Ringraziamo i bilanci di giustizia, da cui la maggior parte di queste recensioni sono state realizzate.
Posted giugno 28, 2012 by barbarig in Articoli. Lascia un commento
Essi vivono – regia: John Carpenter (1988)
Tema: critica verso la società consumistica e i media che dominano la mente degli esseri umani e ne condizionano lo stile di vita senza che questi se ne rendano conto.
The Corporation – regia: Mark Achbar, Jennifer Abbott (2004)
Tema: analisi del potere che hanno le multinazionali (quelle che in America vengono chiamate corporations) nell’economia mondiale, dei loro profitti e dei danni che creano.
Basilicata coast to coast – regia: Rocco Papaleo (2010)
Commento: film leggerissimo, allegro, per certi versi sorprendente, su una cornice paesaggistica da paura. Offre spunti di riflessione su ciò che sta alla radice del cambiamento di stile di vita (e purtroppo non è sempre così facile…): riprendersi il tempo per vivere cose e avere il coraggio di scegliere “in controtendenza”. Perchè non fare a piedi in 10 giorni quello che in un’ora e mezza si può fare in macchina?
Fast food nation – regia: Richard Linklater (2007)
Temi: consumo di carne e il suo impatto ambientale; immigrazione e clandestinità; diritti dei lavoratori; sicurezza alimentare. Commento: essendo impostato come vero e proprio film, ha una trama scorrevole e si vede abbastanza bene, anche se non proprio adatto ai bambini. Maggiori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Fast_Food_Nation_%28film%29
The age of stupid – regia: Franny Armstrong (2009)
Il film è un ibrido che comprende parti recitate, documentario e animazione.
Temi: riscaldamento climatico
Maggiori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/The_Age_of_Stupid
Il nostro pane quotidiano – regia: Nikolaus Geyrhalter (2005)
Tema: industria agro-alimentare
Commento: film senza dialoghi. E’ una galleria di orrori dove l’occhio dello spettatore irrompe nel ciclo produttivo dell’industria alimentare, che rivela i più sofisticati meccanismi per la rapida trasformazione dell’animale in cibo.
Home – regia: Yann Arthus-Bertrand
Tema: film-documentario che tocca più che altro i temi dell’impatto ambientale dei nostri consumi. Commento: purtroppo è stato finanziato da alcune grandi multinazionali, e questo può essere un motivo per boicottarlo. Però è molto valido, ha delle immagini stupende e può essere un buon veicolo per parlare di certi temi senza annoiare troppo. Il film è composto da immagini aeree filmate in più di cinquanta paesi del mondo. Una voce fuori campo commenta il filmato, mostrando i grandi cambiamenti ambientali e sociali che la Terra sta subendo. Il film, che è stato prodotto senza fini di lucro, si pone come obiettivo quello di essere visto dal maggior numero di persone possibili. Grazie ad una partnership con Youtube è scaricabile ai seguenti links:
http://www.youtube.com/watch?v=jqxENMKaeCU (in inglese con sottotitoli con migliore qualità delle immagini)
http://www.youtube.com/watch?v=I1fQ-3-CEFg (in italiano)
Fight club – regia: David Fincher (1999)
Tema: film offre una visione altamente critica del consumismo e dell’alienazione dell’uomo moderno.
Avvertenza: contiene scene violente.
La storia delle cose di Annie Leonard
Commento: un minidocumentario sul consumismo che fotografa la situazione americana (ma purtroppo in Italia ci stiamo avvicinando sempre più in fretta).
Si trova su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=4muACs00M1k ed a questo link:
Della stessa autrice c’è anche The story o f electronics disponibile su Youtube al link: http://www.youtube.com/watch?v=sW_7i6T_H78 e The story of bottled water (la storia dell’acqua in bottiglia) al link http://www.youtube.com/watch?v=Se12y9hSOM0 e un’altro sui prodotti d’igiene The story of cosmetics al link http://www.youtube.com/watch?v=pfq000AF1i8&feature=relmfu
Super Size Me (2004) di Morgan Spurlock
Tema: film-documentario che segue un esperimento portato avanti dal regista. Per un mese ha mangiato solamente cibo della nota catena mondiale di fast food McDonald’s, tre volte al giorno, ogni giorno – interrompendo contemporaneamente ogni attività fisica – e documentando tutti i cambiamenti fisici e psicologici avvenuti. Oltre a questo, Spurlock esplora l’enorme potere della catena sull’industria dei fast food e come questa incoraggi un’alimentazione povera per massimizzare il proprio profitto.
