Le tecnologie della decrescita sono quelle tecnologie che, a parità di prestazioni, riducono:
1. I consumi di energia
2. I consumi di materie prime
3. Gli oggetti da smaltire
Per il riscaldamento degli ambienti in Italia si consumano mediamente 200 chilowattora (circa 20 litri di gasolio o 20 metri cubi di metano) al metro quadrato all’anno. In Germania, in Alto Adige e, da qualche anno, anche in alcuni Comuni italiani, non è consentito costruire nuovi edifici, o ristrutturare edifici esistenti se il loro consumo energetico per il riscaldamento supera i 70 kilowattora (7 litri/metri cubi). Una casa ben costruita, come quelle tedesche, consuma quindi circa 2/3 dell’energia in meno di una casa mal costruita, ma per costruirla occorre una tecnologia molto più evoluta, una tecnologia della decrescita! Ciò vale anche per un oggetto progettato per essere riutilizzato oppure smontato e riciclato il maggior numero di volte possibile, che sia una lavatrice, una stampante o un forno a microonde. L’uso di una tale tecnologia ci permette di consumare meno materie prime e smaltire meno rifiuti!
La decrescita non è infatti il ritorno all’età della pietra, ma il recuperare la saggezza del passato e coniugarla con tutto ciò che di utile e intelligente abbiamo inventato ed inventeremo. Non tutto il nuovo infatti rappresenta un “progresso” (pensiamo alle borse di plastica rispetto a quelle di tela), come d’altra parte non tutto il vecchio è meglio del nuovo (non siamo insomma per ritornare ai piccioni viaggiatori!).
Il nostro movimento vorrebbe mettere in rete tutti gli imprenditori che si adoperano nell’ottica della decrescita. Potete, inoltre, visionare e firmare l’appello di imprenditori, tecnici, consulenti e attivisti di MDF riguardante una diversa politica economica.
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Photo Via : https://unsplash.com/ – User: Asia Chang