Auto elettriche ancora troppo costose. I treni sono il futuro della mobilità verde

Il prezzo delle auto elettriche non sarà in grado di competere con quello dei veicoli tradizionali almeno fino al 2030. È il secco resoconto di uno studio britannico commissionato dalla Low Carbon Vehicle Partnership (Lcvp), secondo cui i costi legati all’acquisto e alla manutenzione di un’auto a propulsione elettrica sono ben più elevati rispetto a quelli per un’auto diesel o a benzina.

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No Tav: le due attiviste escono dal carcere, ma non sono libere

Escono dal carcere ma non sono libere Elena Garberi e Marianna Valenti, le due attiviste del movimento no Tav arrestate durante gli scontri al cantiere della Maddalena di Chiomonte la sera dello scorso 9 settembre. Il Tribunale del Riesame di Torino ha infatti concesso ieri ad Elena Garberi, detta Nina, gli arresti domiciliari e a Marianna Valenti l’obbligo di dimora: non può uscire dai confini di Oglianico, comune in provincia di Torino dove vivono i suoi genitori.

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Trasporti guidati dai luoghi comuni

Il dibattito sui trasporti si fonda su un numero ridotto di concetti, molto semplificati e superficiali. E incentrati a favorire un aumento della dotazione di infrastrutture. Per rispondere a precisi interessi di lobby che si sono formati in tutta Europa fin dagli anni Ottanta. Per questo oggi la costruzione di una strada o di una ferrovia comporta in genere una sottostima dei costi e una sovrastima della domanda. Basterebbe una corretta informazione per smontare i luoghi comuni. Ma non è semplice perché si toccano corde irrazionali nella popolazione e interessi costituiti.

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No-Tav, indignados anti-Casta: Torino come Madrid

Il modello è quello degli indignados spagnoli. Giovani, famiglie, pensionati che hanno occupato la Puerta del Sol di Madrid e di altre grandi città iberiche giorno e di notte per rivendicare il diritto ad un futuro certo e protestare contro i Palazzi del potere. E’ questa la forma di protesta con cui il movimento No Tav dovrebbe aprire il fronte metropolitano torinese tra la fine di agosto e i primi di settembre.

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Tav e cemento: anche le coop rosse tra i “ladri di territorio”

Potrebbe essere la Cmc, «potentissima cooperativa rossa», ad azzannare con le sue ruspe anche il sottosuolo di Chiomonte per il “cunicolo esplorativo” destinato ad avviare i cantieri per la Torino-Lione: proprio loro, gli imprenditori amici dello “smacchiatore” Bersani, sono già stati coinvolti nel disastro ambientale del Mugello rimasto a secco per i lavori della Bologna-Firenze.

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Smettiamola di considerarli fastidi limitati

Perché i sessantamila abitanti della Val di Susa, in netta maggioranza contrari, e per ottimi motivi, all’enorme cantiere dell’Alta Velocità, si sono ritrovati di fianco gli alleati peggiori, cioè i violenti militarizzati decisi allo scontro con le forze di polizia? Risposta: perché da 22 (ventidue) anni le forze politiche nazionali derubricano a «fastidi limitati» l’impatto che l’ennesima perforazione della montagna comporterà sulla popolazione locale.

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Ecco perchè la Tav è inutile e troppo costosa

I numeri sulla bontà del progetto TAV della Valle di Susa sono spesso acriticamente valutati dalla politica e dalla stampa. Si parla troppo poco di costi-benefici (così come degli impatti sull’ambiente locale), e pochi dei fautori dell’opera ribattono con efficacia sui dati che i contrari impugnano. L’argomentazione ripetuta dai favorevoli, come uno disco rotto, è che questa è un’opera prioritaria per il Piemonte e per la nazione intera e che non possono certo essere gettati al vento le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea.

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NoTAV: una strana felicità assediata

Sergio Berardo, voce e anima dei Lou Dalfin, è felice. Sorseggia l’ultimo bicchiere dopo il concerto che ha osato offrire il 10 giugno alla Libera Repubblica della Maddalena, il sito di Chiomonte in valle di Susa dove i No-Tav si attrezzano per resistere in caso di attacco da parte degli agenti antisommossa. Roccaforte? No: sembra il villaggio di Asterix. Si respira la stessa atmosfera gioiosa del G8 di Genova prima del fatale venerdì: centinaia di persone, giovani e famiglie. Tendopoli, letizia, piacere di esserci, orgoglio. Cucine da campo, birra, pizze, chitarre. Umanità.

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