Focaccia blues regia: Nico Cirasola (2009)
Trama: Film documentario. Nel 2001 ad Altamura viene inaugurato il primo fast food McDonald’s. Pochi mesi dopo, il panettiere Luca Di Gesù, con il fratello Giuseppe, apre poco lontano una piccola focacceria. Dopo appena un anno, il fast food è costretto a chiudere per mancanza di clientela, in parte causata dalla concorrenza della focacceria. Partendo da questo fatto, un giornalista si reca negli States per raccontarlo (la storia è vera).
L’incubo di Darwin regia: Hubert Sauper (2004)
Tema: globalizzazione
Trama: Film-documentario. Negli anni sessanta venne introdotta sperimentalmente nel Lago Vittoria, causando l’estinzione pressoché completa dei pesci locali, la specie ittica Lates niloticus che si moltiplicò così rapidamente da essere esportata in tutto il mondo. Aeroplani dell’ex Unione Sovietica atterrano ogni giorno portando in cambio armi per le innumerevoli guerre civili del continente. Una multinazionale del cibo e delle armi ha generato qui un’alleanza solida e globale: il lago nutre due milioni di persone, eppure gli abitanti del luogo soffrono per la carestia, mentre l’AIDS colpisce quasi ogni famiglia. Commento: il documentario è una potente denuncia e un’ironica, spaventosa, metafora degli “effetti collaterali” della globalizzazione.
Food Inc regia: Robert Kenner (2008)
Tema: Film documentario statunitense che tratta il tema della produzione e del mercato alimentare, principalmente quella su grande scala, che esiste negli Stati Uniti.
Terra Madre regia: Ermanno Olmi (2009)
Tema e commento: film documentario/film d’inchiesta sui temi ambientali, che fa i conti con il destino del pianeta. Terra Madre è il risultato di un lavoro ispirato dalla rete di comunità del cibo creata nel 2004. Ideato dalla complicità tra Carlo Petrini (Slow Food) ed Ermanno Olmi, il lavoro ha trovato un comune sentimento verso le genti contadine affluite al raduno mondiale di Torino. A quel raduno del 2006 sono cominciate le riprese e con esse il percorso di approfondimento continuato da Ermanno Olmi fino all’autunno del 2008, con il nuovo meeting di Terra Madre organizzato nel capoluogo piemontese.
Il suolo minacciato regia: Nicola Dall’Olio (2009)
Tema: film, prodotto da WWF Parma e Legambiente Parma in collaborazione con LIPU, Il Borgo, Le città invisibili e con il sostegno di Forum Solidarietà, tratta del consumo di suolo nella pianura padana.
Contenuto: negli ultimi anni nella pianura padana si sono perduti migliaia di ettari di suolo agricolo ad opera di una dilagante espansione urbana ed infrastrutturale. Nella sola Food Valley parmense, luogo di produzioni agroalimentari di eccellenza, l’espansione urbana consuma un ettaro di suolo agricolo al giorno. Partendo da questo caso emblematico e paradossale, il film mostra senza veli quanto sta accadendo al territorio e al paesaggio evidenziando l’importanza di preservare una risorsa finita e non rinnovabile come il suolo agricolo. Per quanto ambientato nella pianura parmense, il film, attraverso il montaggio di interviste ad esperti ed agricoltori locali, affronta il problema nazionale del consumo di suolo e della dispersione urbana, analizzandone costi e cause per poi proporre modelli alternativi di sviluppo urbano sulla scorta delle esperienze di altri paesi europei, come la Germania e la Francia, o di piccoli Comuni italiani, come Cassinetta di Lugagnano (MI).
Maggiori informazioni: http://www.ilsuolominacciato.it
Una scomoda verità regia: Davis Guggenheim (2006)
Tema: Film documentario riguardante il problema mondiale del riscaldamento globale, avente come protagonista l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’Americ a, Al Gore. Si basa in larga parte su una presentazione multimediale che Gore ha creato e sviluppato come parte della sua campagna di informazione sui cambiamenti climatici.
Il vento fa il suo giro regia: Giorgio Diritti (2005)
Tema: sul cambio di stile di vita.
Contenuto: Film, basato su una storia realmente capitata, in lingua italiana, occitana e francese (queste ultime sono sottotitolate in italiano). La vicenda è ambientata nella Valle Maira, una delle valli occitane della Provincia di Cuneo. Parte degli attori sono non professionisti, abitanti del luogo che hanno accettato di partecipare al film.
