Bike Tour della Decrescita alla scoperta della Sicilia dall’1 al 10 Settembre 2023 – apertura iscrizioni & intro a programma e contenuti

da | 8 Mag 2023

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni all’ottava edizione del Bike Tour della Decrescita. Potete fin d’ora iscrivervi a questo link!

Il Bike Tour quest’anno ci porterà in Sicilia, più precisamente da Catania a Siracusa, attraversando la parte orientale dell’isola. Come sempre incontreremo molte realtà interessantissime del territorio con cui avremo occasione di confrontarci sulle questioni sociali ed ecologiche necessarie per una trasformazione decrescente della società, a partire dalle pratiche locali e comunitarie. Inoltre quest’anno porremo l’accento sulle questioni di genere e cercheremo di capire meglio insieme quale contributo hanno dato e possono dare le differenti teorie e pratiche femministe alla trasformazione della società, al fine di supportare al contempo un approccio al cambiamento/mutamento fondato sulla giustizia sociale ed ambientale per i territori e per le comunità che li abitano (per approfondimenti, vedi la sezione “contenuti” in basso).

Partner di questa edizione saranno, come sempre, Altri Mondi Bike Tour, ma anche Italia Che Cambia – nostro media partner – che ha recentemente spostato la sua sede in Sicilia e con cui stiamo organizzando una giornata di pedalata collettiva. Da non dimenticare i numerosi partner locali che avremo l’occasione di incontrare e che sono stati identificati anche grazie al supporto del prezioso lavoro portato avanti dal Consorzio Galline Felici sul territorio che ci accoglierà!

Il Programma ed alcune Informazioni Utili

L’itinerario del nostro percorso in breve sarà questo: Catania – Bronte – Sortino – Ragusa – Modica – Siracusa.

Considerando la lunghezza del viaggio per arrivare in Sicilia con il treno (Sì, ci sono i treni diretti che attraversano lo stretto di Messina in traghetto!), abbiamo immaginato il programma in modo tale che anche dall’altro capo dell’Italia si possa partire da e tornare a casa nell’arco dei 10 giorni, viaggiando dall’1 al 10 Settembre.

È possibile portare la bici smontata su tutti i treni di Trenitalia! Ecco un breve video che spiega come farlo: è FACILE!!. Inoltre, su alcuni Intercity diurni si può prenotare un posto a sedere ed è possibile viaggiare con la bici montata (prenotando il posto bici accanto a sé).

Siamo infine anche in contatto con una ciclofficina di Catania da cui si potranno noleggiare biciclette in loco (se ti è utile quest’opzione specificalo nel modulo d’iscrizione!).

L’ospitalità sarà come al solito spartana ma calorosa, per cui portatevi sacco a pelo e materassino (forse servirà anche qualche tenda) e preparatevi a spendere poco (daremo più dettagli sulle spese appena disponibili, ma principalmente riguardano cibo e viaggio – il denaro vogliamo che sia il meno possibile una barriera alla partecipazione).

Ecco il dettaglio con lo stato attuale del programma in via di definizione, dove alcune piccole variazioni ed aggiustamenti sono in corso, mentre stiamo lavorando ad ulteriori attività ed incontri da prevedere sul territorio:

 

 

  Data Luogo e Spostamenti Attività
Venerdì

1 Settembre

Partenze in treno

da varie parti d’Italia

Sabato

2 Settembre

Arrivi a Catania(pomeriggio / sera)Conoscenza gruppo bike tour 2023

Introduzione ai temi di quest’anno

Domenica

3 Settembre

CataniaMattina: primo laboratorio interno

 

Pomeriggio: incontro con la Cooperativa di Comunità

Trame di Quartiere

Sera: Evento pubblico

Lunedì

4 Settembre

Catania – Bronte – Catania

(ca. 50 km – discesa – la salita si può fare in treno)

Incontro con realtà agricola afferente al Consorzio Galline Felici
Martedì

5 Settembre

Catania – Sortino

(ca. 60 km – più salita)

Secondo laboratorio interno al gruppo bike tour
Mercoledì

6 Settembre

Sortino – Ragusa(ca. 58 km – più discesa)Incontro con il Collettivo Ocra

Eventuale evento pubblico serale

Giovedì

7 Settembre

Ragusa-Modica(ca. 11 km)Eventuale evento pubblico serale
Venerdì

8 Settembre

Modica – Siracusa(ca. 70 km – più discesa)Laboratorio finale di gruppo
Sabato

9 Settembre

Attorno a SiracusaMattina al Mare nei dintorni di Siracusa

Saluti

Partenze in treno, pomeridiane e serali

Domenica

10 Settembre

Rientro / Viaggi di ritornoPartenze mattutine in treno

I contenuti

Da sempre nei nostri viaggi in bicicletta incontriamo le più varie progettualità che dall’agricoltura all’abitare collaborativo, dalle lotte contro l’estrazione di petrolio e le grandi opere, a quelle per la ciclabilità e l’inclusione delle persone migranti si impegnano sui territori, per cambiare la società, perché sia sempre meno quella mostruosa e distruttiva, capitalistica, colonialista ed individualista, orientata alla crescita economica a tutti i costi e sempre più invece una società aperta ed inclusiva, in cui valgono di più valori come la giustizia socio-ambientale, l’equità e l’eguaglianza sostanziale, la sostenibilità ecologica, la collaborazione tra le persone e le comunità del mondo, la convivialità ed il “buen vivir”.

