Visione e Missione di MDF

Questo documento racconta la visione e la missione del Movimento per la Decrescita Felice. Questo documento è frutto di un percorso partecipato collettivo avviato nel 2021 e approvato durante le assemblee 2022 e 2023.

IDENTITA’

Il Movimento Decrescita Felice

è una comunità plurale e interconnessa di persone attiviste, praticanti, ricercatrici impegnate nei temi della Decrescita e, più in generale, di tutte le persone che condividono le idee, i valori e le pratiche del Movimento.

VISIONE

Il Movimento per la Decrescita Felice

immagina e lavora per un mondo in cui si persegua collettivamente il ben-essere di tutti gli esseri viventi in armonia con i limiti biofisici dell’ecosistema.

Un mondo in cui vi sia giustizia sociale e sostenibilità ambientale, animato da comunità e reti interdipendenti, collaborative e inclusive.

MISSIONE

Il Movimento per la Decrescita Felice

ricerca e promuove un CAMBIAMENTO SISTEMICO verso NUOVI PARADIGMI, collaborativi e orientati al ben-essere, e lo fa attraverso QUATTRO LIVELLI di azione interdipendenti tra loro.

1.  PERSONALE – Consapevolezza e Stili di vita

MDF promuove percorsi di crescita personale e collettiva di presa di coscienza e cambiamento, che portino a “decolonizzare” l’immaginario culturale attuale verso un immaginario in cui l’obiettivo è quello di stare bene insieme, essere consapevoli del benessere immateriale, dare un senso profondo al proprio tempo di vita, essere responsabili verso le generazioni future e l’ambiente in cui viviamo.

MDF propone di riscoprire un ritmo di vita più lento, ridurre le ore di lavoro retribuito e aumentare il tempo liberato, spostarsi di meno e in modo più sostenibile, ridurre gli scambi monetari, i consumi, gli sprechi e i rifiuti, riscoprire la propria manualità e l’autoproduzione. MDF lavora per un superamento culturale dell’antropocentrismo attraverso la sensibilizzazione sulla questione animale e del vivente.

2. COLLETTIVO – Comunità e Pratiche Collettive di Cambiamento 

MDF promuove il valore delle relazioni umane, della collettività, della comunità e della convivialità come elementi fondamentali di cambiamento, benessere, autonomia, cura e mutualismo. MDF ricerca attivamente modalità e strumenti per creare relazioni collettive inclusive, collaborative e partecipative come elementi culturali e pratici di cambiamento.

MDF inoltre esplora e promuove tutte quelle pratiche trasformative collettive che sperimentano e prefigurano nuovi modelli sostenibili di economie solidali, inclusione sociale, riappropriazione di spazi di condivisione e di autonomia, vita comunitaria, autoproduzione e autogestione.

3. POLITICA – Azione politica e Promozione della trasformazione

MDF, pur ribadendo il proprio carattere apartitico, pone al centro del suo agire l’azione politica in tutte le sue altre forme.

Stimola l’agire politico dal basso, come la creazione di assemblee cittadine, la riappropriazione di spazi pubblici condivisi e la nascita di reti progettuali tra realtà diverse orientate alla decrescita.

Ricerca il dialogo con amministratori, istituzioni e parti politiche senza pregiudizi, promuove e sostiene iniziative locali e nazionali virtuose e orientate verso una autentica trasformazione socio-ecologica, opponendosi invece a scelte ed opere che si manifestano e rivelano come antiecologiche e/o socialmente dannose.

4. SISTEMICO – Ricerca, Saperi e Tecnologie

MDF si inserisce all’interno del più ampio dibattito storico ed internazionale di analisi critica del sistema basato sulla crescita e partecipa attivamente alla ricerca di alternative teoriche, pratiche e culturali.

MDF contribuisce ad elaborare attraverso la ricerca, la pratica e l’attivismo, nuovi modelli politici, sociali, economici.

MDF crede nella condivisione e libera circolazione dei saperi, ricerca e promuove lo sviluppo di tecnologie finalizzate
all’equità sociale e al benessere dell’ecosistema in cui viviamo.

VALORI

  1. Convivialità e Ben-vivere
  2. Condivisione e Mutualismo
  3. Giustizia, Responsabilità e Non-violenza
  4. Pluralità e Intersezionalità
  5. Ecologia oltre l’antropocentrismo