Trama: La storia racconta dell’inserimento in una comunità montana, di un neorurale, Philippe, ex professore francese. Già dedicatosi alla pastorizia sui Pirenei francesi, è alla ricerca di una nuova sistemazione per la sua famiglia, dato che nel luogo in cui vive è in costruzione una centrale nucleare. Dopo aver cercato casa da altre parti, come in Svizzera, nel fare ritorno in Francia si ritrova per caso nella Valle Maira, nel paesino di Chersogno, ormai spopolato e abitato quasi unicamente da anziani, visto che il resto degli abitanti raggiunge il piccolo borgo montano soltanto per trascorrervi le vacanze nei mesi estivi. Il paese sembra lieto di accogliere la giovane famiglia, composta da Philippe, la moglie e tre figli. Ben presto però nascono le prime incomprensioni e, col passare del tempo, la nuova famiglia diviene sgradita alla maggioranza degli abitanti.
Garbage! The revolution starts at home regia: Andrew Nisker (2007)
Tema: Riduzione dei rifiuti e buone pratiche
Contenuto: Film documentario. Autunno 2005: la famiglia McDonald di Toronto inizia una singolare convivenza con la propria immondizia tenendola in garage per tre mesi. Il risultato? 83 sacchi colmi di spazzatura, 145 kg di umido e un odore poco piacevole. Deus ex machina di questa scelta è il regista, il cui scopo è mostrare, attraverso l’esperienza di un nucleo familiare, la reale portata della produzione e dello smaltimento dei rifiuti domestici. I protagonisti di questo intelligente documentario, in cui non mancano momenti spassosi, visitano i posti nei quali vengono stoccati i rifiuti di cui per anni si sono liberati senza troppe domande, costatandone l’impatto non privo di drammatiche conseguenze.
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=nDg0q462tq8
Il pianeta verde regia: Coline Serreau (1996)
Tema: critica alla civiltà industriale. Il film tratta, con una chiave umoristica e usando l’espediente comico dell’esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l’abuso di comando, l’inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi. Trama: La storia comincia sul “Pianeta verde”, un pianeta lontano e sconosciuto ai terrestri, dove le persone che lo abitano vivono la loro esistenza in armonia con sé stessi e con la natura. Anche gli abitanti di questo pianeta sono passati per l’era industriale, ma dopo averne saggiato la decadenza, hanno preferito abbattere gerarchie, industrie e tutto ciò che rappresentava l’epoca dello sfruttamento. Come ogni anno sul pianeta viene convocata un’assemblea plenaria. Ordine del giorno: inviare qualcuno sulla Terra per controllare a che punto sia arrivato il processo evolutivo e Mila si offre volontaria per la spedizione sul pianeta azzurro.
Anche alcune scene di un altro film di Serreau “La crisi!”, visibili ai seguenti links, sono interessanti:
Commento: nel film (1992) la regista francese rappresenta efficacemente tutte le contraddizioni della società attuale: frenesia esistenziale, disgregazione dei nuclei sociali, egoismo e competitività esasperata, senso dell’assurdo e inversione dei valori.
Soluzioni locali per un disordine globale regia: Coline Serreau (2010)
Temi e commento: Film documentario che affronta i problemi legati all’attuale modello agroalimentare senza soffermarsi sulla situazione catastrofica che ci circonda. La regista ha scelto infatti di presentare una serie di alternative al sistema attuale di produzione, invitandoci a riflettere sull’ambiente, sulla società e sull’agricoltura. Coline Serreau ha trascorso tre anni con la videocamera in spalla, ricostituendo così un mosaico di interviste: le principali voci mondiali dell’agroecologia, da Vandana Shiva a Serge Latouche, espongono il proprio punto di vista e propongono soluzioni concrete per salvaguardare la nostra salute e quella del nostro pianeta. Il film non ricorre mai a toni provocatori, focalizzandosi invece sulle scelte pratiche che possono avere ricadute positive immediate.
Into the Wild – Nelle terre selvagge regia: Sean Penn (2007)
Tema: basato sul romanzo di Jon Krakauer “Nelle terre estreme” in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dal West Virginia che subito dopo la laurea abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una società consumista e capitalista in cui non riesce più a vivere. La sua inquietudine, in parte dovuta al pessimo rapporto con la famiglia e in parte alle letture di autori anticonformisti, lo porta a viaggiare per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, con lo pseudonimo Alexander Supertramp. Un film sull’essenzialità.
