Dopo la grande manifestazione dello scorso 23 marzo, incontriamoci in assemblea a Roma per discutere dei prossimi passi!
Chi credeva che ci saremmo fermati alla piazza romana si sbagliava di grosso, se la lotta per la giustizia climatica, contro le grandi opere e le devastazioni ambientali è ancora lunga, noi abbiamo tutte le intenzioni di combatterla fino in fondo.
Il cantiere del TAV è fermo, ma i bandi sono dietro l’angolo e i vertici delle agenzie che in questi anni hanno lavorato per promuoverlo sono rimasti saldamente sulle loro poltrone. Il Tav rimane tema centrale del dibattito politico e governativo, ma il Movimento No Tav si prepara ad un’estate ricca di iniziative e lotta.
Altrove in Italia si aprono nuovi cantieri (con assoluto disprezzo per l’ambiente, per la salute dei cittadini e con un enorme spreco di soldi pubblici), per non parlare delle nostre politiche energetiche, ancora legate agli interessi delle multinazionali dei combustibili fossili (tra i principali responsabili del riscaldamento climatico).
A Sud, in Calabria, lo scorso 9 giugno un’importante assemblea meridionale ha visto la presenza di molti comitati, associazioni e realtà sociali che si battono contro le devastazioni ambientali, le grandi opere inutili e dannose e il cambiamento climatico.
L’appuntamento assembleare ha confermato la volontà di rilanciare un percorso comune necessario a far maturare un punto di vista meridionale sulle criticità che attraversano i nostri territori e per ribadire con forza che le nostre comunità non sono più disponibili a dover scegliere tra la miseria di un reddito da lavoro e la tutela della propria salute e del proprio territorio. Una scelta esistenziale, spesso drammatica, che vede tanti giovani e adulti costretti ad abbandonare le proprie terre non più soltanto per studio e lavoro, ma anche per potersi curare e – oggi sempre più spesso – per trovare condizioni ambientali che non li condanni a morte certa.
Se le lotte ecologiste inglobano tutta una miriade di resistenze piccole ma diffuse sul territorio occorre allora avere la capacità di attraversarle riprendendoci il potere attraverso l’autonomia dei corpi e dei territori.
Bisogna uscire da un sistema che si basa sullo sfruttamento senza fine delle risorse naturali e al contempo avere la capacità di diradare le nubi ingannevoli della green economy, coscienti della capacità di sussunzione del capitale, della sua mutevolezza e capacità di adattamenti ai nuovi contesti sociali.
Moltissime sono le iniziative già in agenda che approfondiremo durante l’assemblea romana:
20-21-22 giugno – Campeggio al Bosco di Corundoli a Montecilfone (CB) per fermare il
passaggio in questo luogo di alto valore paesaggistico e ambientale del gasdotto Larino -Chieti e la realizzazione di un centro di stoccaggio di gas di 300 milioni di metri cubi.
Il 2 Luglio – Napoli, con la prima iniziativa di presentazione della campagna nazionale Giudizio Universale
20 Luglio – Giornata “Per il mare, fuori dal fossile” (Friuli-Puglia), una giornata di mobilitazione in forma coordinata a difesa del mare, contro trivellazioni, prospezioni, air gun, gasdotti, petrolchimici, impianti inquinanti, nella quale ogni realtà manifesterà portando sulle spiagge e in mare, azioni di sensibilizzazione legate alle diverse criticità territoriali (Pedalò, barche, gommoni, canotti,mosconi,….)
Dal 25 al 28 luglio – Festival Alta Felicità a Venaus(Valsusa) La prima tra le tante novità della quarta edizione è l’apertura da parte del Movimento NoTav, ideatore del Festival, a tutti i movimenti che lottano per la salvaguardia del clima, contro le grandi opere inutili e dannose che distruggono i territori e per il cambiamento della politica energetica. ll Festival Alta Felicità diventa così una delle tappe del percorso di lotta nazionale che ha portato a Roma oltre 100mila persone lo scorso 23 marzo, partendo dal giovedì con le gite al “mostro”, passando per concerti e dibattiti, fino ad una grande manifestazione sabato 27 luglio e un’assemblea nazionale domenica pomeriggio del 28 luglio in cui sono invitati tutti i movimenti di lotta territoriali che sono attori protagonisti di questo percorso.
Dal 22 al 25 Agosto – Campeggio NO SNAM – Campo di Giove- Sulmona per fare il punto sui diversi progetti in corso in centro Italia, dalla centrale Snam di Sulmona al gasdotto Sulmona-Foligno passando per gli stoccaggi e il gasdotto Larino-Chieti, in collegamento con no-Tap per continuare la lotta di contrasto al ‘Hub del Gas.’, piattaforma logistica per il Nord Europa.
Comitati e movimenti per la giustizia climatica, contro le grandi opere e la devastazione ambientale