Insegno gratis a fare la sarta. Passo il mestiere

da | 8 Apr 2016

Cucito-decrescita-riparazione

Da Il Messaggero Veneto

CORDENONS. Ha cucito fin da piccola e per un’intera vita: per lavoro, ma soprattutto per passione. Ha confezionato abiti per tutta la sua famiglia compresi quelli da sposa per sua nuora e per le sue nipoti.
Ora che sta per tagliare il traguardo dei 72 anni (il compleanno è a maggio) del suo mestiere di sarta vuole farne un dono, mettendo gratuitamente il proprio tempo a disposizione di chi lo vuole imparare.
Bertilla Gazzola, pensionata residente a Cordenons, ha deciso di aprire le porte di casa sua, dove ha una piccola stanza dedicata al cucito, a giovani e meno giovani che vogliano cimentarsi con ago e filo, tramandando un’antica arte, quella della sartoria, che è anocora molto richiesta ma non più tanto diffusa come un tempo.
La donna aveva lanciato il suo appello sui social chiedendo di essere contatta in privato, ma non vedendo molte risposte ci ha riprovato dando il suo numero di casa, lo 0434 932593. In realtà qualcuno si è già fatto avanti, anche grazie al passa parola.
«Mi hanno contattata – dice Gazzola – due ragazze di Pordenone che fanno un corso di taglio: hanno già cominciato a venire da me e mi piace perché hanno molto entusiasmo e voglia di imparare e mi danno entusiasmo. Io però vorrei lavorare anche assieme a gente di Cordenons, ma al momento nessuno dei miei compaesani mi ha contattata».
C’è stato qualcuno che ha chiesto informazioni, ma la cosa si è poi fermata lì. La pensionata spera che il suo progetto decolli.
«Il mio lavoro – racconta – mi è sempre piaciuto molto e, nonostante i sacrifici, mi ha sempre dato grandi soddisfazioni: mi piacerebbe che anche altri le provassero».
Bertilla è nata con la passione della sartoria. La sua famiglia di origine, quando lei era piccola e viveva ad Asolo, lavorava nella fabbrica di abbigliamento che sarebbe poi diventata la Sanremo moda uomo. Anche lei iniziò lì con ago e filo.
Negli anni Novanta lavorò nell’allora negozio di sartoria di Pordenone Passepartout. Ora che è in pensione per lei questa iniziativa è soprattutto un modo per sentirsi utile.
«I miei figli sono grandi e non hanno più molto bisogno di me – dice – sono nonna e seguo i miei adorati nipoti ai quali non rinuncio, ho anche altri impegni, ma nel tempo libero sento che ora ho il desiderio di dare qualcosa anche ad altri e ho pensato di farlo usando la mia passione».
Il suo non sarà un corso, ma un rendersi disponibile ogni tanto e su richiesta a dare consigli piuttosto che ad insegnare a creare piccoli capi d’abbigliamento. Il tutto in modo gratuito.
«Oggi giorno – riflette la pensionata – si comparano i vestiti in negozio, per risparmiare addirittura in quelli cinesi, quando basterebbe acquistare della stoffa e imparare a realizzare qualcosa da soli, anche per spendere meno denaro. È sufficiente avere una macchina per cucire a casa. Io mi presto a dare dei consigli».

di Terra Nuova