Che cosa sono le ferie se non la ricerca, il simbolo della personale ricerca della felicità?
Penandoci bene è questo che cerchiamo tutto l’anno, per tutta la vita. E nelle vacanze, in special modo d’estate, tutto questo è molto evidente. Le lunghe code, il caldo, la frenesia di arrivare altro non sono che un segno del desiderio nascosto – mica tanto – dentro ognuno di noi di serenità, pace, felicità.
La felicità è un concetto molto ampio ma direi anche estremamente semplice. Almeno così ci dicono i grandi maestri di ogni tempo e spiritualità.
Oggi però sembra non essere facile essere felici. Non lo è non perché sia mutata la felicità ma perché siamo cambiati noi. Abbiamo, ho delegato la mia felicità a fattori esterni. Molto esterni. Troppo esterni.
Oggi sento spesso dire che sono felice se ho quella determinata cosa. Oppure se realizzerò quel progetto. O ancora quando mi sarò sposato o se avrò un figlio.
Per carità tutte cose bellissime e legittime. Ma la felicità credo sia qualcosa di terribilmente più serio e semplice.
Credo che la prima cosa, da tenere sempre ben presente davanti agli occhi del cuore, sia il fatto voler essere sempre fedeli a se stessi. Dove per fedeltà intendo un ascolto interiore profondo. Noi non amiamo tanto guardarci dentro. Abbiamo un po’ paura. Pensiamo di scoprire cose che non ci appartengano. Che cosa assurda! Eppure è quello che temiamo di più perché ci siamo fabbricati una nostra personale idea di noi stessi. Ed è a questa che abbiamo votato la nostra esistenza.
Per cui se qualcosa non combacia con questa gabbia mentale che siamo costruiti, soffriamo. Siamo infelici. Ma forse, questa infelicità, è solo un piccolo campanello di allarme che vuole avvisarci che dentro di noi c’è qualcosa di altro. Qualcosa che non conosciamo ma che spinge a venire fuori. Vuole venire fuori in qualche modo.
E’ la nostra autenticità. La nostra unicità. Non siamo nati per somigliare a qualcuno o a qualcosa. Siamo nati per essere noi stessi. Quanta banalità, potrebbe dire qualcuno leggendo queste mie parole. Eppure è quello che non facciamo da tempo. Troppo tempo.
Si dice che oggi, più di ieri, la reputazione è una cosa fondamentale. Ora ci siamo inventati pure quella digitale, per cui…
Ma la reputazione è importante nella misura in cui quello che trasmetto fuori combacia con quello che porto dentro. Quello che è in gioco non è qualche soldo in più ma la nostra salute e la nostra…felicità appunto.
Forse ai bambini andrebbe insegnata l’arte dell’ascoltarsi. Nelle scuole, oltre a tante materie inutili e da rivedere, credo sia fondamentale iniziare a prendere molto sul serio l’attitudine dei ragazzi a prestare attenzione al proprio mondo interiore.
Dentro di noi c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno. Quello che siamo, che saremo e che vorremmo essere. La superficie è solo uno specchio opaco e brutto delle ricchezze interiori. Siamo bombardati quotidianamente da un cumulo di sciocchezze. Ore passate sui social o a guardare la Tv, ci rendono imbecilli e ci tengono in superficie.
Ma se resti in alto stai perdendo la tua essenza. Stai smarrendo le tue reali doti, ti stai confondendo nella massa. Sei uguale a tutti gli altri e allora uno vale l’altro. Quanto spreco di creatività e fantasia ha generato questa nostra società!
Tutto è calcolato per tenere imprigionate le risorse che ognuno di noi ha in dotazione fin dalla nascita. Tutti! Nessuno escluso! Nessuno!
Siamo diventati grigi, opachi, costretti sempre nei nostri soliti clichè. Spesso vuoti e senza senso. Tutti in vacanza nello stesso periodo. Tutti negli stessi posti. Tutti nello stesso imbottigliamento. Tutti con lo stesso telefonino. Tutti con le stesse frasi fatte. Che tristezza. Quanto spreco di originalità e di vita! Quanta felicità buttata, barattata per quattro spiccioli che servono (perché servono purtroppo) per sopravvivere e vedere uno spiraglio di futuro.
Bisogna osare la speranza! La felicità è per tutti! E iscritta nei nostri geni e non c’è trauma o sofferenza grande e immensa che non possa essere inglobata in un discorso più ampio che preveda la presenza di una vita felice.
Il passaggio obbligatorio ed inevitabile è però dentro di noi.
Solo i più coraggiosi intraprendono certi viaggi.
Buon viaggio. Buona estate. Buona ricerca della felicità.
Alessandro Lauro