Qui di seguito una dozzina di punti proposti dal Movimento per la Decrescita Felice per una possibile conversione “efficiente” della politica enomica.
1. Uso della leva fiscale per realizzare politiche energetiche finalizzate alla riduzione delle emissioni di CO2.
2. Incentivazione delle innovazioni tecnologiche finalizzate a ridurre il consumo di risorse e di energia, nonché la produzione di rifiuti per unità di prodotto.
3. Incentivazione delle economie autocentrate e delle filiere corte.
4. Riduzione delle tasse sul lavoro alle imprese e introduzione di una carbon tax da reinvestire in efficienza energetica e fonti rinnovabili.
5. Incentivazione dei contratti “esco” e della vendita di negawattora.
6. Liberalizzazione del mercato dell’energia e dei rifiuti, con eliminazione delle posizioni monopolistiche ricoperte da aziende private a prevalente capitale pubblico.
7. Ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio pubblico con l’obbiettivo minimo di avere edifici in classe “C” (70 chilowattora al metro quadrato all’anno).
8. Parziale riconversione dell’industria automobilistica alla produzione di micro-cogeneratori.
9. Certificazione energetica degli edifici sulla base delle classi di efficienza energetica adottate dalla Provincia autonoma di Bolzano.
10. Riduzione dell’orario di lavoro e incentivazione del part time.
11. Incentivazione del telelavoro.
12. Riduzione delle forme di precariato e flessibilità nei rapporti di lavoro dipendente.