Fiumi di auto. Milioni di sedili vuoti che si spostano ogni giorno in ogni direzione. I sedili vuoti sono come un corso d’acqua navigabile virtualmente inesauribile. Si tratterebbe di spostarsi senza la propria auto, usando le auto non già piene come se fossero un surf; il cabotaggio sulle correnti naturali di traffico potrebbe diventare un modo “normale” per spostarsi.
Già oggi moltissimi guidatori accosterebbero volentieri per dare un passaggio (a vista: come nell’autostop); ma si trattengono, perché mancano le condizioni di sicurezza. Tanti altri lascerebbero allegramente l’auto a riposo, se sapessero di poter fruire di imbarchi rapidi: ma per loro, oltre all’insicurezza di salire a bordo con uno sconosciuto, c’è l’imbarazzo di andare a scrocco.
L’idea di “Jungo” è semplice: introducendo dispositivi blindati di sicurezza reciproca, e un vantaggio economico anche per l’automobilista, dare e ricevere passaggi diventa “normale”, facile e piacevole. Aumentando la “propensione naturale all’imbarco”, i tempi di attesa si riducono, si attirano nuovi partecipanti, e si innesca un meccanismo di progressiva disassuefazione dall’auto. E’ quello che sta facendo la comunità di Jungo!
In Trentino, territorio pilota, Jungo sta già funzionando (prima esperienza al mondo): alcune centinaia di monitoraggi dimostrano, nel corso di meno di un anno, una continua riduzione del tempo medio di attesa; nel periodo giugno-luglio 2010 gli uomini hanno atteso per ogni passaggio, mediamente 7,4 min., le donne 7.5 (medie su 218 monitoraggi Jungo). La Provincia Aut. di Trento ha deciso di incoraggiare attivamente questa strategia, che si integra perfettamente con il trasporto pubblico locale e aumenta l’offerta di risorse alternative alla propria auto.
Jungare è “spostarsi agile”
Quando un automobilista vede uno jungonauta (riconoscibile dal braccio alzato, ma al posto del “pollice” c’è la “card”), accosta volentieri, perché è protetto da 4 dispositivi di sicurezza, guadagna il ticket (lo jungonauta verserà 10cent/km, + 20cent di “fisso”), contribuisce alla riduzione del CO2, e incontra una persona spigliata !
I 4 dispositivi per la security
Quando l’auto si ferma, lo jungonauta mostra la propria card ologrammata, che garantisce: 1) “non ho precedenti penali”; 2) “non sono mai stato escluso da Jungo” (l’esclusione per malcomportamento avviene a seguito di una complessa ed esclusiva procedura attivata dalle segnalazioni via call-center); inoltre il titolare della card è “tracciabile”, al momento dell’imbarco, con un sms contenente il nome utente (3). Se il guidatore non ha la card, è comunque tracciabile tramite targa (o patente).
Le donne infine, se vogliono sentirsi ancora più sicure, possono limitare la proposta di imbarco alle sole congeneri: basta il nastrino rosa alla mano (4) (anche questo recapitato a domicilio insieme alla “card”).
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Jungo in azione: vedi il CORTOMETRAGGIO (attori jungo – 6 min.)
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L’ass.Jungo (Rimini – jungoATjungo.it)
In collaborazione con:
Provincia Aut. di Trento, Provincia di Bergamo, i comuni di Rimini, Trento, Pergine, l’ass.Trentino Arcobaleno