Parlare con e di Stefania Rossini è sempre molto piacevole ed edificante. Abbiamo già in passato dato spazio alla sua storia e ai suoi libri. Stefania è una persona normalissima, una delle tante mamme che incontriamo ogni giorno. Aveva un lavoro, lo ha perso – come tanti oggi – e che a tale evento non si è arresa. Si è guardata dentro ed è cambiato tutto. Nella sua vita e in quella di coloro che abitano con lei. E possiamo dire, a distanza di qualche anno, anche in quella di coloro che l’hanno incontrata di persona oppure attraverso il suo blog e i suoi libri.
Oggi vorremmo dare spazio ad un suo nuovo tassello, che testimonia ulteriormente il cammino possibile che si può fare. Ovviamente non esiste una ricetta uguale per tutti. In questo senso, la decrescita felice è abbastanza anarchica. Ma le storie, come quelle di Stefania, ci possono insegnare che le difficoltà e gli ostacoli, se visti nella giusta ottica e con lo spirito giusto, possono essere anche occasione per avere una vita differente, migliore o almeno come la si è sempre un pò desiderata. Sempre di più, infatti si faranno avanti esigenze di comunità e di nuovi stili di vita. La povertà – intesa come mancanza di denaro sufficiente – e l’incapacità al momento della politica di saper invertire la rotta tenendo in serio conto le tematiche ambientali, faranno sempre di più guardare ad esperienze come quelle di Stefania Rossini. Non è un caso che quello che lei fa e che farà, è contenuto in uno splendido lavoro di Maurizio Pallante, “Monasteri del Terzo millennio” ed. Lindau.
Stefania è una persona speciale nella sua semplicità e soprattutto nel suo fare quello che dice. Oggi bene molto raro e molto urgente. Per questo e per altro, sono particolarmente grato a Stefania.
Oggi parliamo del progetto di Stefania chiamato “Il Girasole”.
Stefania, quando è nato questo progetto e a che punto siete?
“Un sogno durato due anni che presto vedrà la luce, i sogni si possono realizzare, Il girasole ne è la prova , basta crederci ed essere perseveranti , non fermandosi alla prima difficoltà , rialzarsi se si cade e vedere il proprio sogno ancora prima che si realizzi!”.
Che stile pensate di dare a “Il Girasole”?
“Il GIRASOLE è un piccolo B&B che si trova Pontevico (Brescia) fatto di tre stanze , la casa del nonno , le chiamiamo noi. Queste stanze, una camera da letto con 4 posti letto , un bagno ed una cucina erano l’appartamento di mio papà il nonno tanto amato dei miei bimbi che è venuto a mancare proprio quando stavamo realizzando il sogno comune di abitare nello stesso stabile con orto , frutteto i nostri animali (che non mangiamo ma fanno parte integrante della famiglia) autoptoducendoci tutto quello che riuscivamo , migliorando con il tempo.”
Dopo il tuo percorso nato con il blog NaturalmenteStefy e tre libri all’attivo (con un quarto in programma) e un seguito eccezionale, nasce la svolta di qualcosa di più. Ed è proprio grazie all’aiuto delle persone che ti seguono che hai potuto anche mettere in concreto quello che avevi nel cuore. E’ questa anche la forza del nuovo modo di vivere che dobbiamo reimparare. Fare rete con le persone giuste. Cosa mi dici in proposito?
“Il GIRASOLE per due anni è rimasta una cantina senza finestre con muri vecchi e puzza di muffa, piano piano grazie anche alle numerose persone che mi seguono nel blog e nei miei corsi abbiamo sistemato la struttura che è ubicata esattamente sotto il nostro appartamento , per ora è adibita ai corsi di autoproduzione ( sapone , pane con pasta madre , ricette gluten free, cosmesi , sapone , fermentati thailandesi , forno in terra cruda, e davvero molto altro è in programmazione) tra due mesi circa poi aprirà i battenti anche la ricezione di ospiti , i quali potranno utilizzare questa struttura come piccolo appartamento da gestire in totale autonomia oppure come B&B , per potere rilassarsi in campagna , fare corsi , scambiare idee e soluzioni di vita , isolarsi dalla modernità per concentrarsi per lavori particolari , per fare scorrazzare i propri figli a piedi nudi sull’erba non contaminata del mio frutteto, abbiamo infatti orto e frutteto non trattato con nulla che sia tossico per l’essere umano e l’ambiente, insomma abbiamo tanti progetti da sviluppare e chissà quanti poi gli ospiti che arriveranno ne porteranno ….”
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Alessandro Lauro