I tentativi di modificare in senso autoritario la costituzione sono la risposta alla perdita di consenso
che in misura sempre maggiore sta subendo il blocco di potere formato dai partiti novecenteschi e dai grandi gruppi industriali che ha governato l’Italia dal dopoguerra ad oggi. La scelta di affrontare la crisi tentando di rilanciare la crescita economica attraverso ingenti commesse militari a imprese multinazionali che non generano occupazione nel nostro Paese, o attraverso grandi opere pubbliche di dubbia utilità che causano impatti ambientali devastanti e presentano il rapporto più basso tra il numero degli occupati necessari a realizzarle e l’entità dei capitali investiti, suscitano rifiuti sempre più diffusi e generalizzati a cui sempre più frequentemente il potere politico risponde riducendo gli spazi della democrazia fino all’occupazione militare dei territori. Oppure, come è successo con i referendum contro la privatizzazione dell’acqua, utilizzando in maniera surrettizia i margini di manovra offerti dalla gestione del potere politico, per vanificare l’espressione della volontà popolare e continuare a favorire le imprese che gestiscono il servizio perseguendo i propri interessi privati, anche quando la maggioranza del capitale è posseduta dal pubblico. Finché le politiche per superare la crisi continueranno a essere fondate su progetti di grandi opere e privatizzazioni per rilanciare la crescita, il debito pubblico continuerà aumentare, si aggraveranno i problemi ambientali e con ogni probabilità non ci saranno incrementi dell’occupazione. Il blocco di potere continuerà a perdere consenso e le spinte autoritarie volte a ridurre gli spazi di democrazia si accentueranno.
Il Movimento per la decrescita felice sottoscrive il documento “La via maestra” e aderisce alla manifestazione in difesa della Costituzione che si terrà il prossimo 12 ottobre a Roma, suggerendo ai promotori e a tutte le associazioni aderenti di promuovere un confronto tra le associazioni delle piccole e medie industrie, degli artigiani, dei professionisti finalizzato a elaborare una proposta che valorizzi le loro competenze professionali, oggi sottoutilizzate, nella realizzazione di un grande progetto di ristrutturazione del nostro Paese in senso eco-compatibile, ristrutturando gli edifici pubblici e privati per ridurre i loro consumi energetici, realizzando opere di sistemazione idrogeologica, potenziando l’agricoltura nell’ottica di aumentare a nostra autonomia alimentare, recuperando dall’incuria il nostro patrimonio artistico e culturale. Questi lavori sono in grado di creare un’occupazione molto superiore a quella delle grandi opere, a differenza delle grandi opere sono utili, consentono di attenuare i più gravi problemi ambientali, ammortizzano i loro costi d’investimento con i risparmi che consentono di ottenere o attivando una domanda di qualità. Per difendere la nostra Carta costituzionale, oltre alle iniziative finalizzate a contrastare i tentativi di modificarla in senso autoritario, occorre ricostruire il consenso degli elettori nei confronti di un progetto di futuro, che i partiti di cultura novecentesca non sono più in grado di ottenere e cercano di sostituire riducendo gli spazi della democrazia per conservare il loro potere.
Movimento per la Decrescita Felice.
Per chi desidera approfondire, qui il sito costituzioneviamaestra.it