SWAP PARTY: il tuo armadio sostenibile!
02/02/2024
SWAP PARTY: il tuo armadio sostenibile!
Siamo felici di invitarvi a questo evento che stiamo organizzando per Venerdì 2 febbraio dalle h 18.00 alle 21.30.
Siamo felici di invitarvi a questo evento che stiamo organizzando per Venerdì 2 febbraio dalle h 18.00 alle 21.30.
presso la Sala ASIA (vicino al ristorante) de La Città dell’Altra Economia – Largo Dino Frisullo ROMA (Metro B Piramide)
Porta e scambia vestiti con noi! Un evento aperto a tutte e tutti con abiti per donne, uomini e bimbi.
Un format firmato Nei Tuoi Panni e organizzato da Inspire, TAO – Associazione Socio Culturale, Movimento per la Decrescita Felice di Roma, con il sostegno della Città dell’Altra Economia, e la partecipazione di Fashionable Green e Casetta Verde.
Grazie per la collaborazione e il supporto della Città dell’Altra Economia.
Aperitivo: possibilità di fare un aperitivo leggero con qualche stuzzichino e a scelta Spritz, Birra, Analcolico, Vino a 5 euro al Bar Cafe Boario, per brindare assieme!
Donazione di 1€ a capo per sostenere il progetto ReFRESH di Inspire, che porta l’educazione a stili di vita sostenibili, consapevoli e zero sprechi nelle scuole di ogni grado e i progetti Scuole ed Educativi del Movimento per la Decrescita Felice di Roma.
Puoi partecipare con un massimo di 10 capi, e portarne via fino al triplo!
COME FUNZIONA LO SWAP PARTY?
1 – Fai la tua donazione a sostegno del progetto e consegna i tuoi vestiti all’accettazione;
2 – I capi verranno selezionati in base al loro stato, al grado di
usura e alla potenzialità di riutilizzo;
3 – Riceverai un max di 10 mollette che potranno essere bianche,
verdi o blu. Ognuna indica un diverso valore;
4 – Il bianco vale 1
Il verde vale 2
Il blu vale 3
5 – Gli abiti sono contrassegnati con gli stessi colori. Gira tra gli
stand, scegli i vestiti preferiti, e torna all’accettazione per il
saldo.
? – Se hai una molletta blu puoi prendere un abito bollato blu, o
tre bianchi, o uno bianco e uno verde. Con tre mollette bianche
prendi un abito Blu, o uno bianco e uno verde. E cosi via.
1 – Fai la tua donazione a sostegno del progetto e consegna i tuoi vestiti all’accettazione;
2 – I capi verranno selezionati in base al loro stato, al grado di
usura e alla potenzialità di riutilizzo;
3 – Riceverai un max di 10 mollette che potranno essere bianche,
verdi o blu. Ognuna indica un diverso valore;
4 – Il bianco vale 1
Il verde vale 2
Il blu vale 3
5 – Gli abiti sono contrassegnati con gli stessi colori. Gira tra gli
stand, scegli i vestiti preferiti, e torna all’accettazione per il
saldo.
? – Se hai una molletta blu puoi prendere un abito bollato blu, o
tre bianchi, o uno bianco e uno verde. Con tre mollette bianche
prendi un abito Blu, o uno bianco e uno verde. E cosi via.
N.B.: le mollette devono essere necessariamente scambiate con abiti la sera stessa per questioni organizzative non è possibile farlo in un’altra occasione.
Nei Tuoi Panni è un progetto di sostenibilità ambientale che promuove lo scambio di abiti usati come momento di sensibilizzazione verso temi sociali come Green Economy, Fast, Slow e Green Fashion, Riuso, Refashion, Upcycling, Acquisto Consapevole, Partecipazione Attiva e Decrescita Felice.
IMPATTO AMBIENTALE DELLA MODA
La moda è uno dei modi che gli esseri umani usano per esprimersi. Dietro i tappeti rossi, le sfilate e i saldi, c’è un’industria enorme che impiega oltre 1,5 milioni di persone solo in Europa. Ma l’altra faccia della medaglia racconta una storia diversa, meno brillante e molto più allarmante.
L’industria tessile e dell’abbigliamento è uno dei settori più inquinanti, insieme all’edilizia abitativa, ai trasporti e all’alimentazione. Ciò è causato dal forte impatto che ha sull’uso del suolo, sull’inquinamento delle acque e persino sulle emissioni di gas serra. Questo settore ha un elevato impatto ambientale e sociale in ogni fase: dalla produzione, alla distribuzione, all’utilizzo e al momento dopo l’uso (raccolta, selezione, riciclaggio e gestione finale dei rifiuti, che è il più delle volte legato all’incenerimento e alle discariche).
Il tessile e l’abbigliamento sono la quarta categoria di pressione più elevata in termini di utilizzo di materie prime e acqua. Ad esempio, un paio di jeans richiede 7.000 litri, mentre una maglietta ha bisogno di 2.700 litri d’acqua che equivale al consumo in acqua potabile di una persona in 2,5 anni.
L’industria tessile e dell’abbigliamento è uno dei settori più inquinanti, insieme all’edilizia abitativa, ai trasporti e all’alimentazione. Ciò è causato dal forte impatto che ha sull’uso del suolo, sull’inquinamento delle acque e persino sulle emissioni di gas serra. Questo settore ha un elevato impatto ambientale e sociale in ogni fase: dalla produzione, alla distribuzione, all’utilizzo e al momento dopo l’uso (raccolta, selezione, riciclaggio e gestione finale dei rifiuti, che è il più delle volte legato all’incenerimento e alle discariche).
Il tessile e l’abbigliamento sono la quarta categoria di pressione più elevata in termini di utilizzo di materie prime e acqua. Ad esempio, un paio di jeans richiede 7.000 litri, mentre una maglietta ha bisogno di 2.700 litri d’acqua che equivale al consumo in acqua potabile di una persona in 2,5 anni.
BARATTO, USATO E MODA ETICA
La moda etica, i progetti legati al baratto e il tema dell’usato rappresentano un occasione per dare impulso allo sviluppo sociale e alla sostenibilità ambientale, nel rispetto dell’impatto ambientale. Un’attenzione anche alla consapevolezza in fase di produzione e vendita, dei diritti e delle condizioni di lavoro della manodopera impiegata. Per una maggiore trasparenza della filiera e per avere una consapevolezza totale su chi e come produce i vestiti che indossiamo tutti i giorni.
I tessuti a basso impatto ambientale, la rigenerazione delle fibre e il riuso sono al centro di questo approccio virtuoso per invertire la rotta.
La moda etica, i progetti legati al baratto e il tema dell’usato rappresentano un occasione per dare impulso allo sviluppo sociale e alla sostenibilità ambientale, nel rispetto dell’impatto ambientale. Un’attenzione anche alla consapevolezza in fase di produzione e vendita, dei diritti e delle condizioni di lavoro della manodopera impiegata. Per una maggiore trasparenza della filiera e per avere una consapevolezza totale su chi e come produce i vestiti che indossiamo tutti i giorni.
I tessuti a basso impatto ambientale, la rigenerazione delle fibre e il riuso sono al centro di questo approccio virtuoso per invertire la rotta.
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Qui l’evento Facebook da condividere https://www.facebook.com/events/907868614055563/
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