimabile dei tanti iti storici presenti sul territorio, primo tra tutti Villa Adriana, che rappresenta da sempre un’inesauribile fonte di studio e ispirazione per architetti e artisti di tutte le epoche.Tanto da aver dato vita a un formidabile progetto, nato dalla collaborazione tra l’Università di Roma Tor Vergatae laSoprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, per la realizzazione di una nuova pianta della Villa, che sarà tridimensionale e interattiva e andrà a sostituire quella pubblicata nel 1996 dalla Scuola degli Ingegneri di Roma.Un progetto lodevole ed ambizioso di cui Mezzaroma ha scelto di divenire parte attiva, dando un sostegno al lavoro dell’Università, dei docenti e dei giovani studenti coinvolti nell’iniziativa.”

Fonte: Malitalia.it