L’assemblea generale dei No Tav ha deciso di “bloccare l’alta Valle Susa” per ostacolare il cambio turno delle forze di polizia che presidiano i cantieri della Tav, bloccando “a oltranza” l’autostrada e le statali. Intanto la Prefettura di Torino, dopo una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, ha deciso che i lavori nei cantieri dell’Alta velocità andranno avanti.
Centinaia di attivisti si sono radunati vicino all’imbocco dell’autostrada di Chianocco-Bussoleno, dove è stata convocata l’assemblea popolare del movimento. L’orientamento è appunto quellodi “proseguire i blocchi ad oltranza” e di bloccare anche i cambi delle forze dell’ordine a presidio dell’area di cantiere di Chiomonte e l’autostrada in alta Valle di Susa. Le due statali 24 e 25 sono bloccate da stamattina. I No Tav intendono ora completare il blocco dell’Autostrada Torino-Bardonecchia, isolando così la valle, e di mantenere i presidi nei prossimi giorni.
Stamattina un leader della protesta contro i cantieri dell’Alta velocità, Luca Abbà, è precipitato da un traliccio elettrico ed è rimasto gravemente ferito. In seguito a questo episodio, sono state indette manifestazioni in tutta Italia. E il sito della polizia è tuttora bloccato da un attacco informatico sferrato, a quanto si apprende, attraverso la rete Anonymous. Il sito avrebbe subito un doppio attacco: un “netstrike”, cioè una serie di connessioni contemporanee allo stesso indirizzo, tanto da ingolfare i server; un altro, più invasivo e respinto dalla polizia postale, mirato a controllare le pegine web e pubblicare mesaggi. Bloccato anche il sito dei carabinieri.
Secondo fonti del movimento, una manifestante è stata urtata da un automobilista che avrebbe cercato di passare forzando uno dei blocchi stradali in Val Susa. L’auto le sarebbe passata su un piede e la donna è stata portata all’ospedale di Susa.
A Torino si è riunito Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Il Comitato ha stabilito che le procedure per ampliare il cantiere della Tav Torino-Lione proseguiranno nonostante l’incidente nel quale è rimasto coinvolto Luca Abbà. Fonti della Provincia riferiscono che la decisione è stata presa perché “non sussistono ragioni per fermare le procedure, essendosi trattato di un episodio isolato”.
A Roma, si è conclusa intorno alle 18.15 la protesta alla stazione Termini, ma i manifestanti si sono spostati in altri punti della città. I No Tav hanno occupato i binari, danneggiato un Frecciarossa, imbrattato alcuni treni e lanciato un fumogeno. Alcuni convogli hanno accumulato ritardi. La manifestazione è durata circa 20 minuti e ci sono stati lanci di sassi contro la polizia.
Un gruppo di qualche centinaio di persone provenienti da Termini ha compiuto un altro blitz in piazza di Porta Maggiore, mandando in tilt il traffico. Un altro gruppo ha improvvisato un corteo in via dei Reti, a San Lorenzo. La protesta continua, comunica il collettivo “Atenei in rivolta”.
Nel frattempo 200 attivisti si sono diretti in corteo in via Tiburtina e lungo il loro percorso alcuni cassonetti sono stati rovesciati. I manifestanti erano partiti questo pomeriggio da piazzale Tiburtino in un corteo improvvisato e convocato via twitter.
Anche a Bologna i manifestanti hanno occupato la stazione ferroviaria, occupando il primo binario, davanti a un nutrito schieramento di forze dell’ordine. Un centinaio di persone si sono ritrovate in piazza Nettuno. “Giù le mani dalla Val Susa, al fianco del movimento No Tav, forza Luca”, questo lo striscione esposto sotto la fontana al centro della piazza. Il presidio si è trasformato in un corteo che ha imboccato la vicina via Indipendenza, bloccandola. L’occupazione della stazione è terminata intorno alle 20.
A Firenze un centinaio di persone dei Comitati No Tav e dei centri sociali sta manifestando davanti alla sede della prefettura, con lo slogan ”Forza Luca siamo tutti con te”. Il numero dei manifestanti sta aumentando e creando qualche intralcio al traffico. I manifestanti espongono bandiere e striscioni con scritto “La valle resiste no Tav, giù le mani dalla Val Susa, Pd e Pdl uniti dai grandi affari del cemento”. Un corteo si è diretto verso la stazione di Santa Maria Novella, presidiata dalla polizia. I manifestanti hanno poi ripiegato sull’occupazione dei binari della tramvia. La manifestazione si è conclusa poco prima delle 20. Bloccata per una quarantina di minuti la stazione di Pisa.
A Milano, alcune centinaia di manifestanti NoTav si sono dati appuntamento in piazza San Babila, per testimoniare la loro solidarietà nei confronti di Luca Abbà. Il presidio, composto anche da militanti di Rifondazione Comunista e Sinistra Critica, ha bloccato la circolazione da corso Venezia a corso Europa. Dal presidio si è mosso un corteo di circa 500 persone, in direzione Porta Venezia.
A Genova un centinaio di persone si sono radunate davanti alla Prefettura, esibendo un grande striscione con la scritta “Ora e sempre resistenza”, e cartelli contro la Tav, “opera inutile, costosa e che stravolgerà per sempre la Val Susa”. I manifestanti, alcuni dei quali esibivano bandiere di Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà, Verdi e Lega Ambiente, si sono poi mossi in corteo per le vie del centro. Non sono stati segnalati momenti di tensione.
A Palermo, il segretario del Pd Pierluigi Bersani è stato contestato al suo arrivo al Teatro Zappalà per una iniziativa pubblica. Alcuni giovani universitari solidali con i No tav hanno protestato urlando “Vergogna” e “Giù le mani dalla Val di Susa”. Un gruppo di universitari ha bloccato er circa un’ora la stazione del capoluogo siciliano.
A L’Aquila, una trentina di persone del “Comitato 3e32”, Rifondazione Comunista, Asilo Occupato, si sono riunite nel centro storico.
Fonte: ilfattoquotidiano.it