Pranzo di Ferragosto regia: Gianni Di Gregorio (2008)
Trama: Gianni è figlio unico di madre vedova, una nobildonna decaduta, capricciosa e un tantino opprimente di cui deve occuparsi. Madre e figlio vivono soli e faticano a tirare avanti, ricoperti di debiti come sono. Nel bel mezzo dell’afa estiva, l’amministratore del condominio propone a Gianni l’estinzione di tutte le spese condominiali in cambio di un favore: ospitare la madre per la notte e il successivo pranzo di Ferragosto in modo che lui possa partire. L’accordo non prevede però l’arrivo di una seconda signora, la zia di Alfonso, una simpatica anziana con qualche problema di memoria ma l’amministratore convince Gianni a ospitarla offrendogli del denaro. Il protagonista è obbligato, suo malgrado, a offrire asilo a una terza “mamma abbandonata” quando l’amico Marcello gli chiede di potergliela affidare dato che la badante è assente per ferie e lui, che è medico, ha il turno di notte.
Commento: l’improvvisato ospizio diventa il teatro di una serie di gag divertenti, offrendo allo stesso tempo diversi spunti di riflessione sulla condizione dell’anziano, troppo spesso relegato in ospizi dai propri figli e troppo spesso trascurato dalla società. I fatti si svolgono durante il giorno notoriamente più rallentato dell’anno in una Trastevere arsa e deserta, che si contrappone ai ritmi frenetici della vita odierna e va incontro ai tempi delle anziane protagoniste.
L’uomo che piantava gli alberi regia: Frèdéric Back (1988).
Contenuto: Film d’animazione tratto dal celebre racconto di Jean Giono. Un messaggio di riconciliazione dell’uomo con madre natura, un messaggio di rinascita della foresta e della vita là dove erano state incoscientemente annientate. Una favola ambientale per grandi e piccini.
I figli degli uomini regia: Alfonso Cuarón (2006)
Trama: in un futuro prossimo l’umanita’ non riesce piu’ a riprodursi. Nel momento in cui, dopo 20 anni di sterilita’ generale, una donna riesce miracolosamente a rimanere incinta, si diffonde una grande inquietudine fra gli abitanti della Terra e la futura mamma deve essere protetta. Tratto dal romanzo di P.D. James
Commento: Film di fantascienza a tema ecologiasta in cui la speranza di vita, rinascita di un “nuovo mondo”, è l’unica apertura del film all’ottimismo, in un percorso al buio, in cui il caso regna sulle esistenze di tutti. Children of Men è un film corale, è dell’umanità perché il futuro della terra non è dell’individuo singolo. È semplicemente globale.
Earthlings regia: Shaun Mons (2005)
Contenuto: è un documentario antispecista scritto, prodotto e diretto da Shaun Monson e narrato dall’attore ed animalista Joaquin Phoenix. La colonna sonora è stata composta dal musicista ed attivista dei diritti animali Moby. Il documentario ha avuto un grande successo presso le comunità animaliste di tutto il mondo.
Trama: Il film descrive gli usi che gli esseri umani fanno degli animali, cibandosene, ricavandone materiali per produrre vestiario e altro, usandoli come intrattenimento o compagnia, sfruttandoli per la sperimentazione scientifica. Questo racconto viene sviluppato da un punto di vista antispecista; il concetto stesso di “antispecismo” viene presentato all’inizio del film, in relazione con i termini “razzismo” e “sessismo”.
Il grande Nord regia: Nicolas Vanier (2003)
Contenuto: un film documentario che porta all’attenzione del pubblico il rapporto uomo – natura attraverso i paesaggi della regione dello Yukon in Canada, ai confini con l’Alaska.
Trama: Norman vive con la sua compagna Nebaska (indiana Nahanni) nelle foreste dello Yukon. La sua attività di cacciatore è alla base del suo intenso rapporto con la natura. Si procura da solo la maggior parte delle cose di cui ha bisogno, costruisce da sé la propria casa, la propria slitta, la propria canoa ed esplora il territorio che gli è attorno per capire dove e cosa cacciare. Norman ha imparato a capire gli equilibri della natura e a rispettarli. È convinto che si possa vivere in armonia con la natura e considera la caccia un mezzo attraverso il quale l’uomo contribuisce all’equilibrio dell’ecosistema, senza distruggerlo.
I numeri della vita
Documentario su quante cose consumiamo in una vita.
Semi di libertà
Living without Money (Line Halvorsen)
L’economia della felicità (Steven Gorelick; Helena Norberg_Hodge; John Page)
Fonte: Mdf Bergamo