Associazioni e Comitati sul piede di guerra a Genova sul tema del Trasporto Pubblico locale, sia in relazione ai tagli previsti dall’ultima manovra finanziaria a livello nazionale che indurrebbero pesanti limitazioni, sia rispetto alle politiche sul tema della amministrazione comunale. Le Associazioni, tra cui MDF Genova, hanno diffuso il seguente comunicato.
“Le scriventi Associazioni e Comitati vogliono richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso la difesa del trasporto pubblico locale inteso come bene comune e diritto fondamentale ed irrinunciabile. I tagli previsti dall’ultima manovra finanziaria a livello nazionale, che costringerebbero il Comune di Genova, secondo quanto affermato, a ridurre i contributi e conseguentemente AMT a sospendere il servizio già dalle ore 21, oltre a farci reclamare una maggiore trasparenza dell’azienda sulla gestione delle risorse, destano molta preoccupazione per la scarsa attenzione rivolta dalle istituzioni a tutti i servizi pubblici. Il drastico abbassamento della qualità della vita nelle nostre città è infatti direttamente connesso ad un uso smodato dei mezzi privati.
Chi ha costruito i nuclei urbani prima di noi ha creato spazi destinati alla socializzazione, all’incontro ed agli scambi commerciali. Un tempo tali luoghi si chiamavano piazze, ora parcheggi. A Genova il numero dei motocicli é cresciuto esponenzialmente, avvicinandosi a quello delle auto sbilanciando sempre più le offerte di mobilità verso la mobilità privata con aumento degli inquinanti nell’aria, questo nonostante giungano a livello nazionale ed europeo indicazioni a perseguire politiche di mobilità sostenibile. Ci sembra importante ricordare ancora una volta come l’inquinamento dell’aria sia causa, anche nella nostra città, di tantissimi casi di malattie respiratorie, cardiocircolatorie e tumorali anche nei bambini.
Allo stesso modo è necessario ridimensionare fortemente gli investimenti verso nuove infrastrutture ponderando la scelta dell’opera non solo attraverso l’erogazione dei finanziamenti, ma sulle reali necessità della stessa riequilibrando gli investimenti a favore ed a sostegno del TPL.
Anche la stessa Civica Amministrazione non è rimasta immune da palesi contraddizioni. Da un lato sostiene la reintroduzione del tram prima in val Bisagno e successivamente nel resto della città, dall’altro consente nuovi parcheggi all’Acquasola ed in piazza Dante in totale contro tendenza rispetto alle strategie di tutte le città europee che hanno allontanato le auto dai centri cittadini favorendo il servizio pubblico, la pedonalità, la ciclabilità ed un trasporto sostenibile delle merci in ambito urbano.
I trasporti pubblici non devono essere intesi come elemento marginale della mobilità destinato a chi non può permettersi un auto od un motorino, ma coinvolgere migliaia e migliaia di cittadini. Di fatto sono l’asse portante di tutte quelle politiche che perseguono un miglioramento della qualità della vita ed il benessere sociale ed economico di una città, di un Paese. Dobbiamo dunque chiedere ai cittadini di comprarsi una nuova auto o una moto? Dobbiamo continuare a penalizzare chi già ora usa il servizio pubblico, i pendolari e tutte quelle categorie deboli come gli anziani? Per questi motivi chiediamo a tutte le istituzioni, Regione Provincia e Comune il reale sostegno del Trasporto pubblico Locale.”
Amici di Beppe Grillo Genova gruppo storico, Associazione Metrogenova, Associazione Ligure dei diritti dei pedoni. Coordinamento Comitati No Gronda, Italia Nostra, Legambiente Liguria, Medici per l’ambiente, Movimento Decrescita Felice, Peglimobile