Di Andrew Ahern. Traduzione di Michela Mosoni e Mario Sassi.
Traduciamo il tweet di Andrew Ahern , in cui fa il punto sugli ultimi sviluppi della decrescita a livello internazionale.
In questi ultimi anni abbiamo assistito a un’immensa… crescita… della decrescita. Sembra che la decrescita stia cominciando a essere significativamente affrontata nella cultura, nella politica e nell’economia, certamente ora più che mai.
L’ultimo anno ha visto popolari e importanti creatori di contenuti ecologici abbracciare la decrescita, tra cui: @_saintdrew “Come la decrescita salverà il mondo”, l’episodio di @SrslyWrong su “Futuro è Decrescita”, insieme a @OurClimateNow, @_SecondThought, @t3essays, @UpstreamPodcast e altro ancora.
Kohei Saito ha pubblicato un libro, best-seller in Giappone, sul “Comunismo della decrescita” che, vendendo oltre 500.000 copie, ha fatto rinascere una sinistra giapponese da tempo stagnante.
Jason Hickel parlerà di decrescita al Parlamento olandese (ne abbiamo scritto qui, ma l’evento è stato posticipato). È la prima volta che un evento del genere (attualmente in fase di riprogrammazione) avrà luogo. Anche il suo libro “Less is More” (tradotto in italiano come “Siamo ancora in tempo”) ha ricevuto molta attenzione e ha galvanizzato i lettori di tutto il mondo.
Jason Hickel, insieme a Julia K. Steinberger e Giorgos Kallis, ha appena ricevuto una sovvenzione di quasi 10 milioni di euro per la ricerca sui percorsi di post-crescita e decrescita. Kallis e Hickel insegnano anche nei corsi del primo programma di master sulla decrescita a @ICTA_UAB.
Tim Parrique ha rilevato che le tesi e i progetti di ricerca sulla decrescita sono aumentati nell’ultimo decennio, dimostrando un incremento dell’interesse e dell’attenzione che la decrescita sta ricevendo come campo di ricerca. Questa intensificazione della ricerca sta dando i suoi frutti. La decrescita è stata presentata nelle recenti relazioni dei più autorevoli organismi scientifici, come l’IPCC per i cambiamenti climatici e l’IPBES per la biodiversità (vedi qui e qui).
Gli esperti scientifici stanno sostenendo la decrescita e la post crescita sempre di più. 11.000 scienziati hanno firmato una lettera per chiedere di distrarre l’ attenzione dal PIL e limitare l’eccessiva estrazione di risorse e la crescita economica. https://academic.oup.com/bioscience/article/70/1/8/5610806
Pubblicazioni importanti come il New York Times, Bloomberg, Vox, la Reuters, CNN international, weforum.org, BBC Sounds, The Nation, Popsci, CNBC, New Republic, The Guardian, Rolling Stone, Vice, Newyorker, tra le altre, hanno realizzato articoli sulla decrescita; ognuno con diversi livelli di franchezza, comprensione e simpatia nei suoi confronti. La decrescita è qualcosa a cui queste pubblicazioni, in questo momento, sentono di dover rispondere. (Grazie a Tim Parrique per completare la rassegna stampa: in questo thread ci sono anche le ultime pubblicazioni in francese su Liberation, Le Monde, marianne.net, letemps.ch, nouvelobs.com, reporterre.net, francetvinfo.fr e altro ).
Come individuato da @ii_ecosocio, “decrescita” è un termine molto più ricercato di ecosocialismo o di Green New Deal, e probabilmente più della maggior parte delle altre filosofie ambientali come l’eco-modernismo, l’ecologia profonda, ecc. La decrescita è una provocazione “motivata”.
Nelle assemblee di cittadini di tutto il mondo, le persone sostengono e propongono costantemente politiche di stampo decrescista: diminuire l’uso di energia e risorse, vietare l’obsolescenza programmata, ridurre al minimo i voli privati e nazionali, limitare i campi da golf, incentivare le diete a base vegetale e altro ancora.
La decrescita sta anche iniziando a influenzare politici, funzionari, movimenti sociali e partiti in Stati come Spagna, Francia, Nuova Zelanda, Irlanda, Paesi Bassi, Germania, partiti sovranazionali come Diem 25 e partiti verdi, organizzazioni statunitensi come DSA (Democratic Socialists of America). Molto importante è il caso della Spagna, in cui uno dei partiti di governo (Izquierda Unida, United Left) ha ufficialmente adottato la decrescita. Inoltre, la proposta del nuovo Ministro delle Miniere e dell’Energia, Irene Vélez, di promuovere e sostenere la teoria della decrescita a livello globale ha fatto notizia in Colombia.
In conclusione, Ci sarebbe molto altro da evidenziare su come la decrescita stia guadagnando attenzione, approvazione e riconoscimento tra gli organismi scientifici e politici più influenti. La decrescita ha ancora molto da trasmettere, ma questo è un segnale positivo. Il movimento non si ferma qui, ma riconosciamo i risultati ottenuti finora!
Registrations are open for @ETUI_org's conference on "a just transition beyond growth" 8-9 Dec in Brussels.
Join to build bridges between degrowth and the trade union movement. @g_kallis and @jasonhickel will speak.https://t.co/EGvkbxGWNV
— Research & Degrowth (@R_Degrowth) November 15, 2022
P.S. Research & Degrowth co-organizzera’ una nuova conferenza “Oltre la crescita” il 15-17 maggio 2023 al Parlamento Europeo.