Riflessione sulla sobrietà

da | 16 Nov 2010

Lettera spedita al “Corriere del mezzogiorno”

Caro Direttore,

ho letto con estremo interesse l’invito alla sobrietà fatto dal Presidente di Rcs Libri Paolo Mieli, riportato nelle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Prenderò spunto da quanto affermato da Mieli stesso per poter porre alla sua attenzione la “Decrescita felice”, una filosofia, uno stile di vita, una evoluzione culturale che, silenziosamente ma costantemente, si sta diffondendo nel nostro paese. La sobrietà è non solo un imperativo alla luce della delicata condizione economica e sociale vissuta dal nostro Paese, ma anche un modello di riferimento per ridisegnare priorità ed esigenze economiche nella prospettiva mondiale.

Come giustamente sottolinea il Presidente di Rcs libri  «Uno stile di vita più temperato può provocare una rivoluzione culturale, l’unica da cui ci si può aspettare il vero cambiamento”. Io, come i fautori della “Decrescita felice” e come i cittadini che si sono avvicinati e si avvicinano al MoVimento Cinque Stelle, condividiamo, senza dubbio, questa riflessione.  Mieli sottolinea, però, che al nord si intravede già una generazione che sta adottando uno stile di vita più sobrio e misurato. In realtà anche da noi è possibile registrare questo fenomeno, ancora forse opaco ma pur sempre visibile. Basta dare un occhio alla circolazione stradale, ancora dominata da auto e scooter. Tuttavia il numero di persone che scelgono la bicicletta per muoversi è platealmente aumentato. E il fatto che ciò avvenga in una città, Napoli, totalmente “nemica” , per morfologia e urbanistica, alla bici, deve necessariamente far pensare.

Da anni ormai, si sono, poi, organizzati i cosiddetti  “Gruppi di acquisto solidali”, in gergo i Gas. Decine di cittadini contattano direttamente coltivatori per acquistare i loro prodotti “a chilometri zero”, una semplice locuzione, questa, portatrice di una sostanziale connotazione della parola sobrietà. Acquistando a chilometri zero, infatti, si prediligono prodotti del proprio territorio, con consequenziali abbattimento dei costi di trasporto e sostegno delle economie locali. Stile di vita sobrio può significare, ancora, scegliere prodotti (alimentari e non) “alla spina”, organizzare tra condomini compostiere in cui versare gli scarti umidi dei propri rifiuti e destinarli a giardini e orti, coadiuvare, infine, i consorzi specializzati nella raccolta di oli esausti. Si tratta di tanti piccoli gesti non “insignificanti” che, senza grandi rinunce, permettono di caratterizzare in modo sostenibile e sobrio il proprio modus vivendi.

Inoltre le segnalo che  venerdi 12 novembre si inaugurerà proprio nella nostra città la “Settimana della sostenibilità”, con un incontro pubblico presso la sala Silvia Ruotolo della sede della Municipalità Vomero- Arenella in via Morghen. Protagonista dell’incontro sarà Maurizio Pallante il fondatore del “Movimento per la Decrescita felice”.

Da molti anni Pallante porta avanti l’idea che il modello attuale di società non ha un futuro e che bisogna tornare alla sobrietà e al buon senso nelle scelte personali e, di conseguenza, nell’amministrazione di un paese o di una città.

Bisogna smettere, ricorda spesso Pallante, di rincorrere il Pil come indicatore del benessere di una nazione, in quanto questo misura le “merci” e non i “beni”: merce è anche il gasolio sprecato per riscaldare una casa mal isolata, merce è la benzina sprecata nelle code in autostrada. In entrambi i casi il Pil cresce. L’indicatore cresce anche se dei tir carichi di acqua minerale vanno su è giù per l’Italia inquinando.
Tutto questo non migliora la vita delle persone, non le rende più felici. Dobbiamo iniziare a  considerarci “utenti” e non “consumatori”, imparare a distinguere la “qualità” dalla “quantità”, riscoprire il “ben-essere” al posto del “più-avere” , valorizzare i rapporti personali, la collaborazione,  l’autoproduzione di una serie di beni.

La decrescita potrebbe avviare un circolo virtuoso economico-ambientale basato sulle tecnologie mirate al risparmio energetico, sulla riconversione di un’economia basata sui combustibili fossili, sul recupero del patrimonio edilizio esistente, sulla conseguente riduzione dell’inquinamento.
Il MoVimento Cinque stelle Napoli ha tra i suoi valori fondanti proprio l’idea di Decrescita felice, di Felicità sostenibile, di un mondo vissuto in condivisione,  non sfruttato, di una società dove ogni persona non venga vista come strumento per la “crescita economica” ma come un ingranaggio di una gestione ecocompatibile delle risorse comuni, dove il bene comune sia filo conduttore di ogni scelta amministrativa e il buon senso come spina dorsale di ogni amministratore.

Mi auguro che la riflessione riportata possa essere di suo interesse.
Un cordiale saluto,

Marco Savarese
Movimento Cinque Stelle Napoli