Metti insieme un padre bergamasco, una madre ogliastrina emigrata in quel di Bergamo e due figlie, che ha abbandonato la città e si sono trasferita a vivere nel paese di origine della mamma, aprendo un b&b con cibi autoprodotti e in cui si fanno corsi di autoproduzione e viene fuori la splendida realtà di “Progetto Terra”. Il Movimento per la decrescita felice ha deciso di dare il proprio patrocinio morale a questa iniziativa e di seguito da qualche informazione in più rispetto a tale progetto, chiamando in causa i diretti interessati.
E’ un’iniziativa importante perché testimonia ancora di più, che gli stili di vita diffusi da MDF sono la strada giusta e che sia possibile far conciliare vita, lavoro e benessere. Abbiamo raccolto informazioni contattando i dieretti interessati e nello specifico il signor Michele Viscardi al quale abbiamo posto alcune domande.
Come nasce il vostro progetto?
Il progetto Terra Libera nasce dal bisogno sempre più impellente di insorgere, pacificamente, nei confronti del sistema del cibo spazzatura, del finto progresso, del colossale ingranaggio di cui facciamo, volenti o nolenti, parte e nel quale vogliamo mettere un granellino di sabbia.
Abbiamo, io, mia moglie e le nostre due bambine, ormai da qualche anno intrapreso la strada dell’autoproduzione, dapprima istintivamente, in seguito, dopo che una persona colpita dal nostro modo di fare ci regalò “La decrescita Felice” in maniera sempre più cosciente.
Come vi siete mossi per iniziare concretamente?
Il primo passo fu l’abbandono della città e dei rispettivi “lavori sicuri”, del traffico, dell’inquinamento e del consumismo idiota, per un primo progetto di indipendenza: aprire un B&B in un paesino della campagna Ogliastrina (Sardegna centro orientale). Il secondo, dettato anche dalla crisi del turismo, fu di inventarsi dei fine settimana tematici facendo leva su ciò che eravamo capaci di fare e di ciò che la natura ci offriva, per cui iniziammo ad offrire dei “pacchetti” comprensivi di un minicorso (panificazione tradizionale, paste ripiene Ogliastrine, birrificazione, ecc…), di una cena autoprodotta, del pernottamento, della colazione (a base di marmellate e miele di nostra produzione, torte e succhi di frutta fatti in casa, ecc…) ed un’escursione tra le colline o al mare. Il B&B piano piano si è trasformato in un locanda ( http://www.locandadogliastra.it/) che ha anche un’attiva pagina facebook .
Come ha risposto il pubblico a questa vostra iniziativa nuova?
I corsi del saper fare li stiamo proponenndo da due anni in
primavera ed in autunno e la risposta è stata
entusiasmante, innanzitutto a noi ha dato la possibilità
di lavorare nonostante la tremenda crisi del settore
turistico nella nostra zona e poi ha coinvolto fino ad oggi
circa 200 persone che hanno partecipato ai minicorsi
trovandoli molto interessanti, abbinati come sono ad un
“pacchetto” che offre: minicorso, cena a base di cibi bio
autoprodotti del territorio, pernotamento, colazione con
marmellate, yogurt, torte e dolci fatti in casa, miele bio
fatto da un cugino di mia moglie, ecc… Per cui la risposta
non poteva essere migliore e partendo da questo dato abbiamo
pensato di lavorare all’idea del progetto biodiversità
ecc…
In Ogliastra, ma addirittura probabilmente in Sardegna
credo sia l’unica proposta del genere in quanto addirittura
la TV regionale si è mossa per venire ad intervistarci
(adesso iniziano un pochino a copiarci…. con delle
Accademie dei minicorsi ma nulla a che vedere con natura e
tradizione….).
Le istituzioni come vi vedono?
Il Comune semplicemente ci ignora in quanto abbiamo
“filosofie” molto diverse, basti pensare che stanno per
disboscare un’area di 150 ettari di macchia mediterranea per
costruire un campo da golf in una zona depressa e con gravi
carenze idriche…. Infatti, a causa di questa mancanza di
feelling con l’amministrazione, per presentare in progetto
abbiamo dovuto chiedere il supporto ad un’associazione di
volontariato nostra amica, che ha condiviso il progetto,
arricchendolo con la proposta di istituire un presido fisso
di guardie ambientali volontarie in funzione antincendio,
antibracconaggio e di tutela ambientale. Per quanto riguarda
la Regione nessuna risposta, la Provincia è commissariata
deve essere abolita a breve…
La domanda di concessione delle strutture è stata
consegnata materialmente Venerdì scorso dopo alcune
revisioni che hanno portato via molto tempo utile, per cui
al momento non abbiamo avuto problemi di sorta ma siamo
certi che non tarderanno ad arrivare……
Ci auguriamo di cuore che il Comune, nonostante tutto,
capisca il valore di un progetto che aspira a trasmettere
dei valori, a tramandare saperi e a custodire dei tesori,
possa essere inteso nel modo giusto e che venga quindi
accolto.
Ora vi apprestate a fare il salto di qualità.
Ora, il passo successivo è il progetto Terra Libera:
abbiamo individuato nel Comune in cui abitiamo 2 strutture, edificate con fondi pubblici ed abbandonate da più di 20 anni, rispettivamente con 3 ettari e mezzo di terreno ormai ridotto a boscaglia l’una , 1 ettaro di terreno da bonificare dopo l’utilizzo, per 2 mesi, di una delle due strutture come tiro al piattello, l’altra.
Il nostro scopo è quello di creare un’associazione per la tutela e la valorizzazione della biodiversità rurale Sarda, creando un orto sinergico, un frutteto, un vigneto, un piccolo allevamento non a scopo di macellazione, (2 capre, 2 pecore, 2 maiali, 1 cavallino della Giara, 2 asinelli, 1 cane pastore Fonnese, 1 Levriero Sardo e tutti quegli animali da fattoria autoctoni che nel tempo dovessero fare al caso nostro) e di un piccolo bosco per l’autoproduzione della legna da riscaldamento e da cucina.
Chiaramente daremo seguito ai nostri corsi del “saper fare” con i nostri ospiti, ma anche e soprattutto con i bambini delle scuole elementari in un’ottica di agriscuola e non solo di occasionali visite didattiche.
Inoltre l’intenzione è quella di organizzare dei piccoli trekking sommeggiati e di attivare, insieme ad un’associazione di volontariato che ci supporterà, un gruppo fi Guardie Ecologiche Ambientali in funzione di prevenzione incendi ed attività di antibracconaggio.
Il progetto necessita di denaro (che speriamo di ottenere tramite finanziamenti UE) per la riqualificazione dei luoghi e per i ricoveri degli animali, ma in primis di tantissima passione, che di certo non ci manca, di tanto lavoro e di qualche buon amico che ci dia una mano…..