Slow, sharing, low cost, dalla bici al bus

da | 13 Nov 2015

di Alessandra Magliaro

Lo stile di vita ci influenza anche negli spostamenti. Tutto lo ‘sharing’ cui stiamo assistendo in maniera esponenziale da qualche tempo a questa parte anche in Italia, seppure più lentamente che nel resto d’Europa, è testimonianza di come la pensiamo in termini di mobilità e non solo relativamente ai costi: bike sharing, scooter sharing e car pooling (Enjoj e Car2Go i principali competitor) innanzitutto. Con-divisione e scambio di qualcosa è ormai un modello che si sta affermando, vale per gli appartamenti(couchsurfing o home exchange, per citare due portali noti), come per gli acquisti alimentari dai produttori (i Gas che festeggiano i loro primi venti anni). Certo il tema risparmio soldi è trainante, ma non basta a spiegare il fenomeno sharing che è basato su nuova socializzazione – sì nel tempo delle solitudini da iperconnessione c’è anche questo altrimenti perchè saliresti in macchina con uno sconosciuto per dividere le spese come avviene con BlaBlaCar? – e su altri ritmi, decisamente meno nevrotici del passato. Ecco che ‘slow’ si affianca al low cost.

BlaBlaCar, è una community di passaggi in auto con oltre 20 milioni di utenti verificati. Il conducente riduce le spese di viaggio (fino al 75 per cento sul costo di benzina e pedaggio) non viaggiando da solo e offrendo un posto da passeggero che a sua volta spende una decina di euro o poco più per tratti come ad esempio Milano-Bologna, magari prenotando online, e facendo nuove amicizie. E il successo di megabus.com, la compagnia scozzese diautobus, da poco arrivata anche in Italia, è molto più affine al concetto di mobilità slow, condivisa più che al low cost vero e proprio. Altrimenti perchè usare il pullmann anzichè l’aereo allo stesso costo, in entrambi i casi stracciato? Più che a Ryanair, Megabus.com sta a BlaBlaCar. Ci si sposta a bassissimo costo e non necessariamente per mancanza di soldi con il bus che ti porta in giro per l’Italia, o a Londra o a Parigi a prezzi stracciati, con tanta gente accanto da conoscere e con tante ore di viaggio da condividere.

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Negli Stati Uniti, in Canada, e nel resto d’Europa è un trend consolidato: da sei anni le vendite di biglietti dei pullman hanno avuto un’impennata. Mentre in Italia la spinta è stata data dall’arrivo della compagnia scozzese che nella prima settimana ha venduto ben 30.000 biglietti. Gli autobus, ci sarebbe da dire, tornano di moda. Una volta venivano utilizzati per viaggiare dalla provincia alla città, oggi invece sono di nuovo in auge per viaggiare da città a città o tra un Paese e l’altro a prezzi economici e con tutti i comfort: autobus a due piani nuovi e comodi, con wi-fi, prese elettriche e toilette.

I servizi megabus.com sono molto popolari non solo tra studenti ma anche tra famiglie alla ricerca di soluzioni di viaggio economiche avendo tempo a disposizione. Creano domanda e nuovi viaggiatori, come già fatto anni fa dalle compagnie aeree low cost: con biglietti al prezzo di una tazzina di caffè si prende in considerazione l’idea di partire per un fine settimana o qualche giorno in più anche se non era un programma. Perché non organizzare un weekend se il viaggio costa pochissimi euro? Non solo Italia, ma anche qualche meta estera come Lione, Parigi e Lille. O è possibile visitare Londra e dintorni. L’idea poi, come ai tempi della vecchia cara interrail ferroviaria, è di immaginare una vacanza “on the road” toccando diverse mete: dalla Liguria alla Campania, passando per la Toscana e magari per Roma.

Fonte: comune-info.net