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Salute
La Decrescita Felice si propone di riorientare la medicina secondo un carattere prettamente qualitativo, e non quantitativo, riportando l’unicità della persona al centro del processo medico e promuovendo tutte quelle pratiche che mirino al reale benessere psico-fisico e sociale dell’essere umano, inteso nella sua globalità.
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Scandalo hamburger negli Usa, il 70% è ottenuto da scarti di macellazione
Hamburger fatti usando anche gli scarti dei macelli? Negli Stati...
Decrescita e Salute
Il dibattito attorno ai “sistemi locali del cibo” ha finalmente superato la fase embrionale e sembra altresì lanciato oltre i confini della moda passeggera.
La riflessione sul significato di “cibo locale”, in città come in campagna, e il confronto sui modelli da adottare per costruire reti locali di produttori, cuochi, cittadini/consumatori, impegna comunità del Senegal come della Repubblica Ceca, fa crescere progetti a Milano come a Portland.
Poligono di Quirra, venti indagati. Il pm: “Tumori dovuti alle esercitazioni militari”
Omissioni dolose, favoreggiamento, falso ideologico in atto pubblico e addirittura ostacolo aggravato alla difesa del disastro ambientale nel Poligono interforze di Quirra, Sardegna sud orientale. Attorno alla base più grande d’Europa, dove si testano armi e munizioni, si consuma il nuovo atto della Procura di Lanusei: ieri sono stati recapitati venti avvisi di conclusione delle indagini, partite più di un anno fa. Tra i destinatari ci sono generali, professori universitari, tecnici, fisici e addirittura il primo cittadino di Perdasdefogu, Walter Mura.
Regioni Italiane: la qualità della vita non sta nel Pil
Per una volta il Pil non c’entra. Nella classifica tra le regioni più vivibili, dove la qualità della vita è considerata più alta, i Bilanci di Giustizia hanno valutato secondo altri criteri.
Il rapporto Quars (Qualità Regionale dello Sviluppo) ha rilevato luci e ombre delle Regioni Italiane sulla base di 41 indicatori distribuiti all’interno di sette dimensioni (ambiente, economia e lavoro, diritti e cittadinanza, salute, istruzione e cultura, pari opportunità, partecipazione).
Il Giappone ricorda Fukushima
Un minuto di silenzio e tanta emozione in Giappone a un anno dalla triplice catastrofe dell’11 marzo: il terremoto di magnitudo 9, il catastrofico tsunami e la crisi nella centrale nucleare di Fukushima. Il paese si è fermato per rendere omaggio alle vittime del disastro. L’imperatore Akihito, che ha partecipato alla cerimonia ufficiale a Tokyo, ha ringraziato per la solidarietà internazionale.
Valsusa radioattiva: uranio nei monti della Torino-Lione
«Confermo: la montagna sotto cui si scaverebbe il tunnel della Torino-Lione è radioattiva». Il professor Massimo Zucchetti, ingegnere nucleare e docente del Politecnico di Torino, ha condotto l’ennesimo test il 5 marzo: munito di rilevatore, insieme a un gruppo di volontari accompagnati dalla troupe video del “Corriere della Sera” ha ispezionato l’imbocco delle vecchie miniere di uranio aperte dagli anni ’60 sui monti che sovrastano l’attuale sito tra Chiomonte e Giaglione, occupato e recintato in vista del futuro cantiere Tav.
Dopo il processo, l’Italia è ancora stanca di respirare amianto
La sentenza emessa il 13 febbraio 2012 dal tribunale di Torino a conclusione del processo Eternit, passerà alla storia per la condanna in primo grado a 16 anni di reclusione inflitta a due persone identificate come responsabili, e per l’obbligo al risarcimento di circa 3000 parti civili oltre al pagamento delle spese giudiziarie. Non da ultimo, è il più grande processo penale nel mondo per le morti d’amianto (1.600).
Amianto, un’altra Casale nell’Oltrepo pavese. A Broni 700 morti. E ancora nessun colpevole
“Il male della cementifera”. Era così che la gente di Broni, fino agli anni ’90, definiva la rara forma di tumore ai polmoni che colpiva con preoccupante frequenza i suoi abitanti. La patologia era sempre quella: mesotelioma pleurico. E le vittime si moltiplicavano. Le stime più prudenti parlano di almeno 700 morti accertati fino a oggi. Tutti, in paese, sapevano che il tumore dipendeva dalle polveri fuoriuscite da quella fabbrica, la cementifera Fibronit. Morivano gli operai. Morivano le loro mogli che lavavano le tute impregnate di quella sostanza.




