Addomestichiamo la tecnologia.
Nel lavoro, gli obiettivi che ci poniamo o ci vengono posti sembrano sempre più distanti da ciò che può produrre per noi un benessere concreto. Il successo, la fama, i soldi per acquistare l’ultimo telefono o l’ultima auto ultra veloce, sono tutti oggetti o sentimenti che possono farci provare un senso provvisorio di soddisfazione, ma possono darci anche una serenità permanente? Come è già stato affermato in questo sito, la nostra società non è più in grado di fermarsi e accontentarsi di quello che possiede: siamo spinti ad avere sempre di più.
Ci sono però delle belle eccezioni, tra le quali una che vorrei raccontarvi qui: si tratta dell’azienda dove lavoro, una società informatica in provincia di Vicenza, uno dei cuori (ancora pulsanti?) del Nordest. E’ una società che ha deciso di dare importanza in primis al tempo: oltre il guadagno economico o il successo ottenuto dall’ultimo trend, perché non mettere in cima ai propri obiettivi il tempo? Quello che, lavorando in modo ottimale e ragionato, possiamo avere tutto per noi, ovvero il tempo libero. Il tempo per stare con la propria famiglia, per coltivare i propri interessi, per dare attenzione a chi ci circonda.
I miei colleghi progettano soluzioni tecnologiche fatte su misura per i clienti, ma ogni giorno hanno a che fare con richieste di prodotti che non hanno il tempo di essere compresi appieno dall’utente finale: sono presentati, richiesti e considerati già obsoleti.
In quest’era iper tecnologica dove tutto corre a velocità che per l’uomo sono fin troppe volte irraggiungibili, le persone spesso dimenticano l’importanza di avere un prodotto fatto ad hoc per le proprie esigenze, uno strumento che ti fa finire prima di lavorare e non ti tiene ancorato alla sedia aspettando passi l’ennesimo “download”.
Perché non smettere di seguire le mode che al 90% propongono degli abiti che non vanno bene per la mia taglia?
L’informatica dovrebbe essere uno strumento che ci aiuta a “lavorare meno”; invece tante volte, forse troppe, dimentichiamo che le tecnologie servono a facilitare e agevolare la nostra vita, non il contrario. Le macchine sono progettate per svolgere i nostri compiti riducendo i nostri sforzi, non per farci sprecare tempo nell’attesa di un processo di salvataggio.
Il motto è “addomestichiamo la tecnologia” e rendiamola più funzionale al suo scopo primario: dare all’uomo la possibilità di vivere il suo tempo in modo libero, in base ai suoi interessi o ai suoi affetti.
“Pensiamo che lo scopo del lavoro sia quello di guadagnarsi il tempo libero, il bene più prezioso che un uomo possa spendere. Più tempo da reinvestire come preferite: per lavorare, per costruire, per progettare. O meglio, più tempo per sorridere.”
Questo motto vale ancora di più nella zona in cui viviamo, che da troppo tempo pensa sia più importante lasciare ai figli un’auto di lusso, che non il ricordo di un pomeriggio passato insieme.
Elsa Garzaro