Unisf Medio Campidano, allattamento: ecosistema primale che promuove, protegge e sostiene la vita

da | 17 Apr 2013

UniSF Medio Campidano (Università del Saper Fare, un progetto del Movimento della Decrescita

Felice) nell’ambito dell’iniziativa “Su Tempus Torrau”, invita all’incontro-convegno: “Allattamento: ecosistema primale che promuove, protegge e sostiene la vita”:

 

sabato 20 aprile 2013

ore 16:30 – 19:30

casa museo Dona Maxima

via Amsicora 21, S. Gavino

 

Allattare e creare un’ambiente e comunità accogliente dell’allattamento: un potente esempio di

“Tempus Torrau” (Tempo Ritrovato/Restituito) e un fondamentale atto di vita e di sostenibilità…

Sono benvenuti all’incontro in particolare le mamme che allattano, (non temete, venite e portate con

voi i vostri bimbi!), i neo-papà, le coppie che stanno per diventare genitori o progettano di diventarlo

presto, gli operatori sanitari, i nonni, e la comunità tutta!

 

L’allattamento è un processo fisiologico che, dagli albori della vita, si innesca in tutte le

speci mammifere nella loro fase primale intorno alla nascita.

Anche gli esseri umani , come tutti gli altri mammiferi, hanno potuto sopravvivere, adattarsi nella vita

fuori dal grembo materno e vivere in equilibrio e sinergia con l’ambiente circostante prima di

tutto grazie alla forza vitale, protettivo, sintonizzante, equilibrante, terapeutico e nutritivo del

processo fisiologico dell’ allattamento.

 

Da vari decenni aumentano incessantemente le evidenze antropologiche, etologiche e scientifiche

nel campo della salute primale (la salute del bambino a partire dal suo concepimento fino al

compimento del primo anno di vita) e continuamente si completa ed articola la visione d’insieme sul

ruolo dell’allattamento per la salute e benessere a breve e lungo termine della diade madrebambino, della collettività tutta e dell’intero ecosistema. Inoltre si stanno consolidando le

conoscenze e consapevolezze sul ruolo positivo e equilibrante che l’allattamento ricopre

nella creazione di una vita improntata sulla pace e giustizia, la sostenibilità, la convivialità, il

rispetto dell’ambiente.

 

Sono quindi gradualmente aumentati anche i lavori e raccomandazioni istituzionali incentrati su

una attiva promozione, protezione e sostegno della pratica dell’allattamento.

Numerosi istituzioni come l’OMS, Unicef, il Ministero della Salute, le Società scientifiche e professionali

a contatto con le madri e bambini etc., raccomandano ormai da tempo l’allattamento esclusivo per i

primi 6 mesi e il proseguimento dell’allattamento fino ad almeno 2 anni e finchè madre e bambino

desiderano.

 

Nonostante ciò, i tassi di allattamento negli ultimi anni non hanno visto quella impennata verso l’alto

che ci si poteva aspettare.

Ancora tante madri vivono l’allattamento non come un gioioso e potenziante processo naturale, ma

incontrano durante il loro percorso numerose difficoltà e sfide e sperimentano forti dubbi, sensi di

inadeguatezza e disorientamento.

Anche molti operatori sanitari attivi nel proteggere e sostenere l’allattamento continuano ad

incontrare numerosi ostacoli nel riuscire ad offrire modalità di assistenza allineate alle

raccomandazioni e linee guida nazionali ed internazionali.

 

Il pensiero collettivo che domina ancora la nostra società, è il pensiero che allattare al seno un

bambino o nutrirlo con una formula artificiale siano in fondo due cose assai simili ed intercambiabili.

Tuttora la consapevolezza della collettività sulle implicazioni che ha il non-allattamento sulla salute

a breve e lungo termine dei bambini, delle madri, sul ruolo dell’allattamento per il benessere dell’intera comunità e dell’intero ecosistema, non è ancora uniforme. Così come ancora

poche persone hanno la piena visione d’insieme sull’entità e dimensione dello sforzo ambientale ed

economico che viene richiesto per nutrire ed accudire i piccoli della specie umana con dei sostituti

del latte materno e con dei sostituti delle cure materne.

 

Nell’incontro che Qedora e l’Università del Saper Fare del Medio Campidano ha organizzato per il 20

aprile a San Gavino, insieme ad associazioni di volontariato “da mamma a mamma” come “La Leche

League Italia” e “ALMA”, insieme ai genitori, ai professionisti della salute che lavorano con le madri e

bambini, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e insieme alla collettività tutta si intende porre

l’attenzione su questi temi fondamentali connessi all’allattamento e al recupero di questo

indispensabile patrimonio ed ecosistema.

 

Interverranno all’incontro:

-Hilda Garst, madre di tre figli e consulente volontaria de La Leche League Italia Onlus con un gruppo

attivo a Serdiana dal 1997

-Susanna Maccioni, madre, infermiera pediatrica e consulente professionale in allattamento (IBCLC),

Carbonia

-Annalisa Melis, madre e coordinatrice UniSF per MDF (Movimento per la Decrescita Felice)

-Associazione ALMA ( Associazione volontaria Allattamento Materno) Elmas

-Dr.ssa Maria Antonietta Grimaldi, madre, pediatra, formatrice corso di formazione/aggiornamento

OMS-Unicef per operatori sanitari

-Centro Sperimentale Autosviluppo Iglesias

Vogliamo approfondire e condividere le nostre preziose conoscenze ed esperienze e anche le nostre

domande e dubbi riguardanti i seguenti temi:

– Quale ruolo ricoprono le madri e bambini coi loro allattamenti nel tenere in equilibrio l’ecosistema

vita e la salute delle nostre comunità?

– In che modo il meraviglioso concetto de “su tempus torrau” si esprime nell’atto vitale di allattare

delle madri e bambini e si esprime nel generoso custodire e tramandare l’arte di allattare da donna a

donna, da generazione a generazione?

– Come ha potuto un processo fisiologico potente e vitale quale l’allattamento, andare perdendosi in

tanti paesi del mondo?

– Quali ostacoli stanno impedendo ad oggi, nonostante una intensificata promozione

dell’allattamento, un sollecito e massiccio ritorno di questo processo previsto da ed insito in madre

natura?

– Quali strategie possiamo e dobbiamo sviluppare e consolidare insieme per promuovere una

sollecita transizione verso la creazione di una società e ambiente capaci di accogliere, custodire e far

fiorire il patrimonio ed ecosistema allattamento?

Speriamo in una numerosa ed appassionata partecipazione e in un collettivo senso di coinvolgimento

con e di presa in carico del recupero del patrimonio allattamento.

Hilda Garst