Disinvestire dalle fonti fossili:che cosa significa
Il disinvestimento rappresenta l’azione contraria all’investimento: significa in pratica liberarsi da quelle azioni,
obbligazioni o fondi di investimento legati a determinati gruppi aziendali e imprese al fine di togliere loro il
proprio sostegno economico. Disinvestire dalle fonti fossili significa quindi ritirare i propri investimenti da quei
soggetti che operano nel settore dell’estrazione e della commercializzazione dei combustibili fossili, il cui
utilizzo rappresenta una delle cause principali dei cambiamenti climatici di origine antropica.
Il movimento del Divestment punta infatti ad evidenziare quale sia il legame tra gli investimenti che vanno a
finanziare l’industria delle fonti fossili e lo stravolgimento del clima sul nostro Pianeta, indicando al tempo
stesso una soluzione al problema: passare alle fonti rinnovabili. In tutto il mondo istituzioni quali università,
organizzazioni religiose, fondi pensione ed altre ancora investono il proprio denaro in strumenti finanziari per
generare degli utili: fare sì che questo avvenga evitando di alimentare una finanza dannosa per il clima non solo
è possibile ed eticamente giusto, ma si sta rivelando sempre più anche una strategia economicamente
vantaggiosa.
Il movimento Divestment
A livello internazionale il movimento ha avuto origine negli Stati Uniti nel 2011, su iniziativa di studenti che
chiedevano alle proprie università di disinvestire la propria liquidità da società implicate nell’estrazione e
vendita di combustibili fossili. Ad oggi campagne per il disinvestimento sono presenti su scala globale, e come
risultato oltre 600 istituzioni in tutto il mondo si sono impegnate ad azzerare o ridurre i propri investimenti nei
combustibili fossili, rappresentando un patrimonio totale di oltre 3.400 miliardi di dollari. Dal Canada alla
Svezia, dalla Francia alla Nuova Zelanda, università, compagnie di assicurazione, istituti religiosi ed altri ancora
hanno scelto di non contribuire più ad aggravare la crisi climatica con i propri investimenti: è ora che anche
l’Italia faccia la sua parte!
La campagna #DivestItaly
Sulla scia della crescente espansione del movimento Divestment anche in Italia è stata lanciata una campagna
incentrata sulla questione del disinvestimento dall’industria delle fonti fossili. Crediamo infatti che sia
necessario diffondere una maggiore consapevolezza sul legame tra finanza e cambiamenti climatici, e
riteniamo che il momento sia propizio perché anche nel nostro paese soggetti pubblici e privati intraprendano
azioni concrete di disinvestimento, contribuendo così a costruire un futuro a bassa intensità di emissioni di
carbonio. Per questo chiediamo a gran voce: DivestItaly!Chi partecipa
La campagna #DivestItaly è stata ideata e promossa da alcune realtà appartenenti al coordinamento Power
Shift Italia. Ad oggi la coalizione che sostiene e porta avanti la campagna vede la partecipazione di 15 diverse
organizzazioni appartenenti al mondo dell’ambientalismo, della finanza etica e della cooperazione allo
sviluppo. La campagna è aperta senza distinzioni a tutti i soggetti che ne condividano obiettivi e modalità e
vogliano apportare il loro contributo, nella convinzione che solo la creazione di sinergie e l’unione degli sforzi e
delle singole azioni possano portare al conseguimento di obiettivi concreti ed ambiziosi.
Obiettivi
Un primo gruppo di soggetti che riteniamo possa condividere l’esigenza di disinvestire dalle fonti fossili di
energia è stato individuato negli istituti e organizzazioni religiose. In seguito al forte messaggio per la giustizia
sociale ed ambientale lanciato da Papa Francesco con l’Enciclica “Laudato sì’”, è infatti viva all’interno del
mondo cattolico e religioso in generale la riflessione rispetto alle conseguenze etiche e sociali dell’utilizzo dei
combustibili fossili: vogliamo quindi rivolgerci a quei soggetti interessati a fare propria tale riflessione e
prendere impegni concreti di ritiro dei propri investimenti da fondi, azioni od obbligazioni legati all’industria
delle fossili. In quest’ottica, la campagna ha già raccolto le prime adesioni da parte dei Missionari Comboniani,
della FOCSIV e di IPSIA-ACLI.
Per raggiungere tale scopo intendiamo porci come interlocutori dei soggetti interessati in uno spirito di
cooperazione e non di accusa o di scontro, poiché riteniamo che solo la collaborazione possa rivelarsi una
strategia vincente per il raggiungimento di un obiettivo comune: quello di un mondo più equo e vivibile.
In aggiunta agli istituti religiosi, è in via di definizione un altro soggetto a carattere laico (compagnie di
assicurazione, fondazioni bancarie, sindacati…) al quale rivolgersi per incoraggiare ad attuare strategie di
disinvestimento, sull’esempio delle tante organizzazioni pubbliche e private che in tutto il mondo hanno deciso
di ritirare i propri investimenti in carbone, petrolio e gas.
Perchè aderire
Aderire alla campagna significa contribuire a rendere possibile l’obiettivo di soggetti pubblici e privati che
compiano azioni concrete di disinvestimento dalle fonti fossili, diventando parte di un movimento che a livello
mondiale sta registrando continuamente nuovi successi.
Aderendo, l’organizzazione o associazione si impegna a prendere parte attivamente alla campagna,
partecipando alle riunioni online e portando avanti le azioni concordate. Nell’ottica di sancire un impegno
ufficiale viene chiesto che l’adesione sia approvata dalla direzione o dalla presidenza dell’organizzazione
aderente. Inoltre, viene richiesta la disponibilità ad indicare una persona che possa fungere da referente,
facilitando in tal modo la comunicazione e il coordinamento all’interno della coalizione. L’organizzazione della
campagna è orizzontale, e lo spirito è quello della cooperazione e della partecipazione. Le associazioni
compaiono in ordine di adesione.
Contatti e link utili
Mail: info@divestitaly.org
Sito: http://www.divestitaly.org
Altri link:
http://gofossilfree.org
http://350.org
http://www.theguardian.com/environment/2015/jun/23/a-beginners-guide-to-fossil-fuel-divestment