Le nostre impressioni da Genova per la partenza della Global Sumud Flotilla

da | 12 Set 2025

Parole e pensieri di Patrizia Arcobelli, socia di MDF, appartenente al Circolo di Cuneo.

 

Faccio parte del Movimento perla Decrescita Felice da circa dieci anni, e mi sento parte attiva di una piccola comunità che continua a studiare, approfondire, comprendere lesituazioni geopolitiche mondiali. Nel nostro circolo di Cuneo manteniamo una continuità nell’incontrarci nelle riunioni mensili, soprattutto come spazio diconfronto, di divulgazione e condivisione dei nostri saperi e conoscenze, oltre che pianificare eventi di divulgazione di decrescita sul territorio.

Quando ho ricevuto leinformazioni sulla giornata di sabato 30 a Genova a supporto della Global Sumud Flotilla e organizzata da Music For Peace,ho sentito il bisogno di partecipare, di avvicinarmi al mare, di assistere alla partenza delle barche. Nessun tentennamento, sentivodi dover andare, non potevo rimanere a casa. Altri soci e socie del Movimento per la Decrescita Felice si stavano organizzando per raggiungere ilcapoluogo ligure, e come Movimento avevamo la possibilità di parlare in pubblico, durante i talk previsti per il pomeriggio.
L’accoglienza a Genova è statainclusiva: gli spazi destinati ai discorsi delle associazioni a supporto della Flotilla erano ridotti, perché il palco precedentemente pensato all’evento alpubblico era occupato dalle tonnellate di viveri e merci destinati alla navigazione verso Gaza.
Gli organizzatori di Music ForPeace come hanno raccontato, avevano in previsione di ricevere circa 40 tonnellate di cibo dalle donazioni in partenza per la popolazione assediata aGaza: la generosità degli italiani e delle italiane ha fatto sì che si raggiungessero circa 260 tonnellate, che giustamente hanno impegnato gli spazi.

Sentivo un sollievo nel vedere tanti scatoloni e imballaggi che venivano caricati sui camion e poi destinatialle barche e percepire la vicinanza stretta del pubblico in ascolto ai discorsi pubblici. Quindi nella sede di Music ForPeace, si è creato un ambiente popolato di persone, che ha facilitato lo scambio, la conoscenza, l’interazione tra tutti e tutte. E cosi condividendo lospazio a sedere su una panchina, ho conosciuto una coppia di Milano, un ragazzo di Roma, una coppia di amici toscani, famiglie liguri,gruppi di giovani dalPiemonte, tutti mossi dal mio medesimo istinto: dovevano lasciare le case e partecipare personalmente a quest’evento. Persone singole, soci diOnlus, gruppi di amici, mossi da una chiamata all’azione, da una profonda consapevolezza ed empatia per la situazione dei palestinesi che stanno vivendol’occupazione a Gaza ed in Cisgiordania. Il pomeriggio è trascorso tra mille emozioni, ascoltando le testimonianze delle associazioni e collettivi che sistanno occupando attivamente di seminare il cambiamento.

L’analisi della situazione mondiale emersa e delle sue cause storiche, era identica per tutti i relatori:il paradigma capitalistico, coloniale e imperialista, piega ogni sorta di idee di società equa, prospera per tutti, inclusiva. La critica alla logica deldominio e della crescita infinita, l’espressione di un modello di sviluppo fondato sulla violenza, l’accaparramento di risorse e l’indifferenza per lavita non ci rappresenta, non rappresenta nessuna persona che abbia un minimo di umanità nelle proprie vene. Gli interventi sul piccolopalco sono stati sentiti, condivisi, applauditi da un pubblico colmo di empatia, di rabbia per le azioni violente ti cui siamo testimoni nel nostrotempo, e di amoree rispetto verso il prossimo.

Assistiti e coordinati dalle Brigate Rosa che ci hanno anche allietati con momenti di rappresentazione artisticapotente e coerente al contesto, sul palco si sono alternate le testimonianze di Extinction Rebellion, Ultima Generazione, Mediterranea, Possibile, AVS,Amnesty. Api, USB, Arci e Adelmo Cervi, oltre a molte altre voci che hanno chiesto il microfono per porre attenzione sui vari aspetti e contesti in cui ènata questa emergenza. L’intervento a nome del Movimento per la Decrescita Felice che io e Pasquale abbiamo portato sul palco è stato ascoltato con partecipazione,ed ha portato ad altri confronti una volta scesi dal palco. Tutte gli interventi convogliavano alla volontà di non arrendersi alla narrazione della guerra come unicasoluzione di dissidi tra stati. La fiaccolata che è seguita in serata, partecipata di piu’ di 50 mila persone che in maniera ordinata haseguito il percorso nelle strade di Genova, è stata un momento emozionante, denso di significato. Profondamente connessi al bisogno di essere uniti pertestimoniare il supporto a chi avrebbe preso il mare per aprire un varco all’assedio su Gaza. La spinta a partire perpartecipare alla partenza della Flotilla, dando supporto e conforto della presenza a terra di chi spera, di chi augura buon vento e buoni tempi a venire,è stata la miccia a aderire perchè propugnamo la nonviolenza come pratica politica e riconosciamo che la Global Sumud Flotilla vuole agire politicamentesenza riprodurre logiche di aggressione.

Continueremo a scendere in piazza, a raccontare gli avvenimenti, ad analizzare la società attuale apensare una strada diversa da percorrere e di farlo assieme.

Qui il tracker della flotilla: https://globalsumudflotilla.org/tracker