Coronavirus e inquinamento, è brutto dire ‘noi lo avevamo detto’. Eppure è così

da | 21 Mar 2020

E’ brutto dire “noi lo avevamo detto”, eppure è così. Noi cassandre ambientaliste da tempo dicevamo di fermarci, rallentare, frenare questa corsa al collasso ambientale. Ma ci deridevano: “Non possiamo fermarci, in che mondo vivete? Vuoi che l’economia si fermi? Vuoi la decrescita? Vuoi la recessione?”.

di Linda Maggiori Blogger e scrittrice impegnata nella difesa dell’ambiente, per il fatto Quotidiano

Eccola ora, la recessione. La natura ci ha sferzato il suo primo colpo mortale. Buttandoci a terra, rovinosamente. Ci rialzeremo, ma non sarà l’ultimo colpo. È solo l’inizio. Virus, catastrofi climatiche, inondazioni, desertificazioni, perdita di terre fertili e di acqua potabile, malattie e ondate di rifugiati disperati… La natura si difenderà da noi, finché noi non smetteremo di torturarla.

Non potremo trincerarci a lungo nelle nostre case, prima o poi dovremo uscire ed affrontarla. Non ci siamo fermati quando potevamo. E’ arrivato un minuscolo flagello a fermarci. Come altre epidemie causate da virus passati dagli animali all’uomo (HivEbola, H5N1, H1N1, Sars, Mers), anche il Coronavirussecondo i ricercatori, è associato ai livelli insostenibili di caccia e di traffico di animali selvatici, alla perdita di habitat naturali (soprattutto foreste), agli allevamenti intensivi.