Il programma di quest’anno – ad oggi in corso di definizione – ci porterà ad incontrare a Catania la realtà di Trame di Quartiere, impegnata quotidianamente nella difficile realtà di San Berillo, per un quartiere più inclusivo che sappia migliorare la qualità della vita di tutte le persone che lo abitano. Faremo anche la conoscenza di progetti agricoli sostenibili afferenti alla Rete delle Galline Felici. A Ragusa conosceremo il Collettivo Ocra costituito da donne che si impegnano quotidianamente per una città più bella e inclusiva. Oltre a diverse altre realtà con cui stiamo ancora costruendo i rapporti.

Come anticipato nella parte introduttiva, quest’anno nel quadro del bike tour indagheremo il contributo del dibattito femminista al pensiero decrescente, in relazione alla giustizia sociale ed ambientale, per riflettere insieme sulle sue varie declinazioni e sul contributo che può dare alle battaglie locali di cui sopra. Avremo l’occasione di condividere momenti di lettura, confronto e dibattito sulle questioni di genere e l’approccio intersezionale per il contrasto a tutte le forme di discriminazione, che purtroppo ancora esistono nelle nostre società. Come mai? Anche se questo è forse poco noto nel dibattito italiano, il contributo (eco)femminista è stato (e continua ad essere) fondamentale per il pensiero della decrescita a livello internazionale.

Le diverse prospettive di visione e di metodo che caratterizzano il dibattito femminista fin dagli anni ‘70 o forse da sempre – perché non si tratta di un pensiero unico, bensì di un dibattito composito – che insieme, ad esempio, alle riflessioni de- e post-coloniali  che hanno contribuito e contribuiscono a formulare dei ragionamenti importantissimi, mettono chiaramente in luce come le disuguaglianze esistano in relazione ai privilegi (individuali e collettivi) e costituiscano la base delle ingiustizie sociali ed ecologiche contro cui lottiamo come Movimento per la Decrescita Felice. Hanno anche messo in luce (l’ecofemminismo in particolare) l’importanza del lavoro riproduttivo e di cura – per l’ambiente come per le persone. Ma anche come il concetto di proprietà privata abbia storicamente contribuito ad una divisione piuttosto rigida dei ruoli di genere ed al progressivo strutturarsi del concetto di famiglia intesa come nucleo primario del processo  di produzione specializzato, la cui divisione stessa dei compiti all’interno del nucleo ne determina l’efficienza.

Ci teniamo a specificarlo, questo non vuol dire che è un viaggio per sole donne – e neanche solo per chi già si sente espert* di teorie e pratiche femministe –  il femminile (qui  inteso in relazione al concetto di “femminino”) riguarda tutte e tutti.

Ed il mondo della ciclabilità è ancora in prevalenza maschile. Per questo sentiamo il bisogno di allargare lo sguardo e metterci in discussione a partire da noi. Siamo ancora una maggioranza al maschile anche nel gruppo organizzativo del bike tour, ma da tempo almeno una parte di noi ha compreso che le lotte femministe hanno già dato e possono ancora dare moltissimo in termini di libertà non solo alle donne, ma anche agli uomini, liberando anche loro dal peso dei ruoli stereotipati e dalla cultura machista, che ancora troppo spesso è sostenuta dalla società stessa in cui viviamo.

Questi ovviamente sono solo alcuni accenni brevissimi a questioni secolari molto complesse: durante il bike tour, avremo infatti l’occasione di confrontarci attraverso momenti laboratoriali in spazi protetti dove cercheremo proprio di capire partendo da noi e dalle realtà che incontreremo le diverse visioni ed i metodi del pensiero femminista (o antifemminista), l’importanza che hanno per noi come persone e come gruppo per la trasformazione della società, nonchè le resistenze che il cambiamento incontra nello scontrarsi con la frequente cecità del previlegio. Allargheremo il dibattito agli spazi pubblici che attraverseremo, a tutte le persone che incontreremo e che ci ospiteranno. Sarà un viaggio di conoscenza esteriore ed interiore, una vacanza ed al contempo un’opportunità per confrontarci insieme su come pratiche e lotte femministe possono contribuire alla salvaguardia dei luoghi tangibili ed intangibili dell’esistere, a partire dalla nostra amata terra.

 

Alcuni link per approfondire

Un nostro articolo sul legame tra decrescita, decolonialità e intersezionalità (https://decrescitafelice.it/2023/03/decrescitadecolonialitaintersezionalita/)

Un libro sull’incredibile storia di Alfonsina, la prima donna ciclista italiana (https://www.bikeitalia.it/2021/04/26/la-strada-si-conquista-donne-bicicletta-e-rivoluzioni/ )

Sulla stessa storia c’è anche un podcast (https://www.ciclistepercaso.com/podcast-io-alfonsina/)

Sulla nuova rivista decrescente internazionale, una sintesi del ruolo delle prospettive femministe nel dibattito sulla decrescita (https://www.degrowthjournal.org/publications/2023-05-03-why-are-feminist-perspectives-analyses-and-actions-vital-to-degrowth/)

E sempre lì una riflessione sul collegamento tra decrescita e mascolinità (https://www.degrowthjournal.org/publications/2023-05-03-degrowth-and-masculinities-towards-a-gendered-understanding-of-degrowth-subjectivities/)