Caro direttore, dunque, come ha scritto Alberto Caprotti su Avvenire di mercoledì scorso, il rapporto “Automotive 2013” (ricerca a livello europeo) riporta che, per la prima volta nella storia del nostro Paese, il parco auto circolante si contrae, mentre per la seconda volta consecutiva (2011 e 2012) le vendite di biciclette hanno superato quelle delle autovetture. Già nel lontano 1966 l’economista inglese naturalizzato americano Kenneth Boulding affermava ironicamente: «Chi crede che sia possibile una crescita infinita in un mondo finito o è un pazzo o è un economista». Allo stesso modo, oggi si potrebbe affermare che «chi pensa che sia possibile produrre e vendere auto all’infinito in un mondo finito e in crisi economica o è un pazzo o si chiama Marchionne »! O la Fiat diversifica la sua attività e si mette a fare cose più utili e con più mercato rispetto alle auto, o per la più grande azienda italiana prima o poi arriverà la fine. Per capirlo non servono grandi manager, basta il semplice buon senso.
Luca Salvi (Mdf Verona – pubblicato su Avvenire del 28 giugno 2013)