25 aprile 2011 dalle 14,30 alle 19,30
Vicenza – Alfa Fiera Hotel, Via dell’Oreficeria 50:
Moderatore: Andrea Marcon (Movimento Zero)
Interventi di:Cinzia Bottene (No Dal Molin), Elvio Arancio (Per il Bene Comune), Gianni Lannes (scrittore e giornalista), Leonardo Mazzei (Campo Antimperialista ),
Cagliari- Caesar’s Hotel, Via Darwin 2/4 Cagliari
Moderatore: Rita De Sario (Per il Bene Comune)
Interventi di: Claudia Zuncheddu (Consigliera Regionale), , Mariella Cao (Comitato sardo "Gettiamo le basi"), Alberto Cossu (Movimento Zero-Uniti e Diversi Sardegna), Fernando Rossi (Per il Bene Comune)
Napoli – Hotel Plaza, Piazza Principe Umberto, 23
Moderatore: Marco Sarra (Per il Bene Comune)
Interventi di: Angelica Romano (Comitato per la pace di Sarno), Giulietto Chiesa (Alternativa) Videomessaggio di Alex Zanotelli (padre comboniano)
Contributi in differita di Massimo Fini (Movimento Zero), Antonio Mazzeo (scrittore e blogger), Walter Lorenzi (Disarmiamoli)
Tutte le iniziative saranno collegate fra di loro: partecipando in una delle tre sedi o via web su www.perilbenecomune.net , sarà possibile ascoltare tutti gli interventi.
Dalle ore 17,45 alle ore 18,30 saranno inoltrate ai relatori le domande pervenute durante la diretta web, all’indirizzo perlaliberazione@gmail.com
Dalle 18,30 alle 19,30 circa proseguiranno le iniziative locali con il dibattito con i presenti: sarà l’occasione per dare la parola anche a quei gruppi, associazioni, comitati che avranno aderito alla piattaforma dell’appello:
A 66 anni dalla fine della guerra, l’Italia è ancora militarmente e politicamente occupata. Tutti i Governi che si sono succeduti, di centro, di destra, di centrodestra e centrosinistra hanno pagato miliardi di lire e poi di euro per sostenere il mantenimento delle basi e dei depositi nucleari americani in Italia e per fare tutte le guerre da loro volute.
Tali basi furono inizialmente collocate in Italia, Germania e Giappone perché gli USA ci considerarono nazioni sconfitte e conquistate; poi, con la guerra fredda contro l’Unione Sovietica, il loro numero crebbe sempre di più.
Tuttora, nonostante l’attuale crisi stia producendo milioni di disoccupati, sottoccupati e precari; nonostante tutti i servizi sociali, pubblici, a cominciare dalla sanità e dalla scuola, siano lasciati senza mezzi, cesce l’accumulo di nuovi debiti per acquistare sempre nuove armi. Solo per dotare l’Italia dei nuovi caccia bombardieri F 35 si stanno spendendo 13 miliardi di euro. Come non bastasse l’Italia ha ceduto di fronte alla richiesta di ampliare le sue servitù militari costruendo una nuova base americana a Vicenza.
Dopo la partecipazione italiana alla guerra contro l’Afghanistan e contro l’Irak, ecco l’ultima imposizione subita dal nostro paese: la partecipazione alla guerra contro la Libia. L’Italia continua ad essere la portaerei americana nel Mediterraneo, punto di partenza e di rifornimento di aerei che vanno a bombardare e punire altri stati in violazione delle leggi internazionali. Siamo ridotti a complici della violenza e della sopraffazione.
Noi siamo amici del popolo americano, e di tutti i popoli. Ma non vogliamo essere amici dei banchieri americani e mondiali che cercano di governare il mondo con le armi, le guerre e il terrore.
Noi, come recita la nostra Costituzione, e come era nello spirito di quel lontano 25 Aprile, vogliamo essere un popolo sovrano e indipendente, in pace con il resto del